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Newsflash Napoli

Napoli: Serie b2 maschile girone g

Esordio vincente per il Rione Terra Pozzuoli Volley che espugna il campo della Virtus Tricase Volley nella prima di campionato di serie B2. La squadra di coach Costantino Cirillo è stata fin dall'inizio attenta e non ha lasciato scampo agli avversari determinata di centrare il successo. L'1-3 come risultato finale lascia ben intendere cosa i gialloblù hanno speso sul parquet in terra pugliese. Il primo set è equilibrato con il Rione Terra che riesce a mettere a terra nel finale i punti decisivi vincendolo per 21-25.

Newsflash Ischia

Ischia: Per la prima volta all'isola d'ischia il servizio di Ischiawifi internet e telefonia Voip 24/24. Call Center 19301328

Ischia Wifi è un servizio di connettività Internet e telefonia VoIP, messo a disposizione dell’utenza tramite WADSL (Wireless ADSL). L'azienda nasce da un accurato studio ed esperienza del mercato wireless in tutti i suoi aspetti più ragionevolmente conosciuti come la diffusione di Internet ad alta velocità (banda larga) in ambienti circoscritti che siano aperti, come valli, comuni o intere città, oppure per ambiti più ristretti come piazze, locali, attività ricettive e commerciali fino ad arrivare a fornire un servizio di tipo residenziale con inclusa telefonia VoIP.

Newsflash Capri

Capri: Capri watch, domani a Napoli cocktail con Veronica Maya per Millefiori triplo brindisi per il brand che inaugura cosi' il primo flagship store partenopeo

Triplo brindisi per Capri Watch domani sera a Napoli con Veronica Maya, testimonial femminile del brand e madrina dell’evento con cui l’azienda di orologeria glamour in un colpo solo festeggerà con i suoi fedelissimi il Natale ormai alle porte, certo, ma anche due eventi molto attesi da tutti i suoi fan: l’inaugurazione del primo flagship store partenopeo, in piena via Filangieri, e la presentazione in anteprima della nuovissima collezione “Millefiori” con cui l’azienda intende accompagnare le ore dei trend addicted internazionali per tutto il 2015.

Newsflash Casamicciola

Casamicciola: Sabato 5 luglio 2014 alle ore 11 al Capricho de Calise in Piazza Marina di Casamicciola Terme, su invito del Sindaco Giovan Battista Castagna

si incontreranno i Sindaci dei Comuni delle isole Ischia,Procida e Capri
ed il Sindaco di Napoli, nella qualità di prossimo Sindaco dell’Area Metropolitana,
per confrontarsi sul da farsi per dare assetto e dignità al trasporto marittimo.

Newsflash Roma

Roma: Vasto Film Fest XX edizione

Mercoledì 5 agosto 2015 – ore 11
Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale
Via Tuscolana 1524, 00173 Roma
Interverranno:
Luciano Lapenna – Sindaco Comune di Vasto
Vincenzo Sputore - Vice sindaco e Assessore con delega al turismo e cultura Comune di Vasto
Michele D’Annunzio – Dirigente settore turismo e cultura Comune di Vasto
Marcello Foti - Direttore Generale del Centro Sperimentale di Cinematografia
Gabriele Antinolfi - Direttore Cineteca Nazionale
Daniela Poggi – Conduttrice Vasto Film Fest
Stefano Sabelli – Direttore artistico Vasto Film Fest

Isola News

Siamo o non siamo reclusi ... siamo agli arresti domiciliari per colpa del Covid19 ...

Siamo o non siamo reclusi ... siamo agli arresti domiciliari per colpa del Covid19 ...

Mi sembra una farsa bianco, giallo, arancione e rosso ... le regioni che di settimana in settimana cambiano di colore ... Assistiamo a grafici, percentuali, disegni, tabella 9, tabella 11, News ogni 5 minuti, ci bombardano di notizie di matematica ...

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IschiaMondo.eu OnLine Information
LA SOVRINTENDENZA INTERVIENE SULLA QUESTIONE DELLA SCOGLIERA PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 01 Giugno 2006 15:49

Il funzionario provinciale Mascilli Migliorini sul luogo dell'opera per un sopralluogo ed una prima indagine sommaria.

Allo scopo,incontri separati con i consiglieri di opposizione e con il primo cittadino ed il pool di tecnici e responsabili. La materia sembra essere complessa. Le attività restano sospese in attesa del prossimo responso degli organi e delle autorità chiamate ad intervenire. Una cosa è certa il Sovrintendente non era informato del cantiere in corso, resta dunque il perchè della mancata richiesta di autorizzazioni.

La materia è complessa, i lavori pubblici sono una patata bollente e pur nella paventata ipotesi d' illeciti ed irregolarità intervenire è difficile anche per i supremi organi di controllo che quanto pare devono andarci con i piedi di piombo. Questo è quanto in sintesi si evince dalle dichiarazioni degli organi di polizia giudiziari, dai responsabili della vigilanza e dal sovrintendente stesso quando si chiede il perchè di certe iniziative capotiche e striscianti poste a margine di progetti, dichiarazioni d'intenti che in realtà recano iscritto e prospettano tutto altro. E alle motivazioni indicate, poste a sostegno della tesi che vuole smantellare le convinzioni che le autorità responsabili del controllo del territorio e della sicurezza dei cittadini sono conniventi con le gerarchie di governo, si pone una cagione che appare tanto come un pretesto e che chiara rende la realtà dei fatti. Ovvero che mentre un privato cittadino viene perseguito e perseguitato, vessato in nome della legalità e dell'autorità colui, inteso come insieme, che per definizione lo rappresenta e lo difende può e fa carne da macello gestendo “La cosa pubblica” come “cosa sua”, cioè nella totale delegittimazione dei diritti e dei doveri di una amministrazione democratica.
Tanto che, è bene fare e dire ovunque e dovunque senza confrontarsi, ne palesare le proprie intenzioni con nessuno e da nessuno, salve vomitare ed asserire false verità di comodo per imbonire il “rompiglione” di turno, confidando nella speranza che tutti i pesci abboccano come nella realtà è stato fin'ora.
Così anche Lunedì pare che ve ne sia stata prova e conferma nell'incontro con l'Arch. Paolo Mascilli Migliorini giunto, pare a sorpresa, per verificare quanto stesse avvenendo sulla scogliera del molo di levante del porto di Casamicciola posta a protezione della SS270. Nel mirino della Soprintendenza i lavori, non comunicati a detta autorità, questo è certo, presso la scogliera stessa, situata sotto la grande mole del Pio Monte della Misericordia. Nella tarda mattinata lunedì 29 maggio u.s., infatti, la massima autorità provinciale preposta al controllo del territorio per le aree sottoposte a vincolo ambientale, si è recata di persona nelle aree sottostante il tratto di SS270 compreso fra il piazzale Ancora e del depuratore di Via Salvatore Girardi.
Sul posto anche i Consiglieri Comunali di opposizione Mennella e Zabatta, intenzionati anch'essi ad interloquire con il funzionario, nonché a poter individuare seppur sommariamente l'area e la portata del cantiere in opera da circa un mese e mezzo. Certo non pochi i problemi e le prime resistenze e degli operai e degli informatori comunali che sovrintendono l'intero porto di Casamicciola che pur senza titolo e giustamente nell'ottica rispettivamente degli ordini di scuderia e della salvaguardia di una “cosa nostra”, volevano vietare l'ingresso agli estranei, salvo doversi poi arrendere ai diritti ed al peso della figura del Mascilli.
Così superato il primo ostacolo dell'alt ai cancelli intimato da un operaio della ditta esecutrice dei lavori, e constatato che sul posto non era presente il direttore dei lavori, il sopralluogo d’autorità ha luogo e nella zona il Mascilli che di certo ad Ischia è giunto pur per acquisire dati, si faceva accompagnare dai due rappresentanti dell’opposizione consiliare, lungo tutta la scogliera in parte frantumata, in parte spostata sul fronte mare. È passato solo mezz’ora, per far si che un vigile urbano comunicasse al Dott. Mascilli Migliorini che il Sindaco di Casamicciola, Ing.Ferrandino era presente nel piazzale Ancora per interloquire con il Soprintendente. Alla luce di questa, nuova, tra virgolette, circostanza il responsabile dei Beni sottoposti a vincolo paesaggistico per maggior chiarezza proponeva una sorta di riunione allargata a per cercare di capire meglio il perchè ed il percome delle attività e dell'intera questione, almeno sull'atto pratico, visto che certo l'intento non è di censurare, ma di render democratico ed ampiamente fruibile ai più il bene comunitario. Sulla concertazione allargata però non tutte le parti erano d'accordo e per il primo cittadino ed il suo pool di tecnici e responsabili Arcamone e Pirulli si apre la stessa trafila del gruppo minoritario, sopralluogo sulla scogliera e raccolta delle dichiarazioni.
Una situazione alquanto anomala, dunque, almeno per gli scenari e le prospettive apertesi fin'ora e che si spera al più presto possa avere una risposta in merito e che sia definitiva in un verso o l’altro, dove non si potrà non tenere in considerazione per una valutazione vuoi Tecnica, vuoi amministrativa, vuoi Giudiziaria, di alcuni elementi cardini:
1) Ordinanza dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia a firma del Tenente di Vascello Giovetti, che nella quale non v’è menzione dell’opera oggetto dei lavori sulla scogliera.
2) Intervento sul luogo oggetto dei lavori da parte degli uomini della Capitaneria di Porto di Casamicciola Terme in data 18 maggio 2006.
3) Ordinanza n°15 del 19 maggio 2006 del Sindaco di Casamicciola Terme successiva alla data di inizio attività alla scogliera sottoposta ai Vincoli ed ai relativi Decreti di tutela, la quale veniva notificata il giorno 23 maggio 2006 da parte del messo comunale al Sig. Massimo Sbriglia, al Sig. Maurizio Francescon, al Sig. Arcamone Silvano ed al Sig. Ferrandino Giovan Giuseppe presso l’Ufficio Locale Marittimo di Casamicciola Terme. Mentre da presa visione quale atto pubblico, la stessa Ordinanza dalle rispettive relate di notifica non risulta trasmessa all’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia al Compartimento Militare Marittimo di Napoli ed alla ditta M.G.A. Costruzioni, pertanto chi avrà mai autorizzato la ripresa dei lavori alla scogliera dopo che la Capitaneria aveva imposto la sospensione? Ed ancora all’interno dopo le considerazioni di premessa, il “Verbale di Consegna Lavori Sotto Riserva di Legge” risulta non protocollato oltre che senza firma nella chiusura della dicitudine di verbale. Sarà quindi valido da un punto di vista tecnico giuridico? Domande queste che correlate da altrettante tre circostanze provate da elementi cartolari a cui l’Arch. Paolo Mascilli Migliorini si spera possa dare una risposta definitiva per quanto di competenza. Ma tutti questi atti spuntati in zona Cesarini risulteranno poi conformi alla pratica originaria ed originale? Questo sicuramente rimarrà come il mistero di Ustica: irrisolto per i profani!

