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IschiaNews - Lavoro
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 10 Marzo 2008 16:15

Ischia: I lavoratori liberi della Sepsa sul piede di guerra

Il capo promuove i nuovi dipendenti muniti della tessera Udeur

Una lotta che orami va avanti da mesi senza esito, senza dialogo è giunta oramai alle estreme conseguenze. Così gli autisti abbandonati dai sindacati collusi e vessati da un provvedimento che ha previsto aumenti ed avanzamenti per colleghi senza anzianità di servizio e senza competenze specifiche ma che hanno dimostrato di aver votato per l’ex partito di Mastella, hanno deciso di stigmatizzare la condotta della dirigenza isolana. Nelle prossime ore previste azioni di forza, occupazioni e scioperi.

Non si placano le polemiche alla Sepsa ischitana dove da mesi a tenere banco è il trattamento privilegiato riservato a taluni dipendenti che hanno dimostrato attaccamento al capo ed in particolare il possesso della tessera UDEUR.
Dopo mesi di rimostranze, lamentele e dichiarazioni ufficiali inoltrate alle sedi competenti i lavoratori liberi della Sepsa hanno deciso di scendere sul piede di guerra per poter dire finalmente basta al servilismo sciocco al clientelismo e alla corruzione che favorendoli singolo distrugge la classe dei lavoratori. Tutti contro i nuovi crumiri marcati UDEUR che senza titoli, senza anzianità di servizio hanno ottenuto avanzamenti di carriera, promozioni ed aumenti semplicemente cacciando la lingua e come sostiene qualche dimostrante “inumidendosi il didietro!”. Contenti loro! Intanto la lotta va avanti da mesi senza esito, senza riscontro, senza risultati. Una dittatura aziendale giunta ora alle estreme conseguenze. Tanto che gli autisti abbandonati dai sindacati collusi e vessati dal provvedimento che senza titolo e senza criterio ha previsto aumenti ed avanzamenti per colleghi raccomandati che hanno dimostrato di aver votato e di votare per l’ex partito di Mastella, hanno deciso di stigmatizzare la condotta della dirigenza isolana. Nelle prossime ore previste azioni di forza, occupazioni e scioperi. Abbiamo cercato di vederci chiaro chiedendo chiarimenti in merito alla vicenda che sta mettendo in subbuglio l’azienda per il trasporto pubblico ad un ei sindacati liberi ancora rimasti a sostenere i lavoratori senza bandiera e questa è stata la risposta:« Ti trasmetto i file di lavoratori che spontaneamente hanno dichiarato la loro contrarietà a scelte dettate da sindacati che esprimono una volontà diretta a non concedere nulla a chi veramente offre le sue capacità per la collettività. Sto parlando della categoria degli autisti, i quali operano con percorrenze non adeguate per automezzi ed utenza gestita. Oggi questi stessi sindacati hanno premiato coloro che hanno costretto l'autista a sedersi sullo sterzo ed a scendere soltanto quando l'automezzo si rompe o te la stai "facendo sotto". Attraverso il mio sindacato mi sto muovendo, ma le forze sono esigue e non credo di potercela fare a ripristinare un discorso che sia il più sereno possibile. Il discorso più sereno è quello di promuovere i lavoratori prossimi alla pensione, una linea di condotta naturale e giusta divenuta orami sempre più un utopia! Un utopia inaccettabile ed assurda che è orami la regola in un azienda vittima dei suoi capi».
Dunque cos’altro poter aggiungere ad una vicenda schifosa eppure reale a cui nemmeno i protagonisti possono mettere fine, neppure chi ingiustamente promosso incrocia gli sguardi accusatori dei compagni e non trova il coraggio di rimettere la carica e tornare a lavorare come tutti gli altri. esplicativo in merito è il prospetto tracciato da un dipendete che nella sede dell’azienda ha diffuso  in questa maniera il suo pensiero in merito all’andazzo Sepsa-Ischia: « Colleghi, “l’equilibrio” torna a gran voce, stufo delle vicende che si verificano nella nostra Azienda.
Senza andare troppo indietro nel tempo vorrei ricordarvi alcune prelibatezze di quest’anno appena trascorso. Dunque i primi mesi C.U. a sbafo, a Pasquetta C. solo a chi non era di riposo l’anno prima; in estate non si accettano domande di congedo mentre gli sceriffi producevano e producevanoper far lievitare il premio di
produzione a “Saddam Hiss e’ unico”, convinti di avere un posto di èlite nel regno di allah (ma fanno i loro comodi soltanto a “CCA”) il tutto condito da un migliaio di contestazioni varie, un centinaio di sospensioni, decine di blocco cambio turno con l’avallo delle RSU. Arrivati in autunno e col cambio di stagione ecco che torna all’attacco - in primis - crea una nuova figura professionale, un guardiano trasformato in sceriffo, che senza arte ne parte, occupa un posto del settore movimento (cioè degli operatori di esercizio). Nel cambio dei turni sottrae al movimento decine di diarie e modifica le corse a suo piacimento, questa volta senza l’avallo delle RSU, che nel frattempo stufi del tram-tram producono un fonogramma dopo 3 anni (“come osate vili” recitava Totò). Infine decide di disarmare gli sceriffi con motivi pretestuosi, per farli produrre di meno (forse all’ALIFAN vogliono confermare soltanto i laureati, e sua figlia non lo è, ma ci sono sempre i ricorsi, pater insegnat)- E così veniamo ad oggi; un’altra stagione; l’inverno; sta per arrivare, è Natale, siamo tutti più Buono, così dr. Jeckill non si trasforma in mrs. Hyde ma in Messia chiama a se i re magi (RSU) e chiede in dono di togliere a noi lavoratori un altro diritto aquisito”: lavorare a
Natale e Capodanno, già da quest’anno, e i RE MAGI invece di far valere le ragioni di cui scrivo hanno acconsentito con un “sia fatta la tua volontà,O IMMENSO” Cosa aggiungere a tutta sta “munnezza”,?
Poco altro, siamo solo curiosi di sapere chi sono i “Monica Lewinsky”  che guideranno nei giorni di festa, e vorrei dire loro; sciacquatevi bene la bocca quando parlerete di problemi e sindacato con i colleghi e date il pantalone alle vostre mogli, (a voi non serve)  mettetevi la gonna, i tempi sono maturi ».

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Aprile 2013 14:24