Ischia: Comune Unico Stampa
Valutazione attuale: / 1
ScarsoOttimo 
IschiaNews - Attualità
Scritto da Giuseppe Amalfitano   
Giovedì 15 Novembre 2012 18:52

Ischia: Comune Unico

Egregio Sig. Direttore,
ho notato che negli ultimi giorni ha ripreso vigore il dibattito sul Comune Unico e vorrei tornare,col suo permesso, ad esprimere un mio modesto parere su questo argomento. Certamente non è un parere tecnico, poichè non sono un esperto in materia, ma un semplice contributo alla discussione. Già nel gennaio 2003 scrissi al riguardo una lettera al Golfo per esprimere perplessità, non sul fine(perché penso che l'idea del Comune Unico è certamente auspicabile, in un lungo periodo) ma sulla necessità di farlo immediatamente. Oggi, viene riproposta l'urgenza di agire subito, altrimenti si perde il treno del progresso e del benessere. Certamente saranno messi in campo i vantaggi in termini di semplificazione amministrativa, di risparmio, di autorevolezza di un sindaco di un territorio più grande.

Questo è innegabile. Ma, come scrissi alcuni anni fa, facendo il paragone con l'Unione Europea che procede lentamente, a tappe,unificando prima le monete, poi gli eserciti e poi, man mano, tutto il resto, ci vogliono anche regole precise, compromessi accettati e condivisi. Perchè tanta fretta ? Nell'antichità, i territori si conquistavano con le spade. Per fortuna, oggi è necessaria la penna, e la parola. Insomma bisogna che tutti ci convinciamo che è meglio star insieme. Ma con prudenza, perché comunque sarebbe una scelta senza ritorno,un matrimonio senza possibilità di divorzio. E un matrimonio senza amore, celebrato solo per interesse, non durerebbe a lungo. Molti si affannano ad esporre motivi tecnici e giuridici convincenti, sì da giustificare la scelta a favore del comune unico; e forse hanno anche ragione, ma credo che voler ridurre tutto a motivi ragionieristici, di vantaggi economici e di maggiore efficacia amministrativa (trascurando i sentimenti, che sono la sola vera molla della vita), sia un grande errore. E' il cuore che ci comanda, non la testa. Quello che può essere un sogno per il Comune di Ischia potrebbe rivelarsi un incubo per gli altri Comuni: se è difficile ottenere il Comune Unico si ricordi che è impossibile poi tornare indietro. E poi, volendo fare una provocazione, perchè fermarsi e non crescere ancor di più ? Si potrebbero aggregare ancora tanti altri comuni e diventare tutti insieme una immensa città, così saremmo un quartiere di Napoli,unendoci magari con un ponte o un tunnel sottomarino! E' evidente che nel Comune d' Ischia  vi è un plebiscito a favore e non potrebbe essere altrimenti. Ischia vede questa operazione come un estensione del suo territorio (e infatti tutte le dichiarazioni dei politici di quel Comune vanno in tal senso). Ritengo invece che negli altri comuni il plebiscito sarà all'inverso. Quali vantaggi avrebbe un cittadino di Forio, di Serrara, di Barano a perdere la propria sovranità territoriale ? Avere un Sindaco certamente più potente, ma difficilissimo e forse impossibile da avvicinare per esporgli un nostro problema ? Non sempre grosso è uguale a buono e bello. Anzi è vero il contrario. Un esempio per tutti è l'assistenza sanitaria sulla nostra isola. Chi, ad esempio, non ricorda che la nostra piccola ASL di Ischia riusciva ad essere più efficiente di quella attuale ? I piccoli problemi si risolvevano immediatamente. Ora siamo sperduti in una dimensione molto più ampia e proprio per questo inascoltati. Un processo che richiede anni e anni di confronti ,accordi, prove, non può essere semplificato in una domanda, a bruciapelo: sei o no favorevole al Comune Unico ? Lo dico con grande umiltà senza alcun offesa per chi la pensa diversamente. Anzi, ritengo che siano tutte persone assolutamente autorevoli e qualificate che  portano avanti le loro idee e sono convinto pertanto che accetteranno di buon grado idee diverse, magari per confutarle con validi argomenti. Anche se qualcuno ritiene di no,personalmente penso che questo benedetto referendum, già fatto, possa perfino essere rifatto, ed ancora rifatto. Così si chiarirà  che Ischia è certamente favorevole, ma gli altri Comuni no, perché attualmente avrebbero molto,ma molto, da perdere. Il risultato negativo per il Comune Unico a Forio è comunque scontato. Per ribaltarlo è invece necessaria ,a mio parere,una lunga,paziente,capillare opera di sensibilizzazione delle persone. Dobbiamo seminare ora perché i nostri figli o i nostri nipoti, potranno un giorno, finalmente, vivere tutti i vantaggi dell'unificazione. La frenesia, la fretta ,non vanno in tal senso.Ad una mamma occorrono 9 mesi per far nascere forte e sano il suo bambino; per fare una città ci vuole molto di più. E comunque penso che bisogna solo aspettare che maturino i tempi giusti, poiché già ora l'isola è multietnica e fra 100 anni certamente non ci saranno più differenze e diffidenze fra foriani e ischitani. Proprio in questi giorni si nota il caos provocato dall'accorpamento obbligatorio di alcune province: tutti si oppongono a questa imposizione fatta sempre nell'ottica del risparmio. Perchè mai invece noi dovremmo gioirne ed anzi, auspicarla ? Ricordo ancora che, a breve, a Forio ci saranno le elezioni e credo che tutti i candidati a Sindaco dovranno necessariamente chiarire il loro pensiero su questo importantissimo argomento, e cioè se sono favorevoli o no al Comune Unico. Anzi credo che nel primo caso non  dovrebbero neppure presentare la propria candidatura per un ruolo che ritengono insufficiente  e scarsamente gratificante e contrario alle proprie ambizioni personali. Perchè mai i foriani dovrebbero eleggere" Sindaco di Forio"uno che promette, appena eletto, di lavorare speditamente, per cancellare definitivamente il proprio paese ? Chiudo, tornando con la mente a quando ero scolaro alle elementari ed il Maestro ci assegnò un tema sulle origini del nome del nostro paese. Ci spiegò che Forio poteva derivare da tante parole e fra le tante da “fiorito “perché piena di verde e di fiori ,e molte altre. Ma ricordo che accennò anche ad un aneddoto, per cui i primi coloni insediati ad Ischia si bisticciarono e uno di questi si sottrasse alle prepotenze degli altri dicendo:”fuori io”.E andò per la sua strada fondando la colonia foriana,ricca di bellezza, di arte, di cultura. A volte la storia si ripete.
PEPPINO AMALFITANO