 
BLOCCATI 87.778,46 € PER PRESUNTE IRREGOLARITÀ NELLE FATTURAZIONI PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Politica
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 29 Maggio 2006 15:47

L'amministrazione locale si attiva pur di non perdere quanto ottenuto grazie all'approvazione della richiesta di finanziamenti inerenti i fondi Dupim stanziati dalla regione Campania dopo i fatti dello scorso gennaio.

Fatti che a seguito di accurate e dettagliate indagini portò al sequestro di €87.778,46 sul c.c.n.40/1 in data 26.01.2006 presso gli uffici del Comune di Casamicciola Terme. Il “congelamento” dei fondi riguardava la necessità di evitar che venissero liquidate alla società PITOS destinataria, come altre società, nonché ditte esecutrici di lavori pubblici e professionisti incaricati, i fondi di cui trattasi. A quanto pare il decreto di sequestro ex artt.253 e segg., 549 c.p.p. inerente il procedimento penale 21/R/06 presso la Procura di Napoli seguito dal Sostituto Procuratore dott.Clelia Mancuso potrebbe determinare pesanti conseguenze finanziarie anche agli altri soggetti loro malgrado coinvolti nelle vicende giudiziarie. L'ente Locale chiede di poter liquidare, pertanto, i finanziamenti di cui all'oggetto almeno in relazione alle somme stanziate per le aziende e non solo, aventi diritto e inserite nel gettito di danaro erogato dalla Regione Campania. Questo, come dicevamo, temendo il palesarsi del fondato rischio di perdere quanto ottenuto con la revoca dell'intero pacchetto finanziato. Dunque sarebbe per questo che Gli amministratori locali si sono attivati immediatamente pur di non perdere quanto ottenuto. Allo scopo è stato richiesto alle autorità competenti ed agli organi di Polizia Giudiziaria, rispettivamente, Regione e Guardia di Finanza, di voler rappresentare al magistrato responsabile il parziale dissequestro dei fondi consentendo così all'amministrazione comunale di liquidare i finanziamenti agli aventi diritto, fermo restante l sospensione, fino ad altro ordine da parte della magistratura, dei versamenti alla società PITOS. Il problema dell'esteso coinvolgimento è frutto della erogazione unica sul conto corrente esclusivo ed unico dei medesimi finanziamenti a tutti gli aventi diritto. Per cui, il sequestro della somma determinato da ragioni di carattere penale e, a quanto pare, legate a false fatturazioni emesse dalle parti coinvolte,impedirebbe all'amministrazione comunale stessa, di porre in essere il versamento delle quote spettanti a quanti accreditati e di rimando di rendicontare alla Regione Campania erogante la seconda tranche di finanziamento e la stessa, in mancanza di rendicontazione, non procede ad erogare l'ultima tranche dei finanziamenti di cui trattasi. Condizione quest'ultima che rende impossibile la chiusura del programma d'investimento entro il 15 marzo 2006 come disposto dalla nota della Regione Campania- prot.n.2006.0129624.

 
DISTRUTTE AUTO PANCHINE ED ARREDO URBANO PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 26 Maggio 2006 15:46

Da Casamicciola Alta fin giù in piazza Marina notte tempo ignoti hanno gito con il favore delle tenebre provocando danni e disagi. Numerose le vetture in sosta lungo la strada prese di mira a colpi di sassi e corpi contundenti. Incendiate sedie e tavoli al centro del paese, sfondata porta dell'Osservatorio Geofisico. Per il momento nessun indizio sulla vicenda si pensa all'ennesima scorribanda di un gruppo di teppisti.

Sarà il caldo, sarà la moda del momento fatto sta che torna dopo qualche settimana di tregua la moda dell'azione vandalica e teppistica ai danni del pubblico e del privato. Nella notte tra domenica e lunedì, ignoti agendo con il favore delle tenebre hanno posto in essere l'ennesima azione distruttiva, devastando incendiando e distruggendo quanto gli capitasse davanti. Forse per puro divertimento, forse per dimostrare di esistere, forse per appagare il proprio ego frustrato e senza meta. Intanto decine di auto parcheggiate ai margini della strada sono state distrutte a colpi di sassi ed oggetti contundenti a partire dalla Sentinella, Piazza Maio, giù per le Tre croci passando per Piazza Bagni fino ad arrivare alla Marina dove dinanzi all'ufficio Postale sedie e tavoli sono stati date alle fiamme. Sul caso denunciato alle forze dell'ordine e sul quale è stata aperta un'indagine non vi sono indizi, ne testimonianze, ogni cosa è stata rilevata e sottoposta al vaglio delle autorità responsabili solo ad atto compiuto. Anche nell'edificio che ospita la sede dell'Osservatorio Geofisico gli operatori del Garfi lunedì mattina hanno scoperto che la porta d'ingresso era stata sfondata, in realtà come già altre volte era avvenuto, fortunatamente però ad una sommaria verifica nessun danno e azione teppistica era stata compiuta all'interno dei locali. L'episodio divenuto oramai una prassi segue quanto già registrato in passato con episodi analoghi che hanno in comune luoghi, obbiettivi e modalità e sulle quali gli inquirenti sembrano brancolare nel buio non riuscendo ad individuare ed isolare secondo i dettami legislativi gli esecutori materiali dei raid divenuti una consuetudine sempre meno rassicurante.

