Forio: Commento Foriano, una societa' sempre meno civile, don vincenzo un prete fuori tempo Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Peppe D'Ambra   
Martedì 29 Settembre 2009 10:47

Commento Foriano di Peppe D'Ambra

UNA SOCIETA' SEMPRE MENO CIVILE
E molto distante dalle problematiche comuni. Mi ero proposto di non intervenire sulla straordinaria e scandalosa questione delle scuole isolane di ogni ordine e grado. Lo avevo deciso perché non si notava nessun serio intervento né da parte dei genitori interessati, né da parte della cosiddetta società civile. Ad esclusione dell’interessamento di qualche genitore che tentava di strumentalizzare la protesta per fini personali, la grande massa di genitori e della società civile se ne è “fottuto” allegramente.

Oggi ci troviamo a registrare scuole dove si fa il doppio turno, scuole dove si va a giorni alterni, scuole che non hanno aperto proprio e che momentaneamente vengono alloggiate in “ricoveri” di fortuna. E come in ogni altro accadimento registriamo, non senza una forte dose di delusione, la rassegnazione e l’accomodamento da parte di chi invece, pagando le tasse, dovrebbe avere e pretendere servizi adeguati alla bisogna. Certo, se uno si ferma per un attimo ad analizzare questi accadimenti, viene voglia davvero di mandare tutti a quel paese. Come è possibile che questa società (in)civile riesca a rimanere insensibile anche quando si mette a rischio la salute e i diritti finanche dei propri figli. Come si può accettare di mandare i propri figli in scuole fatiscenti o in locali che non hanno nulla a che vedere con l’uso a cui in emergenza vengono adattate. Certo è molto più comodo “liberarsi” comunque dei piccoli per alcune ore della giornata, che magari tenerseli a casa per chi sa quanto tempo. Fatti loro, almeno per me questa problematica per il momento non mi tocca e ricordo ancora oggi cosa mi costò il mio impegno per una scuola migliore per i miei figli. Se ci penso mi viene proprio voglia di dire chi me lo fece fare !!!

DON VINCENZO UN PRETE FUORI TEMPO
Ha colpito molto la notizia, giustamente sparata a titoli cubitali e in copertina, dell’addio ai suoi parrocchiani da parte del parroco don Vincenzo Avallone, che da anni aveva in affidamento la parrocchia di santa Maria Maddalena a Casamicciola alta. Se ne è uscito di scena senza clamori, ma con la discrezione che lo ha sempre contraddistinto. Una chiesa molto importante non solo per la comunità religiosa di Casamicciola, ma per l’intera isola, proprio grazie alla straordinaria “missione” di don Vincenzo. Stare qui ad elencare i meriti e i grandi valori cristiani che hanno caratterizzato la vita di don Vincenzo sarebbe una cosa inutile non tanto per la loro grandezza, ma per il fatto che erano e sono noti a tutti. Un laico non credente come me, ha sempre riconosciuto a don Vincenzo meriti straordinari nella sua vita di pastore di anime. Anche in questo mi sarei aspettato una grande mobilitazione popolare per far tornare il buon don Vincenzo a casa, ma questo non ci è stato, almeno fin ad oggi e la cosa a dire il vero mi ha lasciato molto meravigliato e preoccupato. Se anche di fronte ad un atto di forza e di necessità fatto da una “santa” persona, per i nobili motivi che hanno caratterizzato la sