Lacco Ameno: Camion sorpreso a scaricare i liquami di Lacco Ameno a Casamicciola Stampa
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LaccoNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 06 Novembre 2012 10:15

Lacco Ameno: Camion sorpreso a scaricare i liquami di Lacco Ameno a Casamicciola

L'EVI e i Lavori pubblici al Capitello di Lacco Ameno. Denunciati alla magistratura gli autori di scarichi sospetti in zona Ancora, fermati in flagranza nell'esecuzione di attività non autorizzate nel comune di Casamicciola Terme.
Sarà sicuramente balzato all’occhio dei più la vistosa rete frangivento che ammanta e copre le opere in esecuzione in quel di Lacco Ameno, zona Capitello.

Installazione di copertura e delimitazione dei lavori pubblici di cui si sta occupando l’EVi spa e per la esecuzione dei quali da circa un mese, nottetempo vi è un brulicare di operai ed automezzi, un instancabile via vai di camion, furgoni, autoespurghi e autobotti per la raccolta liquami. Un imponete affollamento di cantiere la zona alla radice del porto lacchese. Questi camion espurgo, ben più di cinque, di diverse dimensioni, a turno, operano presso la bocca di un pozzo ricavato alla foce della condotta per le acque reflue, scarichi fognari e liquami provenienti dal piccolo comune del Fungo che altrimenti, giusta costruzione della condotta, sarebbero finiti nel mare dinanzi alla costa lacchese. Terminato il carico la carovana parte in direzione Casamicciola Terme. Il lento e metodico via vai non è certo passato inosservato e a lungo andare la cosa a cominciato ad insospettire le autorità competenti a cui i cittadini non hanno mancato di segnalare l’ora, la modalità ed i termini di strani parcheggi operosi in zona Ancora lungo il litorale casamicciolese.
Le attività in essere in quel di Lacco Ameno sono volte a risolvere l’annoso problema dell’allagamento sistematico di materiale organico lungo il corso del paese, al primo accenno di pioggia, causato di una errata pendenza della condotta e della non idonea dimensione delle condotte stesse, troppe piccole e strozzate in alcuni tratti. Ad occuparsi della faccenda, segnalata ovviamente dal governo locale e dal sindaco Carmine Monti, l’Ente per la valorizzazione idrica
dell’isola d’Ischia che tra l’altro impiega anche ditte private che operano conto terzi. Peccato, però, che L’ente in questione, strozzata a monte la condotta Lacchese per evitare ivi lo sverso in mare e continuare i lavori, prelevi quotidianamente le feci, le urine e le acque reflue depositatesi a Lacco Ameno e le vada a scaricare nel mare dinanzi alle coste di Casamicciola Terme ! Da qui, ecco spiegata, la carovana di carico e scarico che muove tra i due paesi limitrofi. Una questione che puzza e che in breve è divenuta manifesta al punto da divenire indecente. Una mole di lavoro e di scarichi tale che ha prodotto 48 ore fa il fermo e la denuncia alle magistratura della Evi spa stessa per scarichi illegali, il fermo ed il precetto del camion espurghi appartenete ad una ditta privata di Ischia e grazie al cielo anche la fine degli scarichi di liquami da Lacco Ameno a Casamicciola. Il camion che ha scoperchiato il nauseante  vaso di Pandora è stato
fermato in flagranza dopo  vari appostamenti ed una operazione congiunta dei Vigili Urbani di Casamicciola, dai Carabinieri e dal gruppo guardie ambientali della Kronos NOA. Le autorità hanno infatti sorpreso un automezzo in esecuzione dell’ordine impartito dai vertici EVI ed individuato gli altri veicoli carichi e più volte visti recarsi sul punto di scarico. Il camion fermato, come del resto gli altri, scaricava da un tombino della via Pio Monte della Misericordia direttamente nell’alveo tombato della Lava, proprio all’incrocio dell’ex Piazzale Ancora. Da qui il materiale finiva direttamente in mare.
Secondo L’Evi spa una condotta legittima quella di scaricare a Casamicciola, le acque reflue di Lacco, visto che le opere in cui si
scarica sono in gestione alla Evi stessa e non finirebbero direttamente in mare, ma nel depuratore di via Salvatore Girardi e di li a largo! Certamente un “pezza” per celare, le modalità affatto condivisibili di Enti e società che dovrebbero valorizzare il nostro territorio, tutelare i cittadini e che invece, mangiatosi il toro con tutte le corna, finiscono per creare più danni di quanti realmente ne riparino per risparmiare sui costi.
Intanto sulla vicenda è stata aperta una inchiesta e gli autori dello scarico sorpresi dalle autorità di Polizia Giudiziaria Locali sono stati denunciati alla magistratura.
Ida Trofa