 
“LAVORI DI SOMMA URGENZA”, IL SINDACO FIRMA IN ZONA CESARINI UN’ORDINANZA AD OC A GIUSTIFICARE LE ATTIVITÀ PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 25 Maggio 2006 15:45

La dimostrazione permessi e pareri sul cantiere a ridosso dell’Ancora non erano in regola. Con grande capacità e maestria esce fuori il coniglio dal cilindro e tutti per motivi di ovvia opportunità lasciano la comunità in balia dell’illegittimità e del potere assolutistico imperante, il popolo in ogni cosa e su ogni cosa meglio che resti nell’”ignoranza”

Mentre non si sa ancora, a ben vedere, quali le sorti dei fondi stanziati lo scorso anno per l’ampliamento del porto turistico in detta zona nel versante di levante dello scalo casamicciolese, riprendono le attività per la creazione di una nuova arteria sotto la SS270 o solo Dio chissà cos’altro, visto che in merito nulla vien detto o prospettato se non ampi falconi redatti in puro stile burocratese. Così, dopo la temporanea sospensione per le presunte irregolarità rilevate la scorsa settimana, le attività riprendono grazie ad un’ordinanza dell’ultimo minuto firmata dal primo cittadino quale ufficiale di governo a definire e rilevare che trattasi di opere di somma urgenze, un atto che definire sospetto vuol dire poco, come la definizione “somma urgenza” che propriamente vorrebbe dirsi “procurata urgenza!” Oppure no? Intanto gli enti responsabili la titano, l’autorità portuale tace, fa finta di non sapere pur sapendo bene e si comporta come altri han fatto ad esempio in regioni come la Sicilia, dove far finta di non sapere è stato definito con altro termine… lo stesso fa l’impropriamente detta opposizione di governo che al momento giusto si fa tappare la bocca per motivi di ovvia opportunità.
Quindi le autorizzazioni non c’erano, i lavori sul molo di Casamicciola sono abusivi e la testimonianza sta proprio nelle scorse ore quando già i giochi erano compiuti è uscita fuori la carta delle giustifichi o se preferite il coniglio dal cilindro, una scappatoia fin troppo evidente che consente la via d’uscita ai governanti solo grazie all’occhio cieco dell’autorità portuale e alla latitanza di chi siede dall’altra parte dei banchi nel consesso locale e che a quest0o punto deve arrendersi all’evidenza dei fatti. Lo “scempio” e non solo del litorale, ma soprattutto della dignità e dell’intelligenza dei cittadini, viene perpetrato e a questo si fa sempre più serio il rischio che la nostra sicurezza e la nostra pubblica incolumità sia lasciata in balia di sprovveduti pronti a tutto pur di vedere messo in atto il proprio personale disegno. Infatti ricordiamo che l’attuale scogliera in via di distruzione per far posto ad altro era stata posta a protezione e sostegno della SS270 e dei sottoservizi che in essa alloggiano, a questo punto vista la totale assenza di pianificazione è preoccupante il dubbio secondo cui è lecito ritenere che i presunti progettisti a questo non abbiano pensato. Ed ancora i fondi regionali stanziati e pubblicizzati lo scorso anno per il porto che alla vigilia delle elezioni era stato definito come il fiore all’occhiello dell’intera regione, dove sono andati a finire…quale il senso di quanto si sta ponendo in essere? Almeno questo potrebbe essere illustrato o il cittadino non è degno, essendo come disse qualche padre illustre esponente di una mandria di caproni? Continua, dunque, la serrata attività della nuova edilizia pubblica a Casamicciola, peccato che più che pubblica sembra un affaire privato tanto che sulla questione molte ombre e poche luci.
I lavori in essere oltre ogni personale intendimento rappresentano una alterazione dello stato dei luoghi con la realizzazione di un nuovo fronte mare che altera la linea del litorale a mare di quel tratto di costa, il tutto senza alcun parere ne tecnico ( genio Civile OO.MM.,Regione Campania, Protezione Civile, Beni Ambientali) ne amministrativo ( autorizzazioni degli enti coinvolti nella proprietà della strada e dei siti interessati) ne è dato comprendere la copertura economica dell’intervento a quali programmi di spesa vada ad attingere. In altre parole e stando ai fatti l’opera apparirebbe del tutto abusiva se non fosse comparsa la famosa ordinanza dei lavori di somma urgenza. Senza la quale, una volta attestatane la validità, irregolarità ed illegittimità risulterebbero anche gli incarichi professionali connessi con tale opera in quanto in contrasto con la normativa su Lavori Pubblici Legge 109/1994 e s.m. e i., trattandosi di meri affidamenti fiduciari visto che la norma impone il rispetto della pubblicità e della selezione fra più candidati con motivazione preventiva delle modalità di scelta. Così come i servizi di ingegneria frazionati per eludere la procedure di legge per l’espletamento di gare con evidenza pubblica. Comunque il tutto resta da appurarsi ancora, anche se è già grave che all’atto della firma dell’ordinanza per il Piazzale Ancora da parte del Comandante Giovetti le stesse non sono state presentate. Ma se va bene a loro va bene a tutti… finché non arrivano le iene!

 
DA MESI LA CORRISPONDENZA NON VIENE RECAPITATA O RECAPITATA A SINGHIOZZO PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 25 Maggio 2006 15:43

Pesanti disagi e problematiche per l’utenza collegate soprattutto alla consegna di bollette e notifiche di pagamento in scadenza. Molte le denunce dell’utenza e gli incontri con le autorità eppure sin ora nulla è stato fatto.

