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Newsflash Napoli

Napoli: Serie b2 maschile girone g

Esordio vincente per il Rione Terra Pozzuoli Volley che espugna il campo della Virtus Tricase Volley nella prima di campionato di serie B2. La squadra di coach Costantino Cirillo è stata fin dall'inizio attenta e non ha lasciato scampo agli avversari determinata di centrare il successo. L'1-3 come risultato finale lascia ben intendere cosa i gialloblù hanno speso sul parquet in terra pugliese. Il primo set è equilibrato con il Rione Terra che riesce a mettere a terra nel finale i punti decisivi vincendolo per 21-25.

Newsflash Ischia

Ischia: Per la prima volta all'isola d'ischia il servizio di Ischiawifi internet e telefonia Voip 24/24. Call Center 19301328

Ischia Wifi è un servizio di connettività Internet e telefonia VoIP, messo a disposizione dell’utenza tramite WADSL (Wireless ADSL). L'azienda nasce da un accurato studio ed esperienza del mercato wireless in tutti i suoi aspetti più ragionevolmente conosciuti come la diffusione di Internet ad alta velocità (banda larga) in ambienti circoscritti che siano aperti, come valli, comuni o intere città, oppure per ambiti più ristretti come piazze, locali, attività ricettive e commerciali fino ad arrivare a fornire un servizio di tipo residenziale con inclusa telefonia VoIP.

Newsflash Capri

Capri: Capri watch, domani a Napoli cocktail con Veronica Maya per Millefiori triplo brindisi per il brand che inaugura cosi' il primo flagship store partenopeo

Triplo brindisi per Capri Watch domani sera a Napoli con Veronica Maya, testimonial femminile del brand e madrina dell’evento con cui l’azienda di orologeria glamour in un colpo solo festeggerà con i suoi fedelissimi il Natale ormai alle porte, certo, ma anche due eventi molto attesi da tutti i suoi fan: l’inaugurazione del primo flagship store partenopeo, in piena via Filangieri, e la presentazione in anteprima della nuovissima collezione “Millefiori” con cui l’azienda intende accompagnare le ore dei trend addicted internazionali per tutto il 2015.

Newsflash Casamicciola

Casamicciola: Sabato 5 luglio 2014 alle ore 11 al Capricho de Calise in Piazza Marina di Casamicciola Terme, su invito del Sindaco Giovan Battista Castagna

si incontreranno i Sindaci dei Comuni delle isole Ischia,Procida e Capri
ed il Sindaco di Napoli, nella qualità di prossimo Sindaco dell’Area Metropolitana,
per confrontarsi sul da farsi per dare assetto e dignità al trasporto marittimo.

Newsflash Roma

Roma: Vasto Film Fest XX edizione

Mercoledì 5 agosto 2015 – ore 11
Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale
Via Tuscolana 1524, 00173 Roma
Interverranno:
Luciano Lapenna – Sindaco Comune di Vasto
Vincenzo Sputore - Vice sindaco e Assessore con delega al turismo e cultura Comune di Vasto
Michele D’Annunzio – Dirigente settore turismo e cultura Comune di Vasto
Marcello Foti - Direttore Generale del Centro Sperimentale di Cinematografia
Gabriele Antinolfi - Direttore Cineteca Nazionale
Daniela Poggi – Conduttrice Vasto Film Fest
Stefano Sabelli – Direttore artistico Vasto Film Fest

Isola News

Siamo o non siamo reclusi ... siamo agli arresti domiciliari per colpa del Covid19 ...

Siamo o non siamo reclusi ... siamo agli arresti domiciliari per colpa del Covid19 ...

Mi sembra una farsa bianco, giallo, arancione e rosso ... le regioni che di settimana in settimana cambiano di colore ... Assistiamo a grafici, percentuali, disegni, tabella 9, tabella 11, News ogni 5 minuti, ci bombardano di notizie di matematica ...

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IschiaMondo.eu OnLine Information
IL GIP CONVALIDA IL PROVVEDIMENTO DEL PM SIRLEO PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Giudiziaria
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 01 Luglio 2006 16:09

Abusivi i lavori alla scogliera. Imprescindibile il preventivo e relativo nullaosta della Soprintendenza per i Beni Ambientali e architettonici di Napoli. Resta la denuncia per distruzione e deturpamento di bellezze naturali art. 734 del codice penale, al dirigente dell’ufficio tecnico comunale Silvano Arcamone.

Il Gip convalida il decreto di sequestro preventivo della vasta area del porto di Casamicciola nel versante di Levante ed annessa alla scogliera sottostante la SS270 e ad essa posta a protezione. Il provvedimento eseguito su ordine del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Napoli Paolo Sirleo fu attuato la scorsa settimana dai Carabinieri del nucleo Tutela del Patrimonio artistico di Napoli di concerto con i militari della compagnia ischitana. Dai verbali inerenti gli accertamenti compiuti in loco l’area in questione doveva essere adibita, pare, ad ormeggi per imbarcazioni da turismo. Per realizzare tale area, secondo l’accusa, erano stati rimossi dalla linea di costa oltre duecento metri lineari di massi, poi frantumati e riposizionati senza il preventivo nulla osta della Soprintendenza per i Beni ambientali e architettonici di Napoli. Per i lavori abusivi, allo stato riconosciuti tali dal GIP partenopeo, è stato denunciato per distruzione e deturpamento di bellezze naturali (articolo 734 codice penale ), il dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Silvano Arcamone, dal 1998 al 2000, tra l’altro fondatore della sezione isolana di Legambiente. Dunque, si va verso il processo, non accolta, infatti nel merito la tesi legittimista dell’Ente Casamicciolese che voleva le attività in questione connessa con opere Provvisionali la cui finalità avrebbero poi consentito il ripristino dello stato dei luoghi .

 
POLEMICHE E RECIPROCHE ACCUSE, L’OPINIONE DELLE PARTI COINVOLTE PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 29 Giugno 2006 16:07

Dopo le denunce ed il sequestro cautelativo dell’area annessa al molo di levante si rincorrono gli affronti e i confronti a distanza tra maggioranza e opposizione.

Per l’assessore Pirulli ogni aspetto della vicenda è chiaro e legittimo, resta d’attendere ora la possibilità di andare a discutere e chiarire nelle sedi opportune sui fatti e le questioni poste alla base del procedimento posto in essere dalla Procura della Repubblica.

La Procura della Repubblica ha sequestrato l’area litoranea antistante il Pio Monte della Misericordia a seguito della rimozione, pare, abusiva , della scogliera posta a protezione della soprastante strada statale. L’opposizione, a mezzo televisione, viene accusata di aver avviato un clima di denunce e che l’iniziativa della procura lede gli interessi dei cittadini, ed in questo dichiara di voler andare avanti. Quale il suo commento e la sua opinione?

«Premesso che nella fattispecie si tratta di area di Cantiere, va evidenziato che detta area è stata individuata nell’esecuzione dei lavori per due motivi:
il primo per tenere libero il parcheggio dell’Ancora e dunque fornire un servizio ai cittadini. E secondo la rimozione degli scogli è stata fatta per rendere possibile la rifioritura della scogliera stessa, visto che via mare i bassi fondali lo impediscono. Dopo questo evidenzio ancora che è stata rimossa un’opera artificiale, facilmente ripristinabile quale è appunto la scogliera»

Bene, ma ripristinabile a che costo e costi per la collettività?

«Trattandosi di un’opera a terra che non prevede movimentazioni marittime, i costi sono minimi!»

Tornando al sequestro…

«La Procura ha sequestrato perché ritiene che questa area di cantiere necessitasse del Nullaosta ambientale. Di questo andremo a discutere nelle sedi opportune a breve, ritenendo che non sia affatto così. Fermo restando che tutto questo non implica la sospensione dei lavori, che anzi continuano, avendo potuto individuare un’altra area di cantiere.»

Non la si poteva individuare prima di frantumare tutti quei massi?

