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Ricerche Storiche D'Ambra - Ricerche Storiche
Scritto da Anna Maria Sepe   
Mercoledì 16 Settembre 1998 18:55

L’avv. Nino d’Ambra ha narrato anche la vicenda del bandito Giosafatte Tallarico.

Indubbiamente la trovata più originale di questo settembre vacanziero ischitano l’ha avuta l’Amministrazione Comunale di Lacco Ameno con l’introdurre negli “Incontri nel verde ‘98”, una serata dedicata esclusivamente alla storia e alla cultura.
Serata particolarmente apprezzata da un turismo colto che ha molto gradito essere introdotto nella storia, nel folklore e nella sensibilità poetica del paese che li ospita. Presenti alla manifestazione anche alcuni docenti universitari del nord che il giorno dopo hanno preso contatto con il “Centro di Ricerche Storiche d’Ambra”, che il Comune di Lacco Ameno – a mezzo del solerte assessore avv. Antonio Trani – aveva invitato ad organizzare la serata di cultura;

cosa già positivamente e ampiamente sperimentata nell’estate del 1996 su Palazzo Reale di Ischia (con 2500 visitatori in due mesi), quando l’accoglienza in tale sito storico non era imbrigliata da tanti legacci burocratici che hanno creato grande disappunto nella popolazione ischitana, tanto che da alcuni anni si è parlato di riprendere il discorso sulla sdemanializzazione, discorso sospeso per l’apertura e la lungiveggenza dell’ex comandante colonnello Ettore Cozzi, che aveva anche istituito il premio “Francesco Buonocore” da assegnare a chi avesse meglio, nella stagione, animato culturalmente gli storici siti di Palazzo Reale. Premio assegnato quell’anno, ovviamente, all’avv. Nino d’Ambra con la frase “Insieme con la storia”.

Ma ritorniamo alla bella serata culturale di Lacco Ameno. Introdotta da una breve ma efficace allocuzione dell’assessore alla cultura avv. Trani, la parola è poi passata al “regista” lo storico avv. Nino d’Ambra, presidente del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, che ha esordito spiegando i motivi del come sia importante che chiunque visiti l’Isola d’Ischia abbia la possibilità di conoscere più da vicino la storia e la cultura del posto dove soggiorna; anche per questo ha sottolineato di aver messo a disposizione del pubblico, da circa trent’anni, la Biblioteca del Centro Ricerche d’Ambra (gratuitamente), ricca di diecimila volumi e di circa seimila documenti.
Il conferenziere ha continuato parlando, con dovizia di particolari, delle origini di Lacco Ameno, della colonizzazione greco-euboica, del come la cultura europea trova la sua genesi in un piccolo paese come Lacco Ameno e del come l’imminente (?)apertura alla fruizione pubblica del Museo di Villa Arbusto, con i suoi diecimila reperti di quell’epoca storica, avrà una risonanza culturale planetaria.

L’avv. d’Ambra ha raccontato altresì del viaggio organizzato nel 1984 dal Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, alla riscoperta delle proprie radici storiche in quell’isola d’Eubea in Grecia, da dove (dalle città di Calcide e di Eretria) partirono le prime navi di coloni alla volta dell’isola d’Ischia e di come fu commovente ed entusiasmante l’incontro con le popolazioni locali e le Autorità, che stanno ancora aspettando, dal 1984, l’invito per presenziare all’apertura del Museo di Villa Arbusto, che già allora sembrava imminente!
L’oratore ha ricordato anche l’opera di cultura del prof. Vincenzo Mennella (1923-1995), Sindaco per tanti anni e Presidente del XXIV Distretto Scolastico delle Isole d’Ischia e Procida, e del prof. Umberto Patalano (1911-1990), poeta, di cui l’attore Salvatore Ronca ha letto alcune poesie con grande bravura ed efficacia. Subito dopo hanno declamato le loro bellissime composizioni poetiche i poeti (tutti super-premiati in passato con prestigiosi premi letterari): Pasquale Balestriere, Caterina Iacono e Nunzia Migliaccio (fra i migliori artisti dei cosiddetti “poeti di Palazzo Reale”). Anche la Presidente della FIDAPA di Ischia, Caterina Mazzella Cesaro, con la sensibilità che le è propria, ha accettato l’invito del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, e ha letto con bravura, alcune poesie su Ischia vivificate dalla sua voce calda e suadente. Tutti ascoltati, con grande attenzione, dal folto pubblico presente che non è stato avaro di prolungati applausi.