Da mesi ormai la posta non viene recapitata o recapitata a singhiozzo. Di certo in maniera non confacente ad una comunità illustre come quella isolana annoverata tra quelle più evolute e all’avanguardia. Una assenza troppo protratta nel tempo, quella del portalettere di Casamicciola Terme, che non poteva passare inosservata ai cittadini anzi, frutto di acerbe polemiche e scontri al vertice. Cittadini che, infatti, si sono attivati per sapere le cause del disservizio di cui erano vittime. E hanno scoperto che il postino in servizio nel territorio del Comune Termale vittima orami da moltissime settimane da un grave problema di salute non è stato ancora sostituito in via definitiva, per cui é assente per motivi di salute un operatore l’azienda Poste Italiane non ha ancora saputo provvedere. Un normale inconveniente, che in un paese normale - e civile - non dovrebbe produrre conseguenze particolari, visto che dovrebbero essere previste delle sostituzioni in questi casi. Invece, a Casamicciola e in generale sull'isola d'Ischia, dove il servizio postale funziona sempre peggio, la mancanza di un addetto per circostanze contingenti si traduce inevitabilmente nella sospensione del servizio, con tutti i disagi che questo comporta a danno degli utenti. Questi ultimi si sono rivolti all'ufficio postale di Ischia per sapere cosa ne fosse stato di lettere, bollette, telegrammi e via elencando. E si sono sentiti rispondere che la posta a loro indirizzata riempie diversi sacchi, puntualmente depositati nell'ufficio ischitano, dove peró non hanno personale per far distribuire la corrispondenza ai legittimi destinatari. «Ma é mai possibile - ci ha detto un lettore comprensibilmente indignato - che non abbiamo diritto a vederci recapitata la nostra posta? Chi ci ripagherá dei problemi che potranno derivare dai mancati recapiti? In questo periodo attendiamo l'arrivo di alcune bollette, come dobbiamo fare? L'Ente Poste non puó lavarsi le mani, il servizio postale é di primaria importanza e deve essere garantito». Giusto, deve essere garantito, l'Ente Poste non puó infischiarsene dei diritti degli utenti per sue carenze organizzative gravi. A questo punto, qualcuno, a cominciare dai rappresentanti eletti dei cittadini, dovrebbe ricordare ai responsabili del servizio (?) postale i loro doveri nei confronti dei cittadini. Qualche settimana fa avevamo riferito ancora una volta dei gravi problemi e le difficoltà che sono costretti ad affrontare i cittadini a causa dei ripetuti disservizi di Poste italiane. Disservizi che si sono sicuramente aggravati da quando Poste Italiane si è trasformata in spa. E' assurdo che una società privata continui a svolgere un servizio pubblico essenziale preoccupandosi solo di chiudere gli uffici "periferici", diminuire gli sportelli e il personale. "Tagli" che si traducono in file interminabili agli sportelli e nel mancato o ritardato recapito della corrispondenza. Il malumore e le proteste dei cittadini crescono ogni giorno di più. Quotidianamente la cittadinanza attende protesta e sollecita i vertici eppure tutto resta stagnante ed inamovibile come inamovibili sono le consegne delle fatture non recapitate o recapitate in notevole ritardo, con conseguente mora a carico del povero utente, ad esempio. Una situazione insostenibile che, che però non vede interessamento da parte dei rappresentanti cittadini. Mesi fa invece, in altro comune, l'amministrazione comunale intervenne, a tutela dei propri cittadini ed il sindaco scrisse all’allora ministro delle Comunicazioni, on. Maurizio Gasparri, oltre che al prefetto di Napoli, Renato Profili, e alla Direzione generale delle Poste di Napoli. Il primo cittadino in questione, in realtà più di uno, ha pensato di rivolgersi alle più alte autorità perché troppo spesso dai vertici di Poste italiane arrivano solo vaghe promesse e rassicurazioni che restano sulla carta, oppure giustificazioni risibili. Ad esempio per dare un idea si potrebbe scrivere: "Sono ormai numerose le lamentele che si levano per l'inadeguato servizio che le poste italiane stanno offrendo alla nostra comunità. Voci di viva protesta si sono avute in occasione dell’accorpamento dei servizi presso un’unica sede centrale. "E' necessario segnalare l'insufficiente numero di postini sul territorio cagiona ritardi indescrivibili nel recapito della corrispondenza e determina in caso di bollette o fatture anche gravi danni per il cittadino-contribuente. "Pertanto, a nome dell'amministrazione comunale, nel segnalare le disfunzioni di cui sopra, che si verificano nonostante l'abnegazione e l'impegno profuso dal personale addetto agli uffici locali, si chiede alle SS.LL. in indirizzo, al fine di migliorare il servizio, che vengano potenziati gli sportelli e il personale ivi impiegato e che venga assicurata la presenza di un numero di postini adeguato al nostro territorio e stabili nel tempo". Corrispondenza recapitata in drammatico ritardo. Intanto, nessuno dai vertici di Poste italiane pensa di inviare altri portalettere per sostituire quelli assenti. Tanto da rasentare l'assurdo visto che al peggio non v’è mai limite, quando per tamponare le "falle", negli uffici locali (i cui responsabili, chiaramente, non hanno colpe di questa situazione), si ricorre ad escamotage che farebbero sorridere se la situazione non fosse tanto grave e vergognosa. A questo punto, non resta che auspicare un deciso intervento altrimenti la situazione è destinata irrimediabilmente ad aggravarsi inasprendo ulteriormente gli animi.

 
BLOCCATI I LAVORI SUL MOLO DI SOTTOFLUTTO NEL PORTO PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 24 Maggio 2006 15:42

 fermare i lavori le autorità marittime investite del problema allorquando ci si è resi conto che per il prosieguo delle attività mancano le necessarie autorizzazioni che invece l’Ente dichiara di possedere. Fin’ora nessun chiarimento è stato fatto, sulla questione molte ombre e poche luci.

Casamicciola si rifà il Look, il lungo mare cambia volto ma come al solito mancando per altro la necessaria e relativa tabella lavori affissa dinanzi all’area di cantiere nessuno sa come e perché tranne ovviamente gli addetti ai lavori. Tanto che a buon diritto è lecito dire che Continua la serrata attività della nuova edilizia pubblica, peccato che più che pubblica sembra un affaire privato. così, a quanto pare,proprio per questa scarsa trasparenza nei giorni scorsi sono stati fermati i lavori sul molo di sottoflutto nel porto. Ad imporre il blocco le autorità marittime responsabili dell’area demaniale ed investite del problema allorquando è stata ravvisata l’assenza delle necessarie autorizzazioni nelle aree della scogliera sottostanti la SS270 nel tratto dominato dall’imponente mole del Pio Monte della Misericordia in corrispondenza del meglio noto Ponte della Lava. Infatti la ditta incaricata dei lavori, M.G.A. costruzioni, stava realizzando sulla detta scogliera una strada ampia 6,50 metri, spostando gli scogli e sistemati nel tratto di mare adiacenti ed in parte frantumandoli per realizzarne ghiaia da sfruttare in altra zona del cantiere.
Dunque un nuovo asse viario da asservire alla darsena in via di realizzazione o al porticato che pare si intenderebbe realizzare per l’impianto di box e negozi? Come al solito solo chi gestisce la cosa pubblica in via privata lo sa! Pertanto la risposta alla domanda di molti su “che cosa stesse accadendo sotto il ponte della lava” è quasi certa: una strada e un porticato, infatti è stato proprio un operaio ad illustrare gli ordini: 6.50 di carreggiata con un porticato sottoposto alla strada ed adiacente al sistema fognario e al ponte in questione. Certo invece che un accurata indagine ha portato al blocco dei lavori salvo adeguate alchimie che sappiano tirar fuori il cilindro dal cappello e mostrare le carte che non ci sono e che sindaco e responsabile unico del procedimento hanno dichiarato di possedere fermandosi sino a tarda ora negli uffici di Ischia del Comandante Giovetti, e ancora non portate in visione. In merito quel che lascia perplessi è il perché il progetto che si ha in mente non viene fatto visionare e sottoposto al giudizio della cittadinanza, ad esempio, portando tutto alla luce del sole. Ancora se tutto è lecito perché dopo il sequestro del cantiere alcuni operai di buon ora sono stati fermati dalla capitaneria ed identificati mentre cercavano di occultare la ghiaia ricavata dalla polverizzazione degli scogli, prova del reato in via di accertamento?
Lavori al molo di sottoflutto del porto: molte ombre e poche luci.
Il Comune di Casamicciola Terme, tra l’altro, con relative determinazioni del Dirigente dell’area Tecnica ha approvato interventi per Lavori “ Ampliamento dell’offerta di ormeggi destinati al diporto in transito e ai megayacchts”. In particolare :
Il 04/11/2005 Approva il bando di gara
Il 24/03/2006 Aggiudica i lavori alla ditta M.G.A. costruzioni
L’11/04/2006 Nomina coordinatore per la progettazione in fase di esecuzione
Il 04/05/2006 Liquidazione competenze per la progettazione all’Ing. Sbriglia
Il 05/04/2006 Affidamento incarico direzione lavoro
Da ultimo in data 07/04/2006 con Ordinanza n. 14/2006 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia, a seguito di richiesta del Comune di Casamicciola Terme, disponeva la regolamentazione delle aree per i lavori previsti dalle richiamate determine allegando alla ordinanza una planimetria con la chiara indicazione delle aree assentite per i lavori a farsi come richiesto dall’Ente locale.Allo stato, oltre alle zone di intervento come disposte dall’Ordinanza dell’Ufficio Circondariale di Ischia, la ditta affidataria dei lavori, come già riportato, sta provvedendo alla rimozione per circa 200 metri lineari di una imponente scogliera posta a protezione della parete verticale a mare della ex strada statale 270 nell’anno 1987: Tale struttura fu realizzata a seguito di danni notevoli alla soprastante sede stradale che ne compromettevano la sicurezza statica.Tali lavori da quanto ha evinto l’autorità responsabile oltre a svolgersi al di fuori dell’area di concessione assentita sono assolutamente estranei a quanto riportato sui progetti approvati dall’Ente che riguardano, per l’oggetto dell’intervento, esclusivamente il piazzale detto dell’Ancora ed il relativo braccio.La rimozione e frantumazione e riposizionamento dei massi di tale scogliera oltre a compromettere la soprastante sede stradale di competenza ANAS, attualmente della Regione ( infatti tali scogli furono voluti dalla Protezione Civile per i cedimenti e le lesioni riscontrate dalla sovrastante struttura che tra l’altro presenta i sottoservizi fognari) avviene, a quanto è rilevabile dai soli atti portati in visione, senza alcuna autorizzazione e senza il coinvolgimento degli Enti preposti ( Regione Campania, Capitaneria, Provincia di Napoli, Protezione Civile Sovrintendenza ai BB. AA ecc. ). Con tale rimozione e spostamento dei massi ad oltre sei metri dalla scarpata della ex strada statale 270 , che resta scoperta e non contenuta ( Sono vigenti ordinanze ANAS che per i problemi statici limitano la portata degli automezzi in transito su tale arteria ) si compromette la utilizzabilità stessa di tale arteria che rappresenta l’unico anello viario di collegamento dell’isola d’Ischia. Tra l’altro, nel corso di tali lavori la gran parte dei massi rimossi è essendo stata frantumata ed utilizzata per costituire una massicciata orizzontale sovrastante la scogliera posta all’esterno del molo di sottoflutto. Non sono più impiegabili per il ripristino. I lavori di spostamento e riposizionamento ad oltre sei metri dalla parete a protezione della ex s.s. 270 rappresentano inoltre una alterazione dello stato dei luoghi con la realizzazione di un nuovo fronte mare che altera la linea del litorale a mare di quel tratto di costa, il tutto senza alcun parere ne tecnico ( genio Civile OO.MM.,Regione Campania, Protezione Civile, Beni Ambientali) ne amministrativo ( autorizzazioni degli enti coinvolti nella proprietà della strada e dei siti interessati) ne è dato comprendere la copertura economica dell’intervento a quali programmi di spesa vada ad attingere. In altre parole e stando ai fatti l’opera appare del tutto abusiva. Irregolarità ed illegittimità sarebbero anche gli incarichi professionali connessi con tale opera in quanto in contrasto con la normativa su Lavori Pubblici Legge 109/1994 e s.m. e i., trattandosi di meri affidamenti fiduciari visto che la norma impone il rispetto della pubblicità e della selezione fra più candidati con motivazione preventiva delle modalità di scelta. Ed i servizi di ingegneria frazionati per eludere la procedure di legge per l’espletamento di gare con evidenza pubblica. Comunque il tutto resta da appurarsi, anche se verrebbe da pensare che qualora le carte fossero state in regola, certo le attività non sarebbero state bloccate e la capitaneria non avrebbe preso posizione ed ancora se queste carte paventate esistessero sarebbe già grave che all’atto della firma dell’ordinanza per il Piazzale Ancora da parte del Comandante Giovetti le stesse non sono state presentate. Bah! Come dice Andreotti, a pensar male si fa peccato, eppure quasi sempre si azzecca!