« No! Perché è distante, sta a Perrone, ed ovviamente ci vuole più tempo per raggiungere l’area d’intervento… infatti se ora la ditta appaltatrice dovesse maggiori oneri relativi al trasporto del materiale, qualora avessimo ragionaci rivarremo su chi ha provocato il sequestro dell’area di cantiere»

Perché il sindaco parla di opere Provvisionali e lei di vere e proprie Opere pubbliche nell’area in questione?

«Evidentemente si sono confuse le due cose. Le opere provvisionali riguardano esclusivamente l’area di cantiere sulla scogliera ed asserente i lavori portuali. Mentre a teleischia, il sottoscritto ha rilasciato un’intervista relativa ai valloni ed alla prevenzione Idrogeologica di tutto il territorio comunale, e trattasi di tutte altre opere che nulla hanno a che vedere con la questione in oggetto del sequestro. L’imbrigliatura che verrà realizzata con la pulizia dell’lveo denominato della Lava, sarà eseguito con tutt’altro progetto e relative autorizzazioni.»

L’ordinanza n°15 del 19 Maggio 2006 e pubblicata il 23 giugno scorso ha le carte in regola o come affermano le denunce mostra e reca incongruenei?

«L’ordinanza n°15 a mio avviso ha tutte le carte in regola, in quanto riguarda opere a mare, nello specchio d’acqua, mentre la scogliera in discussione è a terra.»


Infie., come crede vada a finire?

« Credo che l’opera di cui discutiamo, come tutte le opere andranno a buon fine e saranno il fiore all’occhiello del comune di Casamicciola Terme!»

La minoranza vi accusa di essere giunti al delirio di onnipotenza, affermando pubblicamente il falso ed impedendo in tempo utile la misura degli atti in riferimento a svariate questioni. Quale la sua risposta a queste affermazioni?

«La minoranza ritiene di fare opposizione attraverso la politica delle denunce, fintando anche sulla salute dei cittadini dell’intera isola, vedesi la questione eliporto e non ultima la questione porto. per quanto riguarda il delirio di onnipotenza di qui a breve, cioè un anno, gli elettori stabiliranno se questa amministrazione merita di essere riconfermata oppure no!»

A Casamicciola c’è un deficit di democrazia, dove si coltivano sì gli interessi collettivi, ma del collettivo inteso come costituito dall’attuale gruppo dirigente?

« Qualora la minoranza ritiene che questa amministrazione e i suoi membri facciano gli interessi personalistici, visto che gli atti sono pubblici, ha il dovere di rivolgersi alle sedi competenti. In questo caso la Procura della Repubblica di Napoli»

Nel pubblico a differenza del privato, allora, perché il comune dovrebbe fare dei lavori abusivi?

«Non c’è ragione, infatti! In quanto come si sono ottenute le autorizzazioni per i lavori del porto e le banchine, parlando della scogliera, avremmo avuto anche quelli per l’area di cantiere. Altrimenti si sarebbe provveduto diversamente. Noi comunque riteniamo che non ce ne sia bisogno, si tratta comunque di opere provvisionali!
In merito poi all’articolo apparso sul vostro quotidiano sabato scorso, il quale riportava di un mio 1° avviso di garanzia, premesso che ciò non corrisponde al vero, per la questioned i cui trattasi, ne sono lieto, in quanto fondamentale per lo sviluppo del paese!».

 
POLEMICHE E RECIPROCHE ACCUSE, L’OPINIONE DELLE PARTI COINVOLTE PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Domenica 25 Giugno 2006 16:05

Dopo le denunce ed il sequestro cautelativo dell’area annessa al molo di levante si rincorrono gli affronti e i confronti a distanza tra maggioranza e opposizione.

Per il consigliere Mennella il provvedimento della Procura di Napoli è stato provocato da lavori messi in atto dall’Ente, assolutamente non previsti in progetto, non discussi in conferenza dei servizi, e ignoti persino agli Enti che avrebbero quanto meno dovuto assentirli.

La Procura della repubblica di Napoli ha sequestrato l’area litoranea antistante il Pio Monte della Misericordia a seguito della rimozione, a vostro dire abusiva, della scogliera a protezione della soprastante strada statale.
Il Sindaco e la maggioranza, a mezzo “teleischia”, accusano l’opposizione di avere avviato un clima di denuncie e che l’iniziativa della Procura lede gli interessi dei cittadini mentre l’amministrazione nonostante tale intervento, a quanto sembra abusivo, andrà avanti comunque quale commento da parte della minoranza ?

