Infermieri pronti all'occupazione Stampa
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LaccoNews - Sanità
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 04 Novembre 2009 13:00

Infermieri pronti all'occupazione

Caso Rizzoli, adesso basta!.
L'ultimo appello. I reduci del presidio lacchese chiedono aiuto a tutta la cittadinanza e si dicono pronti a tutto. Fissato per venerdì alle ore 12,00 un incontro presso l'ospedale al quale si chiede la partecipazione dei Sindaci, degli imprenditori e della popolazione tutta.

Il diritto alla salute non è una questione di bilancio. Non sono valse le manifestazioni pacifiche, le serene richieste di aiuto, la concreta e palese manifestazione dell'urgenza e della necessità che attanaglia e paralizza l'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Non è valso a nulla appendere lo striscione del comitato di lotta attiva ed indossare le T-Shirt con su scritto “Adesso Basta!”.Nonostante le promesse, le parole son risultate vuote e chi le ha proferite si è rivelato privo di affidabilità concretizzando questo suo essere nei fatti. Ieri il “capo di turno” è venuto meno ai patti abbandonando la sua equipe, il personale e gli infermieri tutti, rendendosi protagonista di questa ennesima debacle, di questa ennesima sconfitta di una lotta di giustizia . Ben cinque interventi non urgenti sono stati eseguiti, nonostante si fosse accettato di sostenere la protesta degli infermieri occupandosi solo dei casi di necessità e di fatto si è vanificato ogni sforzo. Si sono buttati al vento in poche ore gli sforzi ed i rischi  di chi con dedizione e sacrificio quotidianamente opera in condizioni estreme per garantire il diritto alla salute in attesa che gli si porga una mano. È stata questa ennesima mancanza di rispetto, il concretizzarsi dell'individualismo spinto e del menefreghismo imperante nel sistema sanità e nel sistema ospedale Rizzoli in particolare a spingere gli infermieri nel diramare l'ultimo disperato grido di aiuto. Dopo questo ed in mancanza di risposte chiare e concrete, in mancanza di un interlocutore serio e capace di tramutare in fatti le chiacchiere sarà dura lotta. Nel corso di una riunione interna tenutasi ieri sera è stato fissato, infatti, per venerdì alle ore 12,00 presso l'Ospedale Rizzoli un incontro tra gli addetti ai lavori e la popolazione tutta. Imprenditori, albergatori, termalisti, commercianti, e quanti hanno a cuore le sorti dell'ospedale un bene da tutelare e sostenere un bene da preservare e non svilire al semplice ruolo d'impresa da sfruttare ed incerottare nello sterile tentativo di conservare le apparenze ed i bilanci. É il momento di agire e lottare tutti per un nostro diritto sacrosanto, il diritto ad un ospedale in salute, funzionale e funzionante, un ospedale dove si ha la certezza di essere curati e non l'illusione di dover elemosinare un favore. È questa la sintesi di un problema articolato e serio, sottovalutato o affatto valutato sin'ora e per la cui risoluzione è giunto il momento di agire per contrastare le inadempienze di dirigenti e politici per arginare la latitanza delle istituzioni. Dunque venerdì l'ultimatum, scaduto il quale gli infermieri si renderanno protagonisti di un occupazione pacifica della struttura presidiando i tetti e le terrazze dello stabile in attesa che chi di dovere si faccia carico di questa situazione, una vergogna manifesta al punto di divenire indecente. Il diritto alla salute non è una questione di bilancio o di polemica fine a se stessa né può essere trattato come materia riservata agli addetti ai lavori, lasciando ai cittadini il ruolo passivo di semplici spettatori, l'ospedale è un bene sopratutto nostro!

Ultimo aggiornamento Mercoledì 04 Novembre 2009 21:36