 
RIPRENDE IL SERVIZIO LA M/N PASQUALINA CATANIA PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Trasporti
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 23 Maggio 2006 15:41

Ha gia ripreso la sua attività la M/N della TRA.SPE.MAR.. Dopo la breve della scorsa settimana impostagli dalle Autorità Portuali. Di nuovo sulle rotte della spazzatura, dunque, dall’11 maggio a dar respiro alla già congestionata questione rifiuti ad Ischia.

La M/N Pasqualina Catania è rimasta alla bitta ed il trasporto dei rifiuti solidi urbani ha rischiato il naufragio. Sono ormai trascorsi alcuni giorni da quando il traghetto della Tra. Spe. Mar. di Marrazzo, aveva temporaneamente sospeso il servizio da e per la terraferma dei compattatori delle municipalizzate AMCa, Pegaso, ed aderenti alla “Isola Verde Servizi”, a causa delle ordinarie scadenze annotate dall’Autorità Marittima Compartimentale sui libri di bordo. Al suo posto per riparare al momentaneo standby le motonavi della Traghetti Pozzuoli. Infatti per le normali ispezioni ed i controlli di routine come chiesto dal Comandante e secondo disposizioni normative, il Registro Italiano Navale ha condotto l’ordinaria visita ispettiva a bordo utile al prosieguo della regolare classe del battello. Intervento, questo, propedeutico alla rideterminazione dei termini di scadenza da parte dello Stato Maggiore della Capitaneria di Porto. E fin qui tutte operazioni sembravano essere regolari e senza grosse problematiche anche a seguito dei pareri espressi dagli ingegneri facenti parte organo certificatore. Ma nella parte finale delle operazioni di rilascio è venuto a mancare il nullaosta da parte dei rappresentanti della Tecnica dell’ Autorità Portuale di Napoli. Secondo indiscrezioni trapelate da fonti ufficiali in linea con Radio Banchina, pare che proprio nel corso dell’esercitazione di “Battello Veloce d’Emergenza” vi siano stati molte difficoltà e problematiche in fase di collaudo e di esercitazione da parte dell’equipaggio appartenente alla lista di bordo. Imprevisti tali da portare addirittura a rimandare il tutto ad una nuova visita ispettiva sulla nave. Una vista minuziosa in ogni reparto ed un nuovo collaudo di sicurezza e dotazioni in prova a mare da parte di tutti i componenti del mezzo e delle loro mansioni assegnate per tabella ministeriale.
Di sicuro nei prossimi giorni saremo a conoscenza della reale circostanza del fermo del traghetto, ma ciò allo stato sembra essere un problema che riguarda, da un punto di vista certamente commerciale, due aziende del settore dello shipping minore, in virtù del fatto che la Società affidataria del servizio della RSU per la terraferma è la Procida Lines degli armatori Cristiano Vassallucci ed Alfonso Capodanno, i quali sono stati indicati da uno speciale concorso di idee da parte degli amministratori e dei componenti consiliari delle municipalizzate ischitane coinvolte, quale reale alternativa, a detta degli stessi, al monopolio ed al disservizio imperante in tale settore, raggiungendo il solo scopo di uno sconto di prezzi, moltiplicando però i disagi e la sicurezza dei dipendenti e del proprio parco macchine. E’ proprio il caso di dire che, alla luce di quanto si è verificato sin ora da quando la società di trasporto marittimo dell’isola di “Graziella” è stata preposta per questo tipo di operazioni commerciali, le municipalizzate dell’isola Verde sono cadute dalla padella alla brace. Il sogno di adeguare il servizio con un naviglio tecnologicamente migliore ed un garage galleggiante più compatibile alle esigenze quotidiane rimane una chimera.
Ovviamente non ci stancheremo mai di scrivere la solita domanda a cui mai viene data riposta: come mai nelle vicine isole di Ponza e Ventotene il servizio viene affidato periodicamente al pubblico incanto alle Società di Navigazione Caremar e SNAP ( Società di Navigazione Arcipelago Pontine), con lo stesso naviglio adibito al traffico merci e passeggeri secondo opportune sistemazioni, quasi a costo zero, mentre nel golfo di Napoli viene negata questa opportunità a favore della sicurezza e del contribuente? Eppure in quelle acque territoriali vi è la stessa Italia nemmeno quella di Bossi e mentre qualcuno aspetta la “Devolution” qualche altro tenta di trasformare le municipalizzate società amatoriali che ora rimane un sogno ancorato ad una nave fantasma.