Credo che questa amministrazione sia arrivata al delirio di onnipotenza ed afferma il falso.
L’intervento della Procura non ha assolutamente riguardato i lavori programmati dall’amministrazione facenti parte del progetto, già appaltati ed in corso.
Al fine di fare chiarezza su quanto accaduto e dare la giusta informativa ai cittadini appare opportuno ricostruire le varie fasi che hanno portato all’adozione di un provvedimento tanto drastico.
Il provvedimento di sequestro è stato provocato da lavori, messi in atto dall’Ente, assolutamente non previsti in progetto, non discussi in conferenza dei servizi e, e a quanto pare, ignoti anche agli Enti che avrebbero dovuto per lo meno assentirli: Capitaneria, Soprintendenza, Regione Campania, Provincia di Napoli Genio Civile Opere marittime.
Tali lavori, realizzati, a quanto sembra senza alcun atto progettuale, sono consistito nello spostamento ad oltre sei metri verso il mare della scogliera antistante il Pio Monte ed a protezione della SS. 270; parte di tale materiale pare sia stato utilizzato per interventi sulla diga di sottoflutto.
Quale lo scopo di questo intervento? Allo stato delle nostre conoscenze è ignoto.
Tale grave ed inspiegabile anomalia ( L’amministrazione non ha fornito spiegazioni o documenti nella consuetudine consolidata di impedire l’accesso agli atti dei consiglieri di minoranza) è stata segnalata alla Capitaneria di Porto che con immediatezza ha sospeso, lavori chiedendo chiarimenti al Sindaco di Casamicciola ed ai responsabili del procedimento.
Evidentemente tali chiarimenti non sono pervenuti o sono stati insufficienti, tanto che nonostante tali interventi permaneva lo stato di sospensione cautelare dei lavori.
Infine, il nostro Sindaco , con l’ordinanza 15 ( datata 19 maggio 2006 ma pubblicata solo in data 23/06/2006 – alla faccia dell’urgenza o forse motivi di protocollo ne impedivano una più anticipata collocazione?- ) con i poteri dell’Ufficiale di Governo straordinariamente disponibili per eventi contingibili ed urgenti ha imposto la prosecuzione dei lavori assumendosene la piena responsabilità.
Di fronte a tale atto straordinario, a nostro avviso palesemente arbitrario ed illegittimo (esiste ampia e consolidata giurisprudenza), ed emesso contro ogni logica in quanto con tale disposizione i poteri del sindaco prevaricano e vanno al di la delle stesse leggi nazionali e regionali; la Capitaneria di porto, nel prendere atto del provvedimento, a nostro avviso gravissimo, inviava tutta la documentazione in suo possesso alla Procura della Repubblica.
Questa la sequenza degli avvenimenti che hanno portato all’intervento della magistratura che ha sequestrato il cantiere e sta ancora indagando.
Quando l’amministrazione afferma che a fronte di un provvedimento illegale e al conseguente intervento della magistratura si ledono i diritti dei cittadini afferma un nonsense, a meno che per diritti dei cittadini non si intendano i diritti, le volontà e gli interessi dell’organo di governo che è ben altra cosa.
Comunque la Magistratura ha fermato, in via cautelare dei lavori che allo stato, anche se non ancora chiaro a cosa tendevano, sono stato realizzati senza un progetto o una programmazione e quindi secondo la magistratura inquirente illegittimi.
Realismo, dignità e rispetto dei ruoli imporrebbero che l’amministrazione invece di frignare contro la minoranza consiliare spiegasse il suo operato alla magistratura e sciogliesse i dubbi che evidentemente aleggiano sulla trasparenza e la legittimità di tale intervento.
Per quanto riguarda la minoranza consiliare di tali lavori non solo non esiste un progetto ma non si capisce come sarebbero stati finanziati tali lavori, ne chi li ha disposti alla ditta fino all’intervento diretto del Sindaco che ne ha ordinato la prosecuzione, pur in presenza di un fermo della locale Capitaneria di Porto.
Ma non si tratta solo di questo, l’amministrazione di un Comune, il Sindaco in particolare rappresenta le istituzioni e come tale deve essere prima di ogni cosa il garante della democrazia e della parità di diritti fra tutti i cittadini e di conseguenza un paladino della legalità che deve applicare e praticare, nell’interesse di tutti.
Quando un Sindaco ed una amministrazione smarriscono questa via succede che l’interesse collettivo non viene più perseguito. Infatti l’interesse collettivo è garantito non dal Sindaco o dalla giunta, ma dalla loro capacità di applicare regole certe ed uguali per tutti e cioè di operare in perfetta legalità .
La conseguenza quando gli amministratori vengono meno a tale assioma è che alcuni finiscono col sentirsi più uguali degli altri ed arrogandosi un presunto interesse collettivo pretendono di operare anche al di la e contro le regole e la legge, con le conseguenze che vediamo.
La minoranza consiliare da anni rimprovera a questa amministrazione mancanza di democrazia e di rispetto delle legalità, da tempo ha segnalato anomalie e coperture fra l’apparato burocratico e gli amministratori, modalità sbrigative di assegnazione di incarichi ed affidamenti, una gestione dissennata del bilancio comunale ormai allo sfascio con conseguente chiamata dei cittadini a coprire i sempre maggiori costi di una macchina amministrativa che bada più all’apparenza che alla sostanza ( feste, megaconcerti flop, aziende comunali utilizzate come canale di spesa pubblica senza controlli e per assunzioni certamente ridondanti e gestite senza alcun controllo pubblico………..)
Riteniamo che il mandato assegnatoci dai cittadini con la nostra elezione sia proprio un compito di controllo e di segnalazione alla cittadinanza ed alle istituzioni delle anomalie che riscontriamo nell’attività amministrativa.
Tale controllo prevede in primis il controllo della legalità degli atti oltre che della opportunità e della congruità riteniamo pertanto, al di la delle apodittiche e lamentose affermazioni di questi amministratori, che la minoranza si sta limitando a svolgere con correttezza il proprio compito.
Ci rendiamo conto che in assenza di “ politica ” e di controlli sugli atti amministrativi molti comuni si sono trasformati, agli occhi di chi guida l’amministrazione, con i metodi dei nostri amministratori, in un mero fatto amministrativo, un condominio dove contano solo le decisioni della maggioranza, anche in spregio alla legalità, alla legittimità degli atti , alla garanzia di eguale trattamento per tutti, al rispetto dei consiglieri di minoranza, che rappresentano, nella nostra realtà locale, giova ricordalo, ben oltre la metà della cittadinanza.
E’ ben strano che questi amministratori si sentano lesi in qualcosa per le normali attività della minoranza, qualcuno si è financo abbandonato a velate minacce, altri gridano alla lesa maestà a mezzo Tv locale.
Un modo come un altro per non chiarire ruoli responsabilità e fatti, gridando al complotto ordito dalla minoranza. Purtroppo, un chiarissimo esempio di mancanza di senso del ridicolo.
Il sindaco e gli amministratori dovrebbero chiedere ad applicare la legalità ed esserne i garanti, nel nostro territorio.
Tale esercizio è sempre più raro, basta vedere come si sono gestite le concessioni demaniali, come l’Ente locale assume zone litoranee in concessione senza alcuna formalità ed in virtù di una presunta esigenza pubblica per poi “ subaffittarle ” , riteniamo in maniera illegittima, e a caro prezzo ai privati e per solo due anni , come si sono effettuate le assunzioni presso le aziende partecipate e presso importanti operatori privati e di cui gli stessi dettagliano e ci fermiamo qui per non tediare ma certamente non siamo esaustivi.
Dettaglieremo in seguito e per argomenti .

In conclusione a Casamicciola ci sarebbe un deficit di democrazia ed una amministrazione autoreferenziata che effettua le sue scelte nell’ interesse di un presunto interesse collettivo che poi sarebbe quello dell’attuale gruppo dirigente ad autoperpetuarsi?

La storia insegna che quando non si applica il rispetto della legalità il fenomeno e certamente presente, ed inevitabilmente provoca gravi guasti per la collettività.
Un intero paese ne parla, ne scrivono gli organi di informazione, tranne uno, la minoranza si limita a registrare tali comportamenti ed a segnalarli all’opinione pubblica, vi è un vasto campionario che va dall’uso del protocollo comunale, alle megatransazioni in tema di imposte comunali, alle convenzioni e contratti con consulenti esterni nei vari settori: demanio, tributi, tecnico alla non utilizzazione del personale comunale dalle opere pubbliche all’edilizia privata specie per ben specifiche fattispecie.
Ci auguriamo che questo campanello di allarme serva a far meglio vedere i nostri “valorosi amministratori” ed indurli ad un rispetto delle regole che certamente gioveranno agli interessi dei cittadini impedendo che si procurino ulteriori danni all’Ente locale.

 
INSOSPETTABILI RAPINANO L’ESERCENTE FINGENDOSI INTERESSATE CLIENTI PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 22 Giugno 2006 16:04

Dopo aver acquistato capi per diverse centinaia di euro rubano il portafogli e gli effetti personali dalla borsa dell’imprenditrice. Fanno perdere poi le proprie tracce lasciando indisturbate il paese.

