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NapoliNews - Attualità
Scritto da Slai cobas   
Martedì 29 Aprile 2014 09:29

Napoli: Pomigliano, Altro che megaconcerti romani o festicciole paesane: come lavoratori abbiamo ben poco da “festeggiare”

1° MAGGIO A  POMIGLIANO ASSEMBLEA OPERAIA
Aula Consiliare, ore 9.30, piazza Municipio
Si terrà domani  nell’aula del consiglio comunale di Pomigliano d’Arco (piazza Municipio), dalle ore 9.30, l’assemblea operaia del 1° maggio indetta dallo Slai cobas per fare il punto sulla situazione Fiat (e non solo) divenuta ormai emblematica in tutti i suoi negativi risvolti sociali, sindacali e politici ed assurta a pietra miliare delle politiche padronali-governative di restaurazione autoritaria in fabbrica e nell’insieme dei luoghi di lavoro sia pubblici che privati. Proprio in questi giorni si annuncia la “riforma della pubblica amministrazione” con 85.000 esuberi ed il conseguente e pesante taglio dei collegati servizi sociali
La Fiat coi suoi “piani infiniti”, quelli di Marchionne (dal 2003 al 2007, poi dal 2007 al 2014, e prossimamente, da Detroit dal 2014 al…2018 ecc.) e con la complicità dell’intero quadro politico istituzionale e confederale, sta delocalizzando e chiudendo gli stabilimenti dopo aver distrutto l’Alfa Romeo avuta precedentemente in regalo da Prodi. La contestuale speculazione finanziaria ed immobiliare in funzione EXPO 2015 sui suoli dismessi con la chiusura dell’Alfa di Arese per la costruzione “in loco” dell’ipermercato più grande d’Europa la dice lunga sulla “bontà” dei piani industriali e delle logiche speculative messe in atto grazie ai  miliardi di euro di finanziamenti pubblici regalati a perdere in questi anni agli Agnelli. Lo stesso si può affermare per i finanziamenti pubblici all’ILVA di Taranto ed al conte Marzotto per il lanificio Marlane di Praia a Mare, solo per fare qualche esempio, stabilimenti questi dove i morti di cancro tra gli addetti e sul territorio si contano (e sono certificati) a centinaia. L’intreccio tra deindustrializzazione, speculazione finanziaria, centri di potere politico ed economico, istituzioni e disastri sociali è reso evidente, oggi più che mai, dalle cordate affaristiche e trasversali  che stanno preparando la kermesse biennale milanese dell’EXPO 2015.
Da Pomigliano ad Arese con quanti come noi sono convinti che le cose si possono e si devono cambiare!
SLAI COBAS - COORDINAMENTO NAZIONALE
Comunicato stampa