 
TROVATA L’INTESA PER LE CONCESSIONI DEMANIALI PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 22 Dicembre 2006 15:39

Il vecchio gestore della spiaggia del Convento, Pisani nell’ultima riunione di servizio in quel di Palazzo Bellavista ha ottenuto l’autorizzazione ad operare per la stagione turistica 2006 previa, però, rinuncia al ricorso presentato avverso il Tar per le questioni di cui al contenzioso.

Per le concessioni demaniali a Casamicciola che tanto avevano tenuta desta l’attenzione degli amministratori e dell’utenza finalmente prevale il buon senso, e la questione “Arenili roventi ” sembra aver trovato la via della risoluzione. La giusta quadratura del cerchio, diremo quasi un circolo vizioso, confluito dopo lungo braccio di ferro nell’auspicata intesa ritrovata grazie alla spinta e alla forte sensibilizzazione dell’assessore ala demanio Giovan Battista Castagna.
Dopo l’avvio della stagione turistica esclusivo per le concessioni balneari del lungo mare di Suor Angela, fumata bianca dunque, anche per l’arenile del convento dei Padri Passionisti in favore del signor Pisani. Proprio quando le divergenti opinioni fra l’ufficio responsabile di settore di Palazzo Bellavista da una parte ed il domicilio legale dello storico concessionario perronese, parevano ormai pronti ad orientarsi per un definito scontro giudiziario, v’è stato l’okay al rilascio delle autorizzazioni necessarie. Ironia della sorte la circostanza ha avuto delle compatibilità con le condizioni meteo climatiche, infatti, giovedì 11 maggio,quando il previsto incontro fra i responsabili tecnici del comune della cittadina termale e la controparte, previsto per le dieci e trenta, veniva sistematicamente protratto nell’attesa, imperversava una pioggia battente, quasi quale presagio di un nulla di fatto, temutosi, così, fino le ore tredici, quando all’improvviso un raggio di sole s’irradia a schiarire il cielo buio, e a inizio l’incontro condotto con il supporto legale e la consulenza tecnica esterna del ex ufficiale delle Capitanerie di Porto Annunziata, quale esperto delle questione del Demanio Marittimo e per il ricorrente dell’avvocato Giancarlo Di Meglio. Chiariti i termini, appurate e stigmatizzate le questioni il problema “concessione al Pisani” è stato risolto, così si è passato alla regolarizzazione delle posizioni assunte con l’ovvia rinuncia o previa se preferita, del neonominato concessionario del gia presentato e discusso in sede di sospensiva ed in prima udienza ricorso al Tar per le questioni di cui al contenzioso. Pertanto notizia più lieta non poteva giungere per gli amanti del mare del sole e della spiaggia che adesso almeno per questo anno avranno la certezza di poter andare al mare a Casamicciola Terme.

Ultimo aggiornamento Lunedì 29 Dicembre 2008 15:41
 
Malumori alla Marina di Casamicciola,i lavoratori protestano da mesi senza stipendio ... PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 20 Maggio 2006 14:09

Malumori alla Marina di Casamicciola,i lavoratori protestano da mesi senza stipendio ...

Si tratta di Ciro Pesce da anni giardiniere per l’Amca ed ora per la nuova partecipata comunale che ha acquisito il servizio di Global Service. Il motivo dei contrasti la richiesta di adeguare la qualifica di operaio a quella delle effettive mansioni svolte ovvero di giardiniere. Eppure la dirigenza resta sorda alle sue rimostranze. Mentre per gli operai della manutenzione strade spianate all’aumento di categoria e all’adeguamento delle qualifiche.

Ultimo aggiornamento Domenica 05 Aprile 2009 18:19
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CONSIGLIO COMUNALE: CONTRASTI PER UNA DELIBERA, SI VA DAL PREFETTO? PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Politica
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 19 Maggio 2006 14:07

Seduta pro surroga al dente per l’amministrazione alle prese con la polemica ed i contrasti sulla legittimità di una seduta che non avrebbe registrato il necessario plenum. E sulle parole, sulla differenza di significato tra plenum e quorum uno scambio di vedute degno dei migliori incontri dell’”Accademia della Crusca”.

Una seduta che doveva preannunciarsi calma e pacata…”veloce” per la nomina del neo consigliere subentrante al compianto avvocato Pomepeo Barbieri ed invece non sono mancati i colpi di scena e le polemiche al dente. Tanto che sulle prime eccezioni e domande del neo consigliere ci sono state le prime dichiarazioni sulla erronea compilazione dei verbali. Infatti la seduta si apre con la richiesta preliminare richiesta delle copie allegate al brogliaccio ed inerente la pubblica denuncia del consigliere Mennella in relazione alle azioni intraprese nell’ambito della comunità dall’amministrazione in carica. Appurato che era impossibile rinvenire copia dell’atto che a quanto pare era andata perso, dalle parole si è passato agli accesi confronti tra il segretario comunale accusato di riportare parzialmente e con propria interpretazione l’andamento del civico consesso ed il consigliere Mennella reo di voler menare il can per l’aia e fare dell’ironia nell’interloquire con il segretario stesso. Tanto da spingere quest’ultimo ad una veemente reazione… al dente diremo! Richiamando all’ordine senza mezzi termini il consigliere. Archiviate le polemiche è la volta di riportare l’attenzione nel di della surroga del compianto avvocato Barbieri sulla legittimità della seduta riunitasi il 28 aprile all’indomani della tragica scomparsa. Varie ed articolate le scuole di pensiero e le opinioni. Ovviamente la minoranza forte delle intenzione di ricorre re alla magistratura per approvare la legittimità del deliberato in sede di consiglio e della maggioranza che per voce del primo cittadino Ferrandino faceva rilevare che piena e lineare era invece la legittimità della seduta e di quanto in essa deliberato. E a ciò spiegare portava ad esempio come sarebbe altrimenti improponibile il caso che un qualunque consigliere volendo far cadere l’amministrazione comunale in una delle ultime sedute di approvazione di bilancio potrebbe far mancare il plenum, presentando per l’appunto, le proprie dimissioni. Caso emblematico e dunque eclatante che potrebbe quanto meno far sorgere un ragionevole dubbio sulla infondatezza delle accuse di irregolarità della seduta del 28 u.s.. Al contrario secondo l’opposizione, l’esempio palesato, presenterebbe la relativa casistica capace di concedere alla amministrazione e una proroga necessaria alla legale surroga del membro venuto meno, allargando per questo i termini di scadenza. Casamicciola come Ceglie e San Pietro Vernotico. Saranno le autorità gli organi preposti - stando alle dichiarazioni dei membri di opposizione- a fare in modo che il Consiglio Comunale sia scevro da ogni dubbio di legittimità potendo tornare a svolgere pienamente l'esercizio delle sue funzioni.
IL PUNTO DELLE QUESTIONI
A quanto pare la minoranza è decisa ad andare fino in fondo chiedendo il parere delle autorità a ciò preposte. Dipanando finalmente la spinosa questione che ha dominato la seduta ultima con luci ed ombre sulla legittimità e sul numero legale previsto per l’approvazione delle delibere. Il motivo, il dubbio sulla conformità di approvazione del punto unico all'ordine del giorno del 28 aprile quando passo con il voto della sola maggioranza di governo il cambio della Tassa in Tariffa sui rifiuti, e quando la minoranza, ritenendo che con la morte del consigliere Barbieri fosse venuto meno il Plenum del consesso, abbandonava la sala. Vale a dire l’obbligo della sostituzione del consigliere venuto meno in circostanze tragiche e dunque la discussione ed il voto sulla delibera. Anche il neofita del consesso voleva numi su due per lui discrepanze nelle verbalizzazioni riportate, in primis quella sulla parere legale richiamato in atto e secondo il quale conforme era il voto del 28 ultimo scorso. Parere che pur citato non risultava agli atti e secondo la richiesta di voto avanzata dal presidente del Consiglio Anita Razzano per rimettere nelle mani dei consiglieri la scelta della prosecuzione dell’incontro, quasi a non voler credere ella stessa al parere legale citato e trascritto. Eclatante per la controparte sarebbe stata la risposta ai chiarimenti merito avanzata. Infatti il parere legale non viene riportato perché trattasi di un parere orale e sul voto c’è stato, ma era una per una cosa diversa, cosa nessuno, però, pare averlo capito, ed, in merito, non può farsi affidamento sul verbale di seduta in quanto recante errori di forma, dunque nulla da spiegare o approfondire! Seduta e delibere archiviate tutto in regola. Discussione, dunque, incartata sull'impostazione dell'odg e sulla obbligatorietà di proseguire l’esercizio solo previa approvazione del verbale della seduta precedente. «C'è bisogno della approvazione e si può tranquillamente andare avanti, la nuova normativa non prevede più questa clausola»,evidenzia il segretario comunale. Eppure per l’opposizione qualcosa di anomalo c’è, oltre allo strano modo di riportare i fatti del consesso da parte del segretario stesso a preoccupare è il mancato raggiungimento, secondo questi ultimi, del plenum necessario alla convalida dei lavori di consiglio e delle relative delibere discusse e fatte passare. Da qui la discussione e lo scontro dialettico e di sostanza, uno scontro al dente, come dicevamo sulla interpretazione delle parole e dei significati dei termini latini (per qualche consigliere greci) Plenum e Quorum, alla stregua delle migliori riunioni dell’Accademia della Crusca. Uguali per il segretario, dissimili nella forma e nella sostanza per la opposizione.
Con 15 consiglieri, il plenum come dice la legge c'è, e dunque si può votare per gli uni al contrario per gli altri. Diverse le posizioni assunte.
«Le legge è poco chiara ed è quindi il consiglio che deve trovare insieme una via d'uscita», ha sostenuto Antuono Castagna. «Noi dobbiamo solo prendere atto dell'errore con cui è stato formulato l'odg, far entrare il consigliere in sostituzione per la surroga e poi rivedere l’odg del 28 aprile». Mentre per il sindaco « non c'è un vizio di forma, tutto é legittimo». I consiglieri di minoranza visto che a loro modo di vedere ed intendere non c'era la volontà, hanno dichiarato di volersi «rivolgere al Prefetto perchè è inammissibile che il Consiglio non segua il suo percorso istituzionale, nel rispetto del paese». Commenti o no, parola al Prefetto.
Poi Finalmente recuperati orpelli e suppellettili e soprattutto recuperata l’intesa e la calma tollerando e rispettando le reciproche posizioni si è proseguito lasciando ad altri palcoscenici il verdetto sulla questione legittimità, plenum e valenza che ruotano intorno al primo consiglio tenutosi all’indomani della dipartita dell’Avv. Barbieri e si è preso atto dell’inserimento del primo dei non eletti nella lista “Casamicciola Domani”, il cap.Zabatta.