La vittima ignara ed ancora incredula di quanto le fosse accaduto ha in un primo momento pensato allo smarrimento degli stessi denunciando il fatto alla locale stazione Carabinieri. Salvo poi scoprire dal movimento di denaro effettuato tramite le sue carte di credito l’attendibilità del suo primo sospetto: le due malfattrici non erano altro che le clienti ospiti del suo punto vendita.
Accade a Casamicciola Lunedì 19 Giugno ma potrebbe accadere ed accade in altri centinaia di luoghi. Insospettabili rapinano e truffano un noto esercizio commerciale del centro in Piazza Marina fingendosi interessate clienti. Si tratta di una coppia donne di età diversa dall’aspetto distinto, potrebbe trattarsi di due sorelle o di mamma e figlia che intorno alle 12,30 di questo inizio settimana si sono presentate nel punto vendita lasciando intendere di voler acquistare un abito esposto in vetrina, oltre ad altro vestiario e capi di abbigliamento. L’esercente, abituato ai ritmi calmi e pacati, affatto ostili della comunità locale e della clientela dei mesi invernali e di bassa stagione, fiduciosa con la cautela del caso si porta presso l’espositore per prelevarvi l’abito da mostrare alle ospiti. Nel frattempo, mentre l’operatrice era intenta nella sua attività, le due donne mettevano in atto quello che poi si è dimostrato un vero e proprio piano criminale, un furto con truffa d’alto livello. Intanto però l’imprenditrice mostrava di non aver inteso nulla degli strani movimenti che si stavano compiendo all’interno del proprio locale alle sue spalle, così che, credendo di poter fare un buon affare si dedica per qualche minuto alle “clienti”. Queste dopo aver acquistato capi per diverse centinaia di euro a “bottino pieno” fanno perdere poi le proprie tracce lasciando indisturbate il paese. Con l’avvicinarsi dell’estate e della stagione turistica quasi nel pieno dell’attività la nostra isola inizia a ripopolarsi di tanti ospiti, ospiti attesi e tanto desiderati, purtroppo non solo di questi. Da un po’ di anni infatti sono sempre di più i forestieri che raggiungono i nostri lidi per il controllo e la gestioni di strani giri e loschi affari. Uno di questi è rappresentato senza dubbio dalla classica truffa ai danni di imprenditori e semplici cittadini a cui vengono rifilate banconote false, carte di credito clonate oltre alla solita solfa del ladro di polli che ruba capi di abbigliamento e oggettistica. Davvero una novità, dunque, quella accaduta nei giorni nella cittadina termale. Intanto incassato il compenso per la merce venduta, un gruzzolo notevole, pagato con carta di credito, la proprietaria del negozio soddisfatta dell’affare concluso di li a poco si appresta a fumare una sigaretta prelevandola dalla sua borsetta, all’inizio non fa caso al fatto che la stessa stava aperta e in bella mostra, li accanto al casco e la giacchetta, sullo sgabello solito in fondo al negozio, ma di li a poco, mentre fuma sull’uscio del negozio, cominciano ad assalirla i primi dubbi e le perplessità, sospetti che come colpevoli pettegolezzi cerca di scacciare via dalla mente, eppure l’impeto e l’istinto la porta ad andare più in fondo. Fruga nella borsetta, cerca in ogni dove eppure non trova il portafogli. Lo avrà dimenticato a casa? Ma una rapida telefonata ai familiari cancella ogni possibilità! Il portafogli e sparito dalla borsa e con lui le quattro carte di credito e il bancomat… pochi contanti! Cosa sarà successo, è andato perso? Caduto inavvertitamente? Eppure il pensiero torna a quelle donne distinte che con tanta cura s’informavano delle possibilità di acquisto e shopping sull’isola, ad Ischia, sugli orari di chiusura degli esercizi commerciali, sui prezzi e sulla qualità del prodotto… ma a questo dubbio non v’era nessuna certezza. La corsa immediata al blocco delle carte di credito, due di queste difficili da chiudere, la denuncia per smarrimento alla locale stazione dei carabinieri, ma nel giro di un ora la banda bassotti in gonnella in giro per negozi, centri di telefonia e calzolai di Ischia Porto avevano saputo spendere tra una carta e l’altra la bella somma di 1300 euro, oltre ai liquidi. Da li a poco la banca informata dei fatti aveva confermato che con le carte di credito erano stati effettuati acquisti e movimenti di danaro, tentati e riusciti, presso altri centri commerciali dell’isola, centri che hanno poi sputo descrivere le donne che con fare distinto e zeppe di pacchi e buste giravano per le vie del corso e sul molo.La vittima ancora incredula di quanto le fosse accaduto ha così scoperto l’attendibilità del suo primo sospetto: le due malfattrici non erano altro che le clienti ospiti del suo punto vendita che spendendo e spandendo hanno ben pensato poi di fare una capatina nella sua borsetta portandogli via il portafogli e gli effetti personali salvo poi continuare nel loro ingegnoso e macchinoso piano truffaldino. Infatti il colpo era stato messo a segno con la tecnica del distrattore, mentre un soggetto si incaricava degli acquisti l’altro alle spalle individua la borsetta o l’oggetto del desiderio, lo trafuga e con insospettabile leggerezza torna far parte del quadretto, magari facendo accenni di consenso per le scelte effettuate. Alla fine pagano, senza battere ciglio, una grossa somma per le compere fatte con una carta di credito ed escono dal negozio, con l’obbiettivo di dedicarsi nel più breve tempo possibile ad altre spese a carico altrui e guadagno personale. Particolari ed aspetti allarmanti che gettano una ombra sullo sviluppo della criminalità sull’isola. Pensate che se ad Ischia la “strana coppia” girovagava carica di mercanzia, nel negozio casamicciolese non recavano nessun pacco, busta od altro. Come mai? C’è forse un basista? Chi si cela dietro le spella di questi due volti perfetti voltati al crimine? Da qui a pensare che molto probabilmente anche gli acquisti effettuati presso la Piazza della Marina fossero stati effettuati con la stessa tecnica il passo è breve e dunque quante le vittime reali ed effettive dell’artificioso piano sul nostro territorio? Particolari questi che forse rimarranno senza risposta e che soprattutto in questo destando forti preoccupazioni negli imprenditori locali che lottano contro una mano invisibile che potrebbe colpire con metodi e strumenti inattesi e temibili, un vero colpo, uno sgarro magari, che potrebbe letale per un economia e duna imprenditoria che si legge due labili e sottili fili di equilibrio economico che per questo ci porta a non divulgare dati, nomi e ulteriori particolari della cronaca riportata, anche per stessa ammissione dello sfortunato protagonista della vicenda, quale supporto ed aiuto a quanti operano nel settore, chiamati a tenere gli occhi aperti e a diffidare di banconote false, assegni taroccati e molto altro ancora. Sul caso indagano gli inquirenti che indagano a 360 gradi senza escludere alcuna ipotesi.

 
SEQUESTRATO IL CANTIERE SUL PORTO PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 20 Giugno 2006 16:02

Sequestrato il cantiere sul molo di levante del porto di Casamicciola Terme su disposizione della Procura della Repubblica di Napoli.

Il provvedimento in itinere alle reiterate denunce ed i sopraluoghi effettuati nelle ultime settimane con l’acquisizione degli atti presso gli uffici di competenza ed avvenuti ad opera delle autorità competenti sollecitate all’azione. A ciò il nucleo speciale del ministero per i beni e le attività culturali ha posto il limite di accesso all’area interessata dai lavori ed in particolare alla scogliera sottostante la statale 270 e ad essa posta a protezione. Risultano coinvolti per i dicasteri di competenza e le denunce di abuso in atti di ufficio il Sindaco il responsabile dell’area tecnica che ha siglato gli atti e le autorizzazioni Arch. Arcamone e l’assessore ai Lavori Pubblici della cittadina termale.
Così, dopo la temporanea sospensione per le presunte irregolarità rilevate la scorsa settimana, le attività ricevono il blocco definitivo in attesa di ulteriori sviluppi
Quindi le autorizzazioni non c’erano, i lavori sul molo di Casamicciola sono abusivi e la testimonianza sta proprio nelle azioni avutesi nelle scorse ore quando già i giochi erano compiuti e le carta delle giustifichi venute fuori all’ultimo minuto non son bastate.
I lavori in essere oltre ogni personale intendimento hanno rappresentato una alterazione dello stato dei luoghi con la realizzazione di un nuovo fronte mare che altera la linea del litorale a mare di quel tratto di costa, il tutto senza alcun parere ne tecnico ( genio Civile OO.MM.,Regione Campania, Protezione Civile, Beni Ambientali) ne amministrativo ( autorizzazioni degli enti coinvolti nella proprietà della strada e dei siti interessati) ne è dato comprendere la copertura economica dell’intervento a quali programmi di spesa vada ad attingere. In altre parole e stando ai fatti l’opera apparirebbe del tutto abusiva nonostante la famosa ordinanza dei lavori di somma urgenza. Senza la quale, una volta attestatane la validità, irregolarità ed illegittimità risulterebbero anche gli incarichi professionali connessi con tale opera in quanto in contrasto con la normativa su Lavori Pubblici Legge 109/1994 e s.m. e i., trattandosi di meri affidamenti fiduciari visto che la norma impone il rispetto della pubblicità e della selezione fra più candidati con motivazione preventiva delle modalità di scelta. Così come i servizi di ingegneria frazionati per eludere la procedure di legge per l’espletamento di gare con evidenza pubblica. Comunque il tutto resta da appurarsi ancora, anche se è già grave quando rilevato dalle indagini condotte ad oggi tanto da spingere lo stesso primo cittadino a recarsi di gran carriera a metà mattinata nel capoluogo di Provincia e mentre il nucleo Carabinieri del comando speciale di Napoli eseguiva l’azione giudiziaria demandata dalla magistratura .

