Nuovo caso all'ospedale Rizzoli Stampa
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LaccoNews - Sanità
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 04 Novembre 2009 12:53

Nuovo caso all'ospedale Rizzoli

L'influenza A torna sull'Isola.
60enne cardiopatico ricoverato per un sospetto contagio. L'uomo originario di Casamicciola si trova da diversi giorni nella stanza di contumacia appositamente allestita: le sue condizioni non sembrano destare particolari preoccupazioni. Ancora un caso di influenza A ad Ischia. Dopo il contagio accertato della giovane studentessa di Forio, il virus torna sull'Isola.

In ospedale a Lacco Ameno è stato ricoverato un uomo sulla sessantina che i medici sospettano essere affetto dal virus AH1N. Il 60enne, è ricoverato da diversi giorni nel reparto di terapia intensiva nella stanza di contumacia appositamente allestita in attesa che si concluda l'iter sanitario e le indagini cliniche che accertino il suo stato. L'uomo originario di Casamicciola è considerato nella fattispecie della influenza suina, tra i soggetti a rischio contagio avendo da poco subito un intervento al cuore per disturbi di tipo cardiocircolatorio
L'influenza A è una normale influenza, così dice lo spot del Ministero della Salute in onda con il testimonial Topo Gigio, eppure l'influenza siglata AN1H1 sta rischiando di innestare una psicosi che certamente non fa del bene. Eppure rischia di alimentare ed ingenerare ulteriori timori la condizione particolare in cui versa l'ospedale Rizzoli, privo di personale e con carenze specifiche che di fatto portano gli operatori e gli infermieri a lavorare prima in regime di isolamento con soggetti particolarmente a rischio e poi tornare in reparto per assistere pazienti con normali patologie
Causa del problema i decessi che superano la media italiana nella vicina Napoli. Otto sarebbero infatti i decessi a Napoli contro i quattordici avvenuti in tutta l'intera Italia. Ma intanto la paura sale e si rischia la psicosi specie quando ed è evidente nel caso dell'ospedale lacchese la mancanza di precauzioni e provvedimenti specifici spinge la popolazione a temere il peggio. Non c'è vaccino che tenga, non c'è diagnosi e medicina se a diffondere il virus può essere colui il quale dovrebbe tutelare la nostra salute: dunque al problema epidemico si aggiunge quello di una carenza cronica e strutturale. Nel caso specifico il paziente non sembra destare particolari preoccupazioni, la malattia è sotto controllo e le terapie effettuato sembrano aver prodotto i frutti sperati potendo prevedere una rapida e totale guarigione dell'infermo che potrebbe già essere dimesso tra qualche giorno
LE RASSICURAZIONI DEL MINISTERO
Il Ministero ricorda che questa influenza non è diversa da una normale influenza stagionale e le dosi di vaccino sono disponibili per le categorie a rischio. A tal proposito il Ministero della salute dal suo sito ufficiale fa il punto della situazione al 1 novembre: "Il modo migliore per prevenire l'influenza e le sue complicanze è rappresentato dalla vaccinazione della popolazione. Sulla scorta delle indicazioni fornite dall’Unità di Crisi, con Ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri del 31 luglio 2009 è stato stabilito che il 40% della popolazione italiana (circa 24 milioni di persone) sia vaccinata contro l’influenza A(H1N1).
L’Unità di crisi ha definito una strategia vaccinale, formalizzata con l’Ordinanza dell’11 settembre 2009 e esplicitata dalle successive Ordinanze del 30 settembre e 20 ottobre, sulla categorie di persone da vaccinare in via prioritaria, e con la circolare ministeriale del 14 ottobre 2009, che specifica ulteriormente il personale da vaccinare nei servizi essenziali.  Le prime due quote disponibili di vaccino sono state distribuite alle Regioni dal 13 al 30 ottobre, una terza quota di vaccino è in distribuzione dal 2 novembre. Complessivamente, con queste prime tre consegne, alle Regioni sono distribuite, appena rese disponibili dall'azienda farmaceutica, più di 2 milioni di dosi di vaccino, ripartite proporzionalmente alla popolazione residente sul territorio.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 04 Novembre 2009 21:34