 
ANCHE ARNALDO FERRANDINO E VINCENZO FERRARA RIMETTONO IL PROPRIO MANDATO PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Politica
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 18 Maggio 2006 14:06

Sarebbero state le forti pressioni dei lavoratori sulla questione dell’adeguamento dei contratti di lavoro e l’attribuzione delle qualifiche oltre che il ruolo del vicesindaco D’Ambrosio a spingere i due dirigenti a rassegnare le ennesime dimissioni eclatanti dopo quelle del capitano Riccio. Entro il 10 Maggio giorno del pagamento degli stipendi la data ultima per la conferma.

La cittadina termale nelle ultime ore sembra essere scossa e percorsa dai fremiti di sdegno e di stupore dei componenti tutti della municipalizzata casamicciolese accentratrice dei servizi di Global service. Profondamente stupiti, turbati e in qualche caso sconvolti dall’atmosfera non propriamente distesa che si respira sul ponte di comando dopo le ennesime dimissioni eclatanti dai vertici aziendali, così che, dopo il rimesso mandato del Comandante Michele Riccio, fatto seguito quelle del Dott. Arnaldo Ferrandino stimato professionista nonché rimpianto sindaco e quelle del Cap. Enzo Ferrara, suo più stretto collaboratore nella gestione delle risorse della consociata comunale. Dunque “Marina di Casamicciola” Stupor Mundi e vaso di pandora per molti politici e personaggi illustri del paese.
Nessuno mette in dubbio la sincerità della reazione popolare. Eppure, a pensarci bene cosa ci si sarebbe aspettato di ottenere, oltre alle economiche alchimie, dal trasbordo dalla sua predecessora, l’AMCa di “mussoliniano cipiglio”. Società che a parte la molteplicità delle incombenze a cui era stata destinata da subito ha dovuto fare i conti con le spinte le richieste e le velleità di carriera dei suoi dipendenti e lavoratori. Ma soprattutto ha mise alla prova la capacità di tenuta e di concertazione del suo massimo responsabile chiamato a districarsi nel mare magno delle lamentate discriminazioni sociali e di appartenenza politica e familiare lamentate dai più, denunciatari di sofferte mortificazioni a favore delle molteplici agevolazioni e gratifiche aziendali godute da parenti strettissimi non stretti legati a doppio filo alla gestione della cosa pubblica. certo morto un Papa se ne fa un altro ma il suo cipiglio difficilmente si può emulare tant’è che a poche settimane dal passaggio di gestione già sul campo si contano gli atti di resa. Infatti, sarebbero state le forti pressioni dei lavoratori sulla questione dell’adeguamento dei contratti di lavoro e l’attribuzione delle qualifiche oltre che il ruolo del vicesindaco D’Ambrosio a spingere i due dirigenti a dimettersi. E considerate quelle del capitano Riccio, il triunvirato della “marina” sembra essere oramai un ricordo, chissà, se domani, un rimpianto. Il 10 Maggio prossimo, giorno del pagamento degli stipendi, sembra comunque poter essere, la data utile per l’ultima conferma

Se non la conferma dei peggiori luoghi comuni sul familismo amorale che si è divorato come un cancro la maggior parte delle risorse umane, elettorali ed economiche del bilancio cittadino, sicuramente i fatti di queste ultime ore appaiono come un indizio e spingono alla riflessione. E, certo in un periodo in cui in Iraq ed in Afghanistan arrivano quotidianamente notizie luttuose, in un periodo in cui le frane del Monte Vezzi, scuote l’intera nazione, in un periodo in cui addirittura il mondo del calcio intercettato ridesta l’animo di tutti gli sportivi veri e non, le dimissioni di Arnaldo Ferrandino e di Enzo Ferrara sembrano cosa di poco conto. Eppure, per molti son cosa grave. Nella gestione di parte del patrimonio pubblico, questi ultimi apparivano come quell’entità di certezza anche se pur minima, di un tessuto socio politico tanto schivo e riservato ma altrettanto capace di poter dare speranza di correttezza morale e d’intenti. Mentre per altri è poco danno. Più nessuno orami immagina o si persuade del fatto che taluni personaggi del nostro panorama politico-amministrativo, intrattenessero i loro interlocutori sui temi aurei della bellezza e del rispetto delle regole? E coloro che altrimenti lo fatto son liquidati come soggetti dall’orizzonte culturale ed etico non ampissimo. Ma al di la di qual si voglia commento ed interpretazione, anche se i fatti sono noti, non vale la pena riassumerli nella loro cavillosità, la verità che ha determinato le dimissioni dei vertici della Marina di Casamicciola nessuno riuscirebbe mai a saperla, come Ustica, come Gladio, gli arcani ed i complotti di coloro i quali tramano alle spalle, così come un ragno tesse la sua tela, sono il trampolino ultimo di che è pronto ad occupare posti di prestigio e di poteri ben remunerati grazie ai sacrifici contribuente.
E volendo fare un’analogia con la cronaca sportiva attuale,potremmo dire che il giorno che venissero rese pubbliche le conversazioni telefoniche dei leader politici, assisteremmo a una replica dei dialoghi di Platone o non piuttosto a un coacervo di giudizi beceri, minacce velate e pettegolezzi maleodoranti anche lì? In ogni caso anche nella nostra piccola comunità, lo stupore del tifoso, come quello dell’elettore o del risparmiatore è totale, anche se, però, si spera in una classe politica che abbia la diligenza di saper amministrare e ben capitalizzare le spese pubbliche, troppo spesso in favore del nepotismo e degli interessi professionali in una gara all’accaparramento dove nessuno si senta eluso, la maggioranza nel nettare della margherita e l’ opposizione consiliare di uniti nell’ulivo che ha dato altrettanta prova di correttezza nel votare in democrazia i loro esponenti nelle commissioni edilizie e beni ambientali. In questi scenari e in cotanto grigiore all’orizzonte l’impegno sociale e le belle parole mortificano chi le tace e avvelenano chi l’espone.
Mentre l’accorato esposto di un agente di Polizia Municipale, in particolare,sugli abusi e sul ruolo delle autorità locali in merito alla nuova edilizia dell’ex Hotel Manzi e delle antiche terme Lucibello è più che una leggenda paesana.