Ultimo aggiornamento Lunedì 29 Dicembre 2008 16:08
 
LA POLIZIA MUNICIPALE DI CASAMICCIOLA SEQUESTRA IL CANTIERE DI PIAZZA BAGNI PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 19 Giugno 2006 16:01

A conclusione delle opere di recupero del vecchio stabilimento l’autorità interviene per il blocco dei lavori inerenti un’area parcheggio e la relativa copertura. Interessata al momentaneo standby anche lo scavo al confine con i giardinetti pubblici in piazzetta Nizzola. Il provvedimento blocca la prevista tabella di marcia per l’apertura del “Dì per Dì ” di De Siano.

Quando orami la conclusione dei lavori di rifacimento e riattazione dell’ex complesso termale Lucibello sembrava volgere al termine, con l’incedere composto e regolare delle battute conclusive per l’allestimento del Supermercato “Dì per Dì” al piano terra e seminterrato e con la realizzazione di un’area parcheggio annessa, arriva, come un fulmine a cielo sereno, il blocco dei lavori ad opera della squadra edilizia della locale Polizia Municipale. Il sequestro del cantiere che sembra abbia interessato proprio l’area parcheggio con la relativa copertura oltre ad uno scavo al confine con i giardinetti di Piazzetta Nizzola, tra venerdì e sabato scorso in prosieguo ad un sopraluogo della polizia municipale stessa. Ispezione il cui esito a sorpresa a questo avrebbe rilevato irregolarità ed incongruenze con i progetti e le autorizzazioni concesse dalla stessa amministrazione comunale casamicciolese in riferimento ai progetti e alla documentazione prodotta dai tecnici e dai professionisti incaricati dalla committenza. Dunque uno stop preoccupante e arrembante per gli imprenditori che contavano di dare il la alla operatività del complesso commerciale in concomitanza con l’attivarsi della stagione estiva in corso e che a giorni entrerà nel vivo delle richieste. Ed invece sembra che i soggetti in questione, salvo nuovi ed imprevisti risvolti, insperati cambi di fronte e prospettive, dovranno accontentarsi di una proroga indeterminata, autorità preposta non voglia infinita, coincisa, loro malgrado e fuori programma, proprio con il termine del contratto di locazione in quel di via Salvatore Girardi, dove aveva già avuto inizio la fase di sgombero e disistallazione del supermercato facente capo alla medesima catena in vista del previsto trasloco. Proprio sul cambio di sede contavano infatti i proprietari della struttura in oggetto per dare al punto vendita finalmente un inserimento stabile e definitivo a partire da quest’anno. Secondo indiscrezioni trapelate il provvedimento seguito al controllo routinario sarebbe stato la logica conseguenza delle richieste di chiarimento e delucidazioni in merito alle attività che gravitano ed hanno gravitato intorno allo stabile avanzate dall’autorità giudiziaria inquirente investita del Caso “lavori edili complesso termale Lucibello”, oggetto di numero e dettagliate denunce sin dall’inizio delle prime attività di cantiere e che in queste settimane hanno visto le audizioni dei soggetti denuncianti e sottoscrittori di relazioni e note informative d’indirizzo. Pertanto, almeno, per il momento notevoli e pesanti sembrano essere le ripercussioni economiche per gli investitori coinvolti che nell’immediato futuro vedono sfumare le prospettive di una rapida inaugurazione. Tirano invece un sospiro di sollievo gli operatori locali ai quali il “cantiere sequestrato” concede ancora margini di speranza e prospettive di vendita almeno stagionale. Dunque Manzi - Lucibello nuovamente e costantemente accomunate nel bene e nel male, con la quasi contemporanea impossibilità di partire e finalmente aprire le porte al pubblico e alla clientela “trepidante”. Un sequestro questo delle ultime ore che lascia l’amaro in bocca e smuove le polemiche una sorta di coscienza del senno di poi o cosa? Dopo scassato le porte di Ferro? Quale la reale motivazione che si cela nella penombra dell’affaire edilizia pubblica e privata casamicciolese d’ultima generazione? Un sequestro lampo o un sequestro segnaletico e d’indirizzo? Quale il tassello mancante negli accordi di programma? Non ci resta che attendere gli sviluppi delle prossime ore, mentre orami il provvedimento inibitorio appare quasi come un incidente di percorso, il risvolto di un possibile screzio personale. Quando diffusa era la rassegnazione dei più alla perdita di quello che fu uno dei più rinomati e floridi centri termali del paese in favore di nuove idee di sviluppo fornite dalla diversa destinazione commerciale seguita ad anni di abbandono ed inutilizzo. Quando si dice che il Diavolo fa le pentole, ma non i

 
Riparte la stagione d'arte nella cittadina termale, primo appuntamento con le opere impressioniste della pittirice isolana PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Arte
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 16 Giugno 2006 15:59

Riparte la stagione d'arte nella cittadina termale, primo appuntamento con le opere impressioniste della pittirice isolana

Pretesto la riapertura al pubblico del patrimonio locale. Unico filo conduttore la storia, punto d’incontro la terra, le radici, la memoria…fa da sfondo la cultura. È subito grande successo per la prima evento del Musei civico cittadino che per la prossima stagione promette scintille e meeting d’impatto. Per estimatori.

Ultimo aggiornamento Domenica 05 Aprile 2009 17:36
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“MARINA DI CASAMICCIOLA” FATTURA ANCHE LE IMBARCAZIONI DELLA CALA DEGLI “ARAGONESI” PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 15 Giugno 2006 15:58

Prendi uno Paghi due. Turista napoletano trascorre una giornata con la sua imbarcazione nel porto della cittadina termale ignaro delle varie settorizzazioni.

Una svista lo porta, poi, a saldare il conto presso un ufficio contabilità piuttosto che un altro. Intanto un amico aveva già provveduto a pagare il tutto al momento della prenotazione. L’operatore al cospetto del cliente, invece, pur non rilevando l’ormeggio della barca segnalata e conscio del malinteso evita di avvertire il pagatore. Incassa, comunque, la tariffa di transito e compila la fattura secondo dati verosimili con l’indicazione addirittura del molo d’ormeggio. Peccato, però, che il molo d’ormeggio era di competenza altrui. Scoperto l’inghippo per il navigatore non c’è stato modo di riavere il denaro malversato, semplicemente si è dovuto accontentare di un buono per la prossima venuta, una sorta d’obbligo alla vacanza e alla bitta.

