Ischia: Comitato per il diritto alla mobilità ed alla continuità territoriale, all’Ass. del 07 febbraio 2015, ore 1600, Nella sala Conferenze del bar Calise nella Pineta d’Ischia Stampa
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IschiaNews - Cronaca
Scritto da Nicola Lamonica   
Domenica 01 Febbraio 2015 12:00

Ischia: Comitato per il diritto alla mobilità ed alla continuità territoriale, all’Ass. del 07 febbraio 2015, ore 1600, Nella sala Conferenze del bar Calise nella Pineta d’Ischia

Due sentenze, del Consiglio di Stato del 22 dic. 2014 e del Tar Campania del 29 dic. 2014, hanno dominato la scena politico-istituzionale sui trasporti di fine anno 2014:
La prima - quella del Consiglio di Stato relativamente alla gara per la privatizzazione della Caremar e per essa relativamente ai lavori della Commissione, in contrasto con le riflessioni molto dure dell’Autorità nazionale Anticorruzione del 14 ottobre 2014 - consegna la società regionale all’ATI SNAV/RIFIM ;  ma nulla si muove in tale direzione anche perché il Tar Campania ancora non si è espresso sui ricorsi dell’Autmare e dei Sindaci di Capri, Anacapri e Forio contro la privatizzazione che oltretutto è in contrasto con la volontà  del Consiglio regionale espressa nella legge finanziaria del  2009, mai revocata; La seconda - quella del TAR Campania  del 29 dic. 2014 contro gli esiti della gara per i servizi OSP al di fuori di Caremar  - annulla i due lotti di gara posti in essere  dalla Regione ( uno per Ischia e Procida ed uno per Capri ), con gli atti a loro sostegno;
A ciò si aggiunge per i trasporti terrestri un’incertezza sul dopo EAV Bus che nulla promette di nuovo se non l’aggravarsi della situazione nei prossimi giorni se dovessero venire meno le promesse fatte dall’Ass. Vetrella  nell’incontro in sede Comunale a Casamicciola T.
La situazione a dir poco si presenta drammatica ed ancora una volta, per errori regionali, siamo nel caos più completo anche  l’arroganza ed i vuoti regionali a consolidano sempre più il dominio dei privati la cui presenza sicuramente essenziale non può certamente essere legittimata al di fuori di regole certe di cui alla legge 3/2002 e delle disposizioni della Commissione Europea.
Il Comitato ... vi chiama al Calise per  analizzare insieme la situazione e riflettere  sul da farsi poiché quello che bolle in pentola con l’ultima nuova che ci viene da notizie stampa ( cioè  la ventilata impugnativa da parte della Regione e di alcuni Comuni  sostenute da alcune espressioni del pendolarismo della detta sentenza  del TAR Campania per rimettere in essere vecchi atti deliberativi ) oltre ad avere tempi lunghi, delegando alla Magistratura scelte che competono alla politica, nulla esprime in termini di concretezza amministrativa e di duttilità politica che vorrebbe la rivisitazione degli atti, la concretizzazione di nuovi deliberati e l’avvio di gare per l’assegnazione dei servizi nel rispetto del libero mercato e della pluralità delle offerte per i servizi che sono fuori da quelli di competenza della società pubblica. Uscire fuori dalle logiche regionali è necessario! Altrimenti c’è asservimento a politiche capestro che hanno il fiato corto, anche se vanno nella direzione della semplificazione, e gli isolani non possono permettersi il lusso di vedere il loro diritto alla continuità territoriale ed alla mobilità condizionato dagli affari di qualcuno e/o dalle compromissioni di comodo di qualche utente.
