Forio: Commento Foriano, Sorridi alla vita che la vita sorriderà a te, un caro saluto a voi tutti Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Peppe D'Ambra   
Mercoledì 13 Novembre 2013 17:24

Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

Sorridi alla vita che la vita sorriderà a te

UN CARO SALUTO A VOI TUTTI

Con questo pezzo termina questa rubrica
Lo sapete tutti, si è verificata in questi giorni una grande rivoluzione nel mondo dell’informazione isolana, che ha visto coinvolta questa gloriosa testata, che sento anche mia soprattutto per la grande amicizia con il suo fondatore Domenico. Amicizia che in questi 24 anni e più, fra alti e bassi ha visto la mia partecipazione alla vita di questo quotidiano, con il quale mi pregio di aver fatto tantissime battaglie di civiltà e per la difesa dei diritti soprattutto dei più deboli. Sì, perché questa testata è nata per essere, prima di ogni cosa, il megafono della povera gente, di chi vedeva calpestati i propri diritti quotidianamente e sarebbe davvero lungo elencarle tutte le battaglie portate avanti soprattutto contro certi poteri. Con Domenico la porta era sempre aperta e al grido “futtetenne, lall‘n facc”, si partiva con memorabili campagne stampa. Mi ha fatto molto piacere leggere nell’editoriale del direttore Antonio Sasso che il Golfo continuerà a essere il giornale per e della gente prima di ogni cosa, mi auguro e spero soprattutto che, questa nuova cooperativa di giornalisti formata da tantissimi nomi altrettanto nuovi e mai sentiti nel panorama giornalistico isolano, tranne qualcuno, sappia fare proprie queste peculiarità che hanno determinato in tutti questi anni il più grande successo editoriale mai registrato in una comunità così piccola. Il Golfo è da sempre stato il quotidiano più venduto sulle due isole perché appunto è stato il giornale della e per la gente, che non aveva timore di arrivare fin sopra Fiaiano, perché sapeva che oltre a trovare sempre la porta aperta avrebbe avuto soddisfazione. Caro Antonio se questo sarà il credo dei nuovi giornalisti che tu sicuramente conoscerai bene, allora di sicuro onoreremo fino in fondo il padre di questa “criatura”. Per quanto mi riguarda, nel ringraziare per quest’opportunità di potere salutare e ringraziare i miei quattro fedeli lettori, preferisco farmi da parte e lasciare il campo a questi nuovi giornalisti ischitani nella certezza e nella speranza che sappiano mantenere alto il nome di questa Testata, e, soprattutto, che continui a rappresentare l’ultimo legno cui aggrapparsi per veder trionfare i diritti dei più deboli. Continui a rappresentare anche la dura denuncia nei confronti soprattutto di chi attenta all’immagine turistica della nostra isola, perché nascondere le verità, a volte, è molto peggio dei criminali che si rendono autori di queste scempiaggini.
Peppe D'Ambra