Miracolo di Sant’Antonio o ombre e luci sul porto di Casamicciola. Della serie prendi uno e paghi due per l’ormeggio di una medesima imbarcazione da diporto incassano entrambe le società private concessionarie degli approdi turistici.
Tra i santi di nome Antonio, il più noto è Sant’Antonio da Padova, che fra l’altro si venera nella parrocchia omonima della cittadina termale proprio nella settima in corso, intorno alla sua figura sono sorte molte leggende popolari e bibliche, la più famosa, è quella del dono dell’ubiquità, che lo vede presente nello stesso momento in due posti diversi a distanza l’uno dall’altro più di mille chilometri, ed è per questo motivo, che viene definito il santo dei miracoli, così l’analogia con quanto avvenuto nel porto turistico della cittadina termale lo scorso 10 giugno è davvero d’obbligo.
Infatti la storia che ha avuto per sfondo, fra sabato pomeriggio e domenica mattino, lo specchio acqueo in concessione al Comune di Casamicciola Terme, e soprattutto al fornitura dei servizi affidati alla municipalizzata “Marina di Casamicciola” resta tra l’assurdo e il faceto. Questo, stando almeno agli atti prodotti, o meglio alle fatture e successive note di credito. Dalle documentazioni fiscali ufficiali, risulta che un motoscafo si trovi ormeggiato contemporaneamente dal giorno 10 al giorno 11 u.s. in due posti diversi, salvo poi appurare che in uno dei due riferimenti le indicazioni appaiono approssimative e scarsamente rispondenti alla realtà. Insomma un raro o se volte consueto di funambolica gestione delle “cose pubbliche” in particolare in quel degli spazi annessi alle acque territoriali cittadine.
Secondo la Fattura N°426 (Ricevuta Fiscale) XAB N° 32813/2005 dell’Ufficio Gestione Approdi Turistici del Comune di Casamicciola Terme, nella giornata del 10 Giugno 2006, l’imbarcazione da diporto denominata “LUDOS” di metri 14 con tanto di intestatario, risulta ormeggiata al molo: C2 dal 10/06/2006 al 11/06/2006 con le modalità della tariffa al transito codice 611 per un importo di euro 85 comprensive di imponibile netto e IVA 20%, modalità di pagamento Pos. E fin qui, all’occhio profano, tutto appare regolare, salvo poi constatare che esiste un seguito a tale fatturazione. Infatti, successivamente al pagamento avverso tali, presunte, prestazioni e servizi, effettuato negli uffici comunali al personale preposto per conto dell’amministrazione municipale. Il proprietario dell’imbarcazione si reca poi a salutare e cordialmente ringraziare l’amico che gli aveva prenotato il posto per poter di li a breve mollare gli ormeggi. Tra le chiacchiere e lo scambio di battute entrambi con reciproco stupore appurano di aver saldato lo stesso conto a due operatori diversi per una sola prestazione. Insomma un “papocchio” che inizialmente però sembrava potesse essere frutto di un disguido, un errore banale. Infatti in merito allo stazionamento de quo dell’unità di navigazione questa era stata sistemata presso la zona in concessione alla “Cala degli Aragonesi” ed usufruito delle loro pertinenze per il periodo indicato, e, dunque, l’incasso per le prestazioni ed allo stazionamento in quel di Marina di Casamicciola era irregolare o meglio, trattatasi di una raccolta di fondi non dovuti. Amareggiato dalla circostanza dei fatti vissuti e non condividendo assolutamente di dover pagare la quietanza di pagamento anche presso i pontili della partecipata casamicciolese, che a fronte delle somme versate non aveva speso un bel niente, il turista napoletano si recava di nuovo negli uffici del Comunali, e a questo punto senza chiedere spiegazioni in merito forse sospettoso di cosa trattasse l’intera vicenda, chiedeva al personale addetto immediatamente la restituzione delle somme indebitamente riscosse. Messo di fronte all’evidenza dei fatti e soprattutto del fatto del fatto che presso l’intera area in concessione all’ente locale non vi era stata ormeggiata per il periodo riportato in bolletta l’unità da diporto sopra indicata l’addetto non poteva fare altro che rimettere al proprietario nuovo documento fiscale con la descrizione di: Nota di credito per errata fattura n°426 con numero di ricevuta : XAB 32821/2005 con progressivo n°9, solo che a questo punto i soldi non venivano restituiti, ma a tal proposito veniva consegnato un buono con tanto di timbro municipale “ufficio gestione porti turistici” per un equivalente di euro 85 da poter spendere in prestazioni per un prossimo venturo. Insomma oltre al danno al beffa di non riavere il denaro ma una sorta d’obbligo all’ormeggio e alla vacanza magari con la certezza che alla prossima venuta ci sarebbe stato un’aumenti di tariffa magari inerente alle dimensioni che l’operatore aveva riportato irrealisticamente e con indicazioni potremmo dire di pura fantasia.
Certo il miracoloso moltiplicarsi dei pani e dei pesci non sembrerà poter aver esiti negativi per chi mette in atto tali “stratagemmi”, ma ne avrà avuto di sicuro sull’immagine e sulla percezione che ha di noi il cliente, il quale di sicuro per ora avrà accettato la cosa, anche se non di certo già rassegnato a far la figura del pollo pronto per esser spennato dal primo che veste la camicetta con le ancorette sul colletto. Per l’indefesso capo Vuoso ci sarà ancora carne a cuocere a meno che un “piccolo sbaglio di trascrizione e d’ufficio” passi al continente come un arcano a sfondo miracoloso. Un arcano che per l’autorità portuale di Casamicciola Terme potrebbe risultare tutt’altro che miracoloso visto che quotidianamente al calar del sole, gli uomini in forza al Locale Ufficio Marittimo, censiscono le presenze e le compatibilità d’ormeggio di tutte le imbarcazioni con la relativa messa in sicurezza in nell’intera area portuale in concessione. Così, volendo usare il titolo di un noto romanzo di Andrea Camilleri, il “Corso degli Eventi” e mentre nella nota storia dello scrittore siciliano ci si deve affidare alle grazie del santo patrono Calogero, a Casamicciola pare proprio il caso che ci sarebbe bisogno di una grazia da parte del nostro Sant’Antonio per dare almeno la parvenza di trasparenza e congruità di tutto ciò che avviene all’interno delle acque portuali e lungo tutta la battigia cittadina, dove fra concessioni demaniali sconfinanti in aree libere, zone sottoposte a vicolo paesaggistico da parte della SS.BB.AA. gommoni stacciati, navi da diporto o navi da crociere, se volete, ormeggiate per motivi di sicurezza negli spazi destinate allo stazionamento dei pescherecci, oltre che chiedere competenza e qualità non si può fare altro che affidarsi al Santo dei Miracoli o se credete pensando magri al piccolo e all’immediato: affidarsi al sindaco per riavere gli 85euro. Autorità e soggetti di competenza ai quali bisognerebbe evidenziare il fatto indicativo e grave di un tal modo approssimativo e ambiguo di lavorare in contabilità, senza riferimenti e indicazione di reperibilità degli incassi. Senza riscontri certi e secondo timbri e firme aleatorie. Cosa ancor più allarmante secondo gli schemi e le metodologie che furono alla base della maxinchiesta che portò all’incriminazione di noti personaggi

 
IL MANZI ANCHE QUEST’ANNO RISCHIA DI NON APRIRE PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 12 Giugno 2006 15:57

Salta la prevista inaugurazione dello scorso 10 Giugno. A quanto pare mancherebbero tutti i necessari pareri e le autorizzazioni del Comune.

A bloccare l’iter, secondo rumors ed indiscrezioni, sarebbero le richieste di un importante personaggio della politica Casamicciolese in relazione alla sua personale assunzione nell’enturage medico del lussuoso complesso termale di Piazza Bagni.

Salta dunque la prevista inaugurazione dell’Hotel Manzi di Piazza Bagni, Hotel extra lusso ed extra finanziato che sin dall’inizio delle opere per il suo totale rifacimento e recupero non ha mancato di destare polemiche e pettegolezzi a molti zeri. Così, fattasi la strada con cantiere privato su suolo pubblico per raggiungere l’ingresso.
Questa volta, pare, che anche per quest’anno o almeno per questa estate e fine a quando non si troverà una risoluzione il complesso… complesso, non darà il via alle attività. A bloccare l’iter, secondo rumors ed indiscrezioni, sarebbero le richieste di un importante personaggio della politica Casamicciolese in relazione alla sua personale assunzione nell’enturage medico del lussuoso “centro” turistico termale di Piazza Bagni. Dunque, se quanto dato è gia dato e non basta la risoluzione potrebbe trovarsi in accordi a più cifre o impieghi, questo non è dato ancora saperlo. Ciò che impressione è il nuovo standby , così come impressionò, a suo tempo, la concessione di decine di servizi di autonoleggio con conducente ad una delle ditte facenti capo alla dirigenza dello stesso complesso, nel senso che fece pensare ad uno stretto rapporto tra lo sviluppo dell’imprenditoria locale ed il conseguente adeguamento dei servizi e delle offerte presentati alla clientela e l’ovvio e collegato sviluppo del paese, finalmente riappropriatosi della sua veste di culla del turismo d’elite. Ora, invece, un banale contrattempo nella formazione delle squadre operative ed operaie, mina le fondamenta di questo rapporto…insomma! Trivellati i pozzi artesiani per raggiungere le sorgenti termali ora si vuole trivellare pure per raggiungere le terme a spese della comunità, quando è troppo è troppo! Infatti, sempre secondo voci in ufficiali, trapelate da fonti ufficiali e di trivella, lo stesso personaggio insieme ad altre autorità si sarebbero fatti scavare un pozzo d’acqua sfruttando i lavori di escavo per la trivellazione del pozzo in località Pietra di Bue ed annesso alla struttura sportiva. Della serie al peggio non c’è mai limite o se preferite il peggio non basta mai, per risalire bisogna toccare il fondo ove mai vi fosse. Dalle fonti termali alle terme il passo sembrava dovesse essere breve in relazione alle capacità ed i poteri, ma nella seconda fase ci si è messa di mezzo la professionalità e le competenze, le necessità di lavoro e lo sviluppo di un progetto che ha portato la dirigenza Manzi ha richiedere le prestazioni di un medico Romano.
È vero che per i malpensanti il Manzi è semplicemente una macchina di riciclaggio. Ma è pur vero che in quella macchina sono stati assunte centinaia di lavoratori ed investite altrettante centinaia di migliaia di capitali che non possono correre il rischio di rimanere bloccati, bloccando anche l’economia locale per le aspirazioni milionar-professionali dei singoli e amministratore comunale per giunta.