Il Comitato .... Vi chiama al Calise per aderire in modo convinto e combattivo alla nuova battaglia politico-culturale che intende mettere in campo
Il Comitato ...  fa seguito alle tante intese di seguito elencate che nel tempo si sono concretizzate sulle isole del Golfo di Napoli ( che è bene ricordare ! ) per evitare di compromettere il suo futuro con visioni parziali e/o iniziative e partecipazioni che hanno i tempi di un fuoco di paglia. Il passato aggregativo delle isole nel settore ha ruotato intorno a pochi soggetti nella coerenza e nella sintesi di un libero confronto dialettico e programmatico; essi ancora oggi sono campo e sono tra i fondatori della nuova entità politica che ci auguriamo si conservi e si consolidi nel tempo e che esprima le sue potenzialità nell’intrapresa opera di sensibilizzazione ed anche nella lotta, fino al raggiungimento degli obiettivi che le isole si aspettano nel campo della mobilità.
Un vivo ringraziamento va al Sig. Emiddio Calise che ancora una volta ci ospita e con immenso piacere;  un grazie va a tutti Voi, aderenti o non al Comitato, anche per la fiducia viene costantemente accordata alla mia persona ormai da circa quindi anni frutto certamente di una stima ed un affetto che nascono su sani rapporti umani e sociali.
Nicola Lamonica 338 6902828

nel  2000, le isole del Golfo ed i pendolari si organizzano nel Comitato “ per un nuovo trasporto marittimo” : un progetto ambizioso che va al di là dell’ovvio; un progetto di proposte alle giuste esigenze dei lavoratori pendolari e  “ che tuteli la certezza degli approvvigionamenti, le esigenze del tempo libero e culturale e lo sviluppo di una nuova economia turistico-culturale con le aree flegrea e pontina, tra le isole e le stesse con l’Area Metropolitana di Napoli. Che tuteli una scelta di sviluppo e di rinnovata economia,  sempre più  ecocompatibile, che caratterizzi il futuro e crei nuove e stabili occasioni di lavoro”.
Le parole chiavi sono: continuità territoriale da sempre cavallo di battaglia del sindacalista Pasquale Mazzella ed intermodalità che esprime la certezza della mobilità di persone e merci con la riduzione dei tempi minimi di attesa e di trasferimento. Se, poi, a questi obiettivi si aggiungono anche finalità legate all’affidabilità,  alla sicurezza in mare, alla qualità del naviglio e dei servizi , alla  creazioni di infrastrutture ed alla vivibilità nelle aree portuali evitando inquinamenti di ogni tipo, il quadro è completo.
nel 2001, il detto Comitato assume forma giuridica e diventa Autmare  e fedele ai suoi dettati istituzionali consolida la grande intesa inter-associativa già presente nella presedente aggregazione e rilancia;  oltre ai Sindacati ed al sostegno del sindaco d’Ischia avv. Luigi Telese , un ruolo costruttivo assumono gran parte delle forze politiche, di sinistra in particolare: a livello nazionale, per la difesa della struttura Caremar per  il sociale che rappresenta anche intermini di contrasto a politiche aziendali legate e giustamente ai profitti; a livello regionale  per frenare  la deriva istituzionale che porterà poi  a preferire  “atti privati di sottomissione”  al posto di regolari concessioni con gare ai sensi della legge regionale 3/2002;
nel 2002 nasce l’intesa Autmare e Cittadinanzattiva sulla tematica della sicurezza legata alle presenze umane imbarcate. In un loro qualificante esposto alla Procura,  con successiva Conferenza Stampa nella Stazione marittima di Napoli, c’è l’opposizione ragionata alla riduzione del personale navigante nelle  Tabelle di Armamento per i pericoli che si hanno nella sventurata ipotesi di un abbandono nave;  
nel 2003,  iniziativa congiunta  Autmare, Lega Navale Ischia ed Ass. Porto...Salvo sulle avarie della IschiaExpress   .... e sull’affondamento al Largo di Capri di Aligiulia per chieder alla Regione, per quanto di competenza, la istituzione di una Commissione d’inchiesta sul naviglio in esercizio nel Golfo di Napoli;
nel 2005, a Pozzuoli, nella sede della CGIL,  sulle rinnovate esigenze delle vie del mare e dei territori che mettono in comunicazione  “per un trasporto di qualità che garantisca servizi minimi sostenibili e che dia pieno sviluppo socio- culturale ed economico all’intera area flegrea “ nasce un gruppo associativo a più voci  ”. Esso, poi, darà vita alla “ Consulta degli utenti delle vie del mare per servizi minimi, infrastrutture, intermodalità, sviluppo territoriale”.  