Valorizzare la memoria storica

Lo storico d’Ambra – che tanti saggi e libri ha scritto soprattutto sulla storia dell’Isola d’Ischia – ha illustrato ulteriori momenti del passato di Lacco Ameno e dell’Isola in generale: dalla setta carbonara lacchese Ambizione Calpestata, la più numerosa di quelle operanti nelle isole di Ischia e di Procida tra il 1820 e il 1824, con 75 iscritti ufficiali; alla storia di Villa Arbusto con le presenze più significative del secolo scorso, come l’avv. Saverio Biondi, patriota della Repubblica Napoletana del 1799 ed il grande storico tedesco Karl Julius Beloch che da giovane iniziò, con grande rigore scientifico, lo studio sistematico delle zone archeologiche di Lacco Ameno. Delle sue scoperte resta, fra l’altro, il celebre libro Campanien (pubblicato in tedesco nel 1890 e solamente piuttosto di recente, nel 1989, è stato tradotto in italiano e pubblicato da “Bibliopolis”), che è uno dei pilastri fondamentali per chi voglia addentrarsi in seri studi storico-archeologici dell’antica Pithecusa.

Ma l’intervento più coinvolgente e passionale di Nino d’Ambra è stato quanto ha raccontato, con molta suadenza e partecipazione, dell’idillio di Michele Bakunin a Villa Arbusto, nel 1867, con la principessa russa Z.S.Oboleskaja, e di come l’amore tra i due non ostacolò ma vivificò le sue famose scelte di carattere politico-sociale, complici i roseti e gli stupendi tramonti di Villa Arbusto.

La serata si chiudeva con un altro scoop: la vicenda del bandito calabrese Giosafatte Tallarico che, per difendersi, tagliò la testa del collo di un macellaio di Lacco Ameno che più volte l’aveva sfidato e insultato. Era presente, fra il numeroso pubblico accorso, proprio l’ultima discendente del bandito calabrese, l’ins. Titina Tallarico, che con molto spirito si è voluta, con gli altri, congratulare con l’avv. d’Ambra, che ha abbracciato al termine della serata.

Una precisazione finale è d’obbligo. Sono oltre venti anni che l’avv. d’Ambra sta insistendo con il suo Centro Storico sulla necessità della valorizzazione della memoria storica dell’Isola d’Ischia e del Meridione. Finalmente quest’anno alcune amministrazioni comunali, con concrete iniziative, hanno cominciato a prendere atto di questa necessità culturale, per primo il Comune di Forio che ha fatto tesoro delle ricerche storiche e delle insistenze dell'avv. d’Ambra. Infatti, anche se indispensabili, non sono sufficienti le pur numerose iniziative di enti e associazioni culturali private. Il Centro di Ricerche Storiche d’Ambra da circa trent’anni va organizzando manifestazioni per stimolare negli ischitani la sensibilità storica del loro passato che ha, indubbiamente, momenti di gloria e momenti di cui vergognarsi, ma <<la coltivazione della propria memoria storica dà la misura della civiltà di un popolo>>, ha giustamente detto Nino d’Ambra durante l’incontro.

Non si può dimenticare, fra l’altro, la storia di Forio attraverso i suoi personaggi famosi, organizzata nel 1978 dal benemerito “Centro Ricerche Storiche d’Ambra” nel salone delle Conferenze dell’allora “Circolo Nautico”, sui pittori Cesare Calise e Alfonso Di Spigna e sui francescani P. Giuseppe da Forio e P. Onorato Carcaterra, vescovo e Custode di Terra Santa a Gerusalemme nel 1913, con conferenze, dibattiti e allestimento di una mostra di documenti per lo più inediti. Erano presenti allora, fra gli altri, oltre ad autorità locali e provinciali, l’avv. Vittorio Morgera, direttore del Poligrafico di Stato e il Vescovo di Ischia S.E. Diego Parodi, il quale volle esaminare alcuni documenti sul Custode di Terra Santa, nella sua accesa polemica con la Santa Sede.

Il meeting culturale si è svolto nella suggestiva cornice del Parco Pignatiello dell’Albergo Reginella di Lacco Ameno, con la squisita assistenza del Direttore Colella e dei suoi collaboratori.

(Anna Maria Sepe, quotidiano Il Golfo del 16 settembre 1998, pag. 13).

Ultimo aggiornamento Giovedì 07 Maggio 2009 18:28