 
Casamicciola: Operai Amca assicurati a carico dell'impresa verde PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Domenica 11 Giugno 2006 15:54

Casamicciola: Operai Amca assicurati a carico dell'impresa verde

Il passaggio servirebbe a garantire il completamento delle mensilità necessarie per dar corso alla pratica di disoccupazione e quindi avere accesso alla riscossione delle indennità prevista. Oltre a non gravare eccessivamente sui bilanci della partecipata e scongiurare il rischio continuità operativa, certo un’arma in più nelle mani del lavoratore che potrebbe per questo avanzare pretese.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 03 Ottobre 2012 13:17
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SCOPPIA IL CASO “ORMEGGI ABUSIVI” PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 10 Giugno 2006 15:53

Processo alle intenzioni o cosa? Il caso “Bitte Pulite” fa rischiare l’incidente diplomatico. A quanto pare invece era stato proprio il comandante dello scalo, Vuoso, ad ordinare per motivi di sicurezza la sistemazione dell’imbarcazione da diporto negli spazi liberi destinati al traffico ed in particolare ai pescherecci.

Mentre qualcun altro non è stato dello stesso avviso, denunciando movimenti illeciti tanto da mettere a ferro e a fuoco le banchine nella prima serata di martedì
Intanto al paese resta l’immagine di un’accoglienza in pompa magna con fiori vallette e comandante dei vigili e di un controllo delle autorità altrettanto magno.

Nella scia del trend “tutto pulito” scoppia il caso “Bitte Pulite” e nella cittadina termale che si affanna con tanto di pompa magna e vesti ufficiali a ricevere in porto il Mega Yacht Christineè polemica per le avvenute denunce nelle sedi istituzionali su presunti Ormeggi Abusivi ed illegittimi volti all’incasso di cifre e compensi per la fornitura di servizi e dell’offerta di ricovero diportistico. Cifre che stante alla situazione in oggetto ovviamente si presume potessero essere in nero, visto che nella fattispecie il Christine è stato ormeggiato in zone libere e destinate al traffico dei pescherecci e che nel porto nessuno degli operatori ha ancora ricevuto concessione per la gestione di Yacht e navi da diporto di tali dimensioni. Infatti il panfilo, battente bandiera ombra del commonvelt Britannico, supera i 42mt e dunque le dimensioni consentite in un porto come quello casamicciolese che prima di tutto deve garantire le misure minime per la sicurezza dei suoi utenti e dunque corpi morti, cime, ancore e via discorrendo. Insomma una serie di eventi che ha mosso il sospetto di qualche soggetto che sentendo odore di “bruciato” ha sporto denuncia. Ora, questa è l’ipotesi accusatoria forte anche dei alcune dichiarazioni non troppo felici della dirigenza locale che ignara dell’occhio e dell’obbiettivo, vigile di qualcuno si è abbandonata a dichiarazioni del tipo” Kè c’è frega tanto l’incasso è assicurato, che facciano, fotografino e si dimenino come vogliono” o del tipo la mercanzia è nella stiva… cose che in tempo d’intercettazioni e registratori in moto sarebbe bene tenersi per se e per la “famiglia”. Insomma un bel guazzabuglio che ha fatto trascorrere un brutto quarto d’ora e alla capitaneria e alla tenenza diportistica locale che oltre a vedere sfumare, se mai ve ne fosse stata la prospettiva, guadagni e incassi profit da capogiro, ha dovuto anche rispondere economicamente della “Pompa Magna” della tiratura a lucido del piazzale Ancora e dell’intervento sul Mega Yacht sistemato nello spazio dei pescatori. Il rischi o incidente diplomatico è stato forte allarmante a tratti quando persino il Comndante del Circondario Giovetti, avvertito addirittura da Napoli, ha chiesto Numi al Comandante Vuoso che sicuro del suo operato e della sua autorevolezza espressa con mano ferma nel scalo Casamicciolese, ha dimostrato e palesato che quanto denunciato e riportato era falso e che la necessità di consentire lo scalo de quo è stato dettato da motivi di sicurezza e di ordine pubblico. Infatti il comandante Vuoso, intervistato nella sede dell’Ufficio Locamare nella stessa serata di martedì, ha precisato fermamente che la scelta obbligata di portare l’imbarcazione ad ormeggio nell’unico spazio disponibile anche in relazione alla praticabilità commerciale del Porto è legata a questioni di estrema ratio e senso del dovere e dell’istituzione da lui rappresentata.
Questo il dispositivo ufficiale della diplomazia istituzionale. Mentre diversa la versione dei fatti da parte di “Radio Banchina” che vuole rimarcare la percezione dell’esistenza di una sorta di “famiglia” operante nel settore. Infatti stando alle indiscrezioni trapelate ci sarebbe stato addirittura un fax di prenotazione da parte di un noto broker specializzato nella gestione di pontili per la nautica da diporto, con la quale comunicava l’arrivo presso lo scalo della cittadina termale di una nave da diporto di 128 piedi, pari a circa 42 metri della misura del SI. Questo, dunque, sarebbe il motivo per cui a detta unità di navigazione sarebbe stato attrezzato gia da qualche giorno il posto d’ormeggio in una zona in cui non sono previste per normative determinate operazioni commerciali. Voce di una Attesa Prevista confermata anche dalle dichiarazioni di ormeggiatore ministeriale che ha parlato allo stesso comandante del porto della prenotazione in oggetto. Il npVuoso rimarcava invece fermamente e documenti alla mano che invece tutto quanto detto e diffuso sono illazioni e falsità, le carte parlano, « lo Yacht era disatteso ed il suo ormeggio è stata una urgenza», la Marina di Casamicciola ha il solo merito di aver soccorso la nave in pericolo consentendone il ricovero in sicurezza presso la banchina usualmente destinata ai pescherecci e al traffico e completamente libera da canoni e balzelli. Sarebbe sempre per le stesse ragioni, dunque, che lo stato maggiore di bordo all’entrata del porto non ha effettuato nessuna chiamata sul canale VHF 16 d’emergenza e dove le autorità marittime vigilano, per dare e trasmettere la propria “ETA” o per chiedere immediata assistenza alle autorità preposte. L’agitazione e lo stato di pericolo per la scarsa praticità di manovra avrebbe fatto si che il personale di bordo e gli occupanti della nave, ben 11 persone, non rispettassero i protocolli e di conseguenza non trasmettessero all’unico corpo autorizzato per Decreto Ministeriale a tali operazioni, la richiesta di ormeggio ed assistenza, e cioè il Gruppo Ormeggiatori e Battellieri di Ischia. Mentre le Unità Operative di Controllo, dal canto loro, non tenute all’ascolto h 24 sulle frequenze VHF 8 e 9, modulazioni di lavoro usate dalle Società Marina di Casamicciola e Cala degli Aragonesi che hanno invece captato la chiamata, sarebbe sfuggito l’insieme. Insomma una serie di circostanze che, a ciò, avrebbero fatto si che l’entrata in porto del Mega Yacht sembrasse una cosa studiata e prevista ponendo le basi per il processo alle intenzioni dell’entourage comunale. Insomma da bordo, un’erronea sintonizzazione di frequenze avrebbe portato “la Marina di Casamicciola” ha trovarsi nella condizione di “coadiuvare” il lavoro di assistenza della capitaneria, traendo in salvo la nave in difficoltà e sfuggita al controllo delle operative e della portatile banchina. Cosa che invece non avrebbe fatto Cala degli Aragonesi forte probabilmente di maggior esperienza e per questo consapevole del fatto che in questi casi spetterebbe alla capitaneria intervenire.Ipotesi confermata, pare, dal fatto che ad eseguire le operazioni di assistenza, ancoraggio ed ormeggio in favore degli inglesi sarebbero state le uniche persone che non avevano titolo per competenza ed in pianta organica societari con diverse mansioni. Una volta ultimate le operazioni di cavi e passerelle a terra ad aspettare gli ospiti nella cittadina termale tanto di hostess con fiori recisi e fotografi amatoriali, semplicemente per festeggiare lo sventato pericolo ed il reciproco scambio di cortesie, insomma una improvvisazione di onorificenze e attestati per mostrare il particolare ed eccezionale senso di accoglienza della popolazione autoctona. La cosa però, volente o nolente, non è passata inosservata al Comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia, che per ovvie ragioni di priorità e competenze provvedeva ad informare dei fatti il comando portuale locale. Infatti Il Vuoso pur chiarendo immediatamente i fatti si è intrattenuto, fino ad ora tarda, ad ascoltare nel merito ogni soggetto coinvolto al fine di sviare ogni dubbio ed ogni sospetto. Fra questi il Cap. Salvatore Farina, l’assistente Stany D’Orta e gli ormeggiatori di turno per la Marina di Casamicciola, gli stessi assistiti dal Comandante della Polizia Municipale Gelsomino Sirabella, mentre l’ormeggiatore per nomina ministeriale di turno convocato previo contatto telefonico con il loro responsabile il Cap. Di Manso veniva incaricato di provveder a tutte le necessità dell’imbarcazione ovviamente fatturando e registrando ogni cosa. Peccato però che sia durata poco più di qualche ora la presenza in porto del panfilo britannico, che dopo i ricevimenti hawaiani si è visto presentare sotto bordo gli uomini dell’autorità portuale per le indagini di rito, la presa visione dei documenti dell’imbarcazione onde espletare le regolari operazioni di pratica e spedizioni marittime, atti normativi che a quanto pare per il protocollo di crociera non erano stati previsti nel brogliaccio di bordo. Mollati gli ormeggi questa volta in via ufficiale ha pensato bene di trascorrere alla fonda la notte ai confini delle acque che bagnano le coste del Comune di Casamicciola Terme. Va notato che da qualche tempo altre navi di crociera hanno cancellato dall’agenda marittima i lidi della cittadina termale, in favore della rada delle rade del municipio del Comune di Ischia, fatti che fino a quando non venivano presentate le dimissioni da parte dell’autorevole Comandante Michele Riccio non si verificavano, mentre da allora periodicamente le banchine casamicciolesi sono coinvolte in dispiacevoli episodi, oltre quelli riportati domenica 4 Giugno u.s. perfino la lotta all’accapparamento per la chiamata Taxi in favore degli operatori amici di Lacco Ameno, sarà vero? Banale coincidenza? Percezioni di delirio di onnipotenza? O semplici chiacchiere di banchina? Per il momento quanto racimolato è semplicemente una magra figura per un qualcosa che sarebbe dovuto servire da biglietto da visita per le nostre velleità di sviluppo turistico.