Al positivo in aggiunta a tutte le sigle che caratterizzano la detta Consulta e che sono le promotrici dell’incontro, registra la presenza significativa delle Segreterie Regionali della CISL e della CGIL relative ai trasporti  (rappresentate rispettivamente  da Raffaele Formisano e da Michele Oliviero), del Coordinamento di solidarietà per Pozzuoli  nella persona di Salvatore Guitto, del Sindacato di base intercategoriale e di classe rappresentato da Carmine Castaldi e della Segreteria Provinciale del PdCI rappresentata dal Consigliere Regionale  Francesco Specchio.
Il dibattito - sviluppatosi sui collegamenti commerciali esistenti, le cui carenze vengono ampiamente denunciate  soprattutto dal Presidente dell’ ATEC ( Associazione Trasportatori e Commercianti Ischia) Giovanni Lombardi,  e sulle più ampie necessità per una mobilità marittima che sia legata allo sviluppo,  sunteggiate in  portualità, in servizi minimi, eque politiche tariffarie e  intermodalità e di sicurezza  - definisce un rinnovato impegno individuale e sinergico per scuotere l’inerzia delle istituzioni loclai e regionali per dare diritti e dignità al trasporto marittimo. E non mancano nella discussione  riferimenti al Sindaco di Pozzuoli Figliolia per la Sua anacronistica Ordinanza che impone l’odioso pedaggio per chi imbarca e sbarca nel Porto di Pozzuoli.
Altre iniziative si ebbero successivamente nelle tre isole e significativo rimane l’appello conclusivo ad una nutrita campagna di sensibilizzazione della detta Consulta degli utenti....., che intanto amplia la sua platea di adesioni convinte,  del 30 novembre 2005 al Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino perché intervenga sull’intero sistema dei trasporti marittimi , potenziando corse e dando certezza; detto appello  rimane una pietra miliare anche per i contenuti e per la ricchezza delle firme che lo sostiene .
Nel 2006 a cura di Atec ed Autmare, manifestazioni popolari sui porti di  Ischia e Casamicciola T. contro le ardite ed incontrastate serrate effettuate dall’armamento privato ; in più , a Capri il 31/marzo, ancora ad Ischia il 18/maggio, a Procida  il 4 giugno, tutte pienamente partecipate. Il 18 ottobre,  a Napoli  riuscitissima Assemblea nella Stazione Marittima  con la partecipazione del Ministro Bianchi per difendere il ruolo della Caremar messo in discussione soprattutto sulle linee di Capri.
nel 2007 continua l’impegno Atec ed Autmare per il potenziamento della Caremar, per la definizione dei servizi e l’assegnazioni di essi  mediante gara,  per la liberalizzazione del mercato e  contro gl’insostenibili  rincari tariffari portati  avanti dalla neonata Associazione degli Imprenditori del Mare ACAP, da tempo ed ancora oggi sotto indagine del Garante della Concorrenza, che con le politiche che si è data, manifesta in più occasioni lo scopo di colpire la Caremar per annientarla ed eliminare così quell’azione sociale e calmieratrice che il mercato con essa conserva.
nel 2008, e precisamente il 26 ottobre - sulle fondate preoccupazioni per il dopo Caremar, ormai alla scadenza del  suo mandato contrattuale ( il 31 dicembre 2008)  - nasce ad Ischia  nei locali del “Bar Calise nella Pineta”  il Comitato  Interisolano per il diritto alla mobilità , coordinato dal compianto Direttore de “ il Golfo” Domenico Di Meglio .
Il dibattito richiama l’attenzione della Regione sulla necessità di una Compagnia Marittima Regionale che - organizzata in modo da assicurare continuità, economicità, dignità ed efficienza - superi tutte le contraddizioni e le inadempienze che hanno contraddistinto la Caremar negli ultimi periodi, tale da renderla residuale oltre che dispendiosa.
