Mario Impagliazzo muore dilaniato tra le lamiere del suo furgone Stampa
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LaccoNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Domenica 15 Febbraio 2009 19:39

La strada della Paura

Mario Impagliazzo muore dilaniato tra le lamiere del suo furgone

Scontro semifrontale sulla via Borbonica. Coinvolti il giovane P.C.L. non ancora maggiorenne di Barano e l’anziano fruttivendolo di Piazza Maio. L’impatto non da scampo al 79enne. Sequestrati i veicoli. Disposta l’autopsia sul corpo della vittima. Il giovane 17 anni e mezzo dopo un breve ricovero presso l’Ospedale Rizzoli è tornato a casa.

Una morte orribile, straziante. Una morte inaccettabile. Mario Impagliazzo, 79 anni di Piazza Maio, Casamicciola Terme, muore dilaniato tra le lamiere del suo Furgone Ape. Il mezzo a tre ruote dell’anziano fruttivendolo si è accartocciato come una lattina di sardine nell’urto semi frontale con una, Mini Cooper ONE. L’impatto fatale è avvenuto all’alba di ieri in località Borbonica al Fango dinanzi al cancello della ditta Solmonese. Al momento dell’incidente Mario per tutti Marittone, aveva appena lasciato il suo negozietto di frutta e generi vari a Piazza Maio e sua moglie Ninuccia per recarsi come tutte le mattine a prelevare il carico di frutta dai Cerciello a Forio. Aveva ripercorso come sempre la via Borbonica questa ad attenderlo c’era però la morte. Giunto all’altezza dei Solmonese appena cominciata la discesa l’Ape è stato travolto secondo una dinamica ancora da chiarire ed al vaglio degli inquirenti dalla Mini One del giovane P.C.L, 17 anni e mezzo di Barano. È stato un attimo, un botto lungo una vita, la vita di Mario. I due veicoli si sono schiantati sui rispettivi lati sinistri. Le lamiere si sono contorte, nessuna frenata, nessuno stridore, solo l’assordante silenzio di quell’ultimo respiro. Lo sterzo del fugone spinto indietro, la ruota in su, i cristalli del parabrezza infranti, la cabina del tre ruote ha raggiunto il cassone, stringendo in una morsa letale il povero Marittone, mentre l’inerzia dell’auto nell’urto riportava indietro sulla corsia di destra il veicolo. Mario Impagliazzo, 79 anni non ha avuto scampo, non ha avuto altra scelta che guardare in faccia alla morte. E quasi vittima di uno scherzo crudele è andato in contro a quel suo ultimo giorno come un marinaio, un capitano va in contro alla tempesta…al timone della sua nave, lui, Mario alla guida del suo Furgone, compagno di una vita, compagno di lavoro, di mille avventure, di quel furgone che non abbandonava mai neppure per le “cerimonie ufficiali”. Per lui non c’è stato nulla da fare, lo scenario che si è prospettato dinanzi agli occhi dei primi soccorritori è stato agghiacciante. Il 79enne aveva gli arti incastrati, il capo leggermente inclinato ed una forte perdita ematica dalla bocca e dal cranio ferito, segni evidenti della forte compressione e dello schiacciamento. Ci è voluta oltre un ora per tirarlo fuori dal veicolo. I pompieri hanno lavorato con estrema difficoltà per liberare il corpo orami esanime. Il 118 non ha potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso del’anziano e prestare aiuto al giovane alla guida dell’auto coinvolta nello schianto, rimasto però praticamente illeso. Sul posto sono giunti per i rilievi e le perizie del caso gli agenti dei Carabinieri della Stazione di Forio. Gli inquirenti effettuate le procedure di rito han posto sotto sequestro i veicoli e disposto dopo le indicazione del magistrato di turno, il trasferimento presso l’ipogeo di Napoli della salma dell’Impagliazzo. Qui nelle prossime ore il corpo martoriato dell’infausto protagonista sarà sottoposto all’esame autoptico volto a stabilire le cause del decesso. Un percorso solito, quello di Via Borbonica, ma agghiacciante, da brividi al solo ripercorrerlo pensando al destino crudele e beffardo che in un sol colpo ha distrutto una vita lunga e dura, portata avanti con qualche acciacco, ma con spirito forte ed il fisico di un giovincello che ancora lavora la terra. Un percorso quello di via Borbonica orami troppo spesso teatro di morti assurde ed incidenti terribili è adesso più che mai strada della paura. C.P.L ha fatto invece ritorno a casa dopo essere stato sottoposto a tutti i controlli e alle cure mediche del caso.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 19:35