 
LA MINORANZA ABBANDONA LA SEDUTA IN SEGNO DI PROTESTA PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Politica
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 15 Maggio 2006 14:05

Un consiglio comunale all’insegna della commemorazione e del cordoglio, ma soprattutto all’insegna delle polemiche per la scelta di tenere il civico consesso nonostante la morte prematura del giovane consiglieri Pompeo Barbieri

E mentre si prepara la nuova seduta di consiglio per lunedì prossimo nel corso della quale si dovrà procedere alla surroga del consigliere prematuramente scomparso riecheggia ancora l’eco delle polemiche e dei contrasti verificatisi nel corso del civico consesso di venerdì 28 aprile.
Quando dopo la commemorazione dell’avvocato Pompeo Barbieri da parte del primo cittadino e del dott. Mennella nonostante i borbotti e i mugugni di disappunto dai sedili della minoranza, l’amministrazione chiede di poter passare alla discussione dell’unico punto previsto all’ordine del giorno.
Ma ecco l’animarsi di polemiche e contrasti allorquando in merito il gruppo Uniti nell’Ulivo fa rilevare che in ossequio a quanto affermato dai vari gruppi consiliari in memoria del compianto consigliere Barbieri Pompeo sarebbe stato opportuno e rinviare il Consiglio Comunale a nuova seduta. Ne è seguito così ovviamente il contrasto volendo la maggioranza insistere sull’urgenza dell’istituzione del regolamento per la Tariffa dei rifiuti solidi urbani in sostituzione della Tarsu , visto che quella di lunedì poteva essere l’unica seduta utile per l’approvazione in vista delle modifiche di legge previste e delle scadenze di bilancio dell’Ente. L’opposizione a questo replicava che il passaggio da Tassa a tariffa effettuato in sì gran fretta dal governo cittadino rappresentava solo un modo per occultare, ancora una volta, la spaventosa debitoria del comune trasferendo sui cittadini il costo del disavanzo economico provocato da questa amministrazione. Si apre così a margine della polemica sull’utilità di una si fatta variazione l’ancor più vivo ed acceso dibattito sul plenum necessario ad ogni decisione in sede di civico consesso. Infatti si faceva notare che con la scomparsa del compianto Consigliere Barbieri era venuto meno il numero legale minimo previsto per cui, comunque, oltre ogni cosa bisognava sospendere i lavori e riconvocare nei termini di legge la seduta allo scopo di addivenire alla surroga del membro venuto a mancare. È a questo punto che a seguito della querelle vista la volontà dell’amministrazione di procedere comunque, l’opposizione abbandonava la seduta preannunciando il ricorso contro le delibere che il civico consesso avrebbe adottato. Mentre allontanatisi i consiglieri di minoranza la maggioranza proseguiva per la sua strada, terminando i lavori per l’approvazione del Regolamento per l’applicazione sperimentale della tariffa per la gestione dei rifiuti s.u. (ex art. 49 D.Lgs.05/02/1997 n.22) nel comune di Casamicciola terme con decorrenza dal 01/01/2006.
VEDIAMO NEL MERITO LA DIFFERENZA SPICCIOLA TRA TASSA E TARIFFA
Maccheronicamente parlando pagando la tassa sui rifiuti il contribuente versava un TOT per mq coprendo diciamo l’80% del costo totale dell’intero servizio, l’altro 20% era a carico dell’ente. Con la Tariffa si pagherà il TOT su mq più il servizio che terrà conto del numero costituente il nucleo abitativo dell’utenza. Per una tariffa che per comodità chiameremo tariffa Ronghi in riferimento al leggiamo proponente e padre della normativa
Per il futuro invece il nuovo decreto prevede tariffe diverse dalla “Ronchi” con decreti attuativi che usciranno tra sei mesi.
Casamicciola preferisce compiere il passaggio ora perché la tariffa Ronchi consente di scaricare dal bilancio tutti gli oneri al servizio RSU trasferendoli alla società che svolge il servizio. Ovvero gli impegni di spesa del Comune vengono dimezzati e il bilancio apparentemente viene sgravato dei debiti. Consentendo così all’Ente di poter “rispettare” il patto di stabilità e quindi di potersi indebitare. In pratica il comune demanda al cittadino il maggior costo fin’ora sostenuto dal Bilancio Comunale, addossando agli utenti il restante 20% del canone . oltre a tale costo, trattandosi di tariffa l’azienda che gestisce il servizio dovrà emettere fattura a carico degli utenti. Questo provocherà un ulteriore esborso del 10% del costo per l’IVA che gli utenti privati naturalmente non potranno recuperare. Dunque non resta che attendere quali saranno i criteri assunti ed i parametri stabiliti. Quel che è certo è che globalmente come minimo pagheremo quanto versato attualmente più il deficit e le perdite di gestione. Dunque che è lecito aspettarsi un aumento del 20-25% passibile d’incrementi se l’AMCA, nei suoi conti, si trovasse “sotto”.
Intanto mentre andiamo in stampa è già un dato di fatto la convocazione del nuovo consiglio per lunedì 8 maggio con unico ordine del giorno la surroga di un consigliere comunale a seguito della tragica dipartita dell’avvocato Pompeo Barbieri, ai sensi del D.Lgs.267/2000. E già nuovi scenari di schieramento e posizioni sembrano profilarsi nel gioco delle parti. Ad occupare la poltrona lasciata vacante ci sarà un volto non nuovo della Politica cittadina, il compagno di Schieramento Giuseppe Zabatta di “Casamicciola Domani”. Come si inserirà la sua figura politica ed ideologica nell’attuale gioco delle parti in questo ultimo scorcio annuale di governo? È orami sotto gli occhi di tutti la rottura degli equilibri iniziali formatisi in sede di candidature e formazione delle liste, dunque anche il neo consigliere si unirà sotto l’ulivo? Tornerà a far coppia con il compagno di sempre Lorenzo Mennella seguendone ancora una volta il cammino e le evoluzioni formatesi dall’essenza del socialismo craxiano? Insomma il civico consesso avrà tra le sue fila i gemelli terribili o un soldo fusto di olive nutrito dalle velleità del “sinistrismo imperante”?
Ma più di tutto quel che preoccupa la cittadinanza è sempre e comunque la questione costo dei rifiuti ed intenti amministrativi allora un ultimo quesito val bene porselo. Se nella motivazione introduttiva il sindaco parla dell’abolizione della Tarsu dal 1° gennaio 2006, dunque, i cittadini che hanno ricevuto le cartelle non dovranno pagare e quanti hanno pagato devono richiederne il rimborso? Infatti è illegittimo richiedere il pagamento di una tassa abolita. Non è legale pensare d’imbonire i cittadini salassati parlando di un anticipo sulla tariffa che entrerà in vigore, il passaggio dovrebbe prima essere formalizzato.

 
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