I RETROSCENA: “Voce e popul, voc e Dio” dietro l’intera vicenda porto turistico Casamicciola pare vi siano luci ed ombre legati ad ambienti imprenditoriali della terraferma che sarebbero interessati alla gestione aziendale dell’intera area del molo di sottoflutto ed allo specchio acque antistante il lato di levante scogliera sottoposta a vincolo paesaggistico e oggetto di intervento di SS.BB.AA. compresa. Imprenditori legati per circostanze e legami a professionisti i cui incarichi sono stati oggetto di interrogazioni ed argomenti consiliari posti al n°6 dell’ordine del giorno dell’ultima seduta Consiliare: “Regolamento per l’affidamento d’incarichi a prestazione professionale di importo inferiore a 100.000 euro”. Il comandante del porto invece garantisce e ci mette la faccia e i gradi che nulla del genere potrà avvenire e che i controlli negli spazi di sua competenza saranno rigidi e serrati, nessun riciclaggio e gettito di denaro sporco, nessun ormeggio abusivo la priorità per l’esimio Cavaliere è evitare prima di ogni cosa che l’avidità e la stupidità di qualcuno possa vanificare anni di sforzi e sacrifici per dare all’isola all’immagine diversa.

 
“FINALMENTE” ANCHE IL MAJO AVRÀ LA SUA NUOVA PIAZZA PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 07 Giugno 2006 15:52

Da settimane vanno avanti le attività per il rifacimento di quello che a buon diritto può ritenersi il centro storico del paese. Abbassamento delle aiuole e riorganizzazione del verde pubblico e degli spazi. Padre Pio ovviamente non si tocca!

Anche il Majo a Casamicciola Alta avrà la sua nuova Piazza, con un look dalle architetture spaziali e di ampio respiro. Aiuole basse, riorganizzazione delle aree fruibili e risistemazione del verde pubblico con un occhio particolare agli spazi “votivi” dedicati un po’ all’antica parrocchia crollata nel terremoto del 1883, un po’ ai nuovi Santi. Infatti per il momento e fin’alla momentanea pausa del cantire sono state demolite e ricostruite secondo il nuovo disegno solo i giardinetti anteriori e lo spazio sovrastante la cabina Enel nella parte superiore della piazzetta. Resta ora da attendere come andrà a concludersi la controversia tra i fedeli e gli “accreditati” gestori del “sacro luogo” e i responsabili dell’edilizia pubblica.
Nel contempo in via Santa Barbara procede celermente la demolizione dei marciapiedi per far posto alla nuova pavimentazione prevista con lo stile caratteristico che orami sembra dover fare da light motive del territorio casamicciolese. Cantieri aperti, dunque a Casamicciola Alta a seguire il trend che negli ultimi quattro anni ha caratterizzato le zone costiere. Intanto, detta frazione, sembra poter essere coinvolta nel recupero e la messa a disposizione del pubblico delle antiche fonti termali con il progetto promosso dall’Ass.Pirulli(ndr) secondo il quale come abbiamo già avuto modo di riportare, tutte «le fonti saranno recuperate, riportate a nuova vita ed inserite nel territorio urbano in modo da poter essere visibili e fruibili da tutti anche per soli scopi conoscitivi e soprattutto in modo che siano accessibili ai turisti. Pertanto i vari complessi termali che vorranno aderire all’iniziativa verso la quale già molti operatori hanno mostrato interesse, potranno con poche gocce, creare zampilli e fontanine contrassegnate da targhe illustrative con il nome e le caratteristiche chimico mineralogiche della fonte di provenienza ». Una iniziativa lodevole che finalmente potrà tirare fuori dagli echi e della memoria e dalle trasposizioni orali le ricchezze ed il tesoro termale racchiuso nelle viscere della cittadina. L’apposizione di targhe e la creazione delle fontane di Acqua Termale infatti porterà il turista ma anche molti indigeni che lo vorranno a conoscere e scoprire le innumerevoli varietà di acque per anni alla base dello sviluppo socio culturale ed economico di Casamicciola. Così dalla collina al mare i cantieri pullulano e tutto in torno cambiano i profili e gli spazi accessibili con strade ripavimentate, parchi ripiantumati e piazze ridisegnate.

 
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