Nell’atto costitutivo del dichiarato Comitato si legge che, premesse essenziali per dare risposte concrete alle problematiche del trasporto marittimo, sono la ricerca di un sereno e costruttivo confronto con la Regione Campania ed il contestuale riconoscimento da parte dell’Assessorato Regionale ai Trasporti e dell’AGC 14  e dell’Agenzia Acam del diritto alla partecipazione degli utenti e delle parti sociali, dell’associazionismo  dei cittadini  e dei trasportatori   al processo di pianificazione e di programmazione del sistema di trasporto e di mobilità marittima della Campania, così come solennemente volle il legislatore regionale con  la legge 3/2002.
Un appello sostanzialmente ignorato che  chiedeva:
•    una diversa definizione del rapporto Regione/ Stato per quanto riguarda la Caremar/ scadenza 31 dic. 2008
•    la tutela dei diritti degli utenti con carta dei servizi  di cui all’art. 38 LR 3/2002
•    L’ istituzione di sportelli regionali nelle aree portuali
•    politiche tariffarie di tipo sociale e la istituzione dell’Unico terra - mare  
•    il piano orario dei servizi essenziali ad integrazione di quelli offerti da Caremar / su questo argomento è da prendere in considerazione una rinnovata distribuzione dei servizi essenziali assegnando al pubblico anche alcuni servizi commerciali ( di prima necessità, alimentare anzitutto), oltre il trasferimento dei combustibili e dei rifiuti solidi urbani.
•    il superamento delle spartizioni delle aree portuali
•    la centralità di Pozzuoli per le isole flegree per il commercio, il turismo, i servizi ospedalieri, per gli uffici distrettuali, per lo studio ed il tempo libero/ qualità del naviglio e istituzione di corse veloci da e per Pozzuoli;
•    stazioni marittime / o ripari e servizi efficienti a Forio, a Casamicciola T., a Pozzuoli, a Capri, a Procida per l’area  Aliscafi
•    l’intermodalità/ per quanto riguarda Pozzuoli verificare a che punto è il Piano di ridefinizione dell’area portuale e la prevista delocalizzazione del traffico pesante sul molo della Sofer dove è essenziale avere una Stazione Marittima che sia anche sala di attesa della Cumana;

e, tra le iniziative intraprese, non manca, in data 09 nov. 2008, l’avvio della sottoscrizione ad una  Petizione popolare per  la futura Regionale Marittima, rivolta al Presidente del Consiglio Regionale, affinché le tante questioni fino ad allora sollevate dalle associazioni degli utenti, dalle categorie dei trasportatori e da quelle del mondo del turismo e dal Sindacato trovassero una felice sintesi in un accorto ed urgente provvedimento legislativo regionale per la istituzione dell’attesa Regionale Marittima della Regione Campania che fosse in grado di assicurare certezza nei collegamenti, continuità territoriale e diritti, qualità del trasferimento e sicurezza a bordo, tariffe sociali e riconosciuta dignità all’utente; il tutto all’interno di un progetto ben più ampio che investa la portualità, i servizi di accoglienza a terra e l’intermodalità.. In Ischia il 09 nov. 2008 a cura del Comitato Interisolano per il Diritto alla Mobilità  
ed il successo arrise!  con la finanziaria regionale -  legge 1 del 2009 -  il Consiglio Regionale approva la costituzione della Co.Re.Ma. - Compagnia Regionale Marittima al 51% pubblica
nel 2010 nasce a Forio,  in sede comunale  il 14 Agosto, il “ Movimento popolare per il trasporto marittimo,  per i diritti e per lo sviluppo”    con il cui precipuo intento di dare un assetto  al Piano Orario dei Servizi Obbligatori Regionali e per liberare il mercato da ogni forma di Cartello armatoriale che strozzi la competizione. “ Occorre, si diceva nell’assemblea costituente,  che  la Regione Campania garantisca, con il rigore che è necessario, una politica di controllo sull’attuazione del Piano Orario e degli impegni che si andranno a sottoscrivere con i contratti e la carta dei servizi, finora inesistenti” .
nel 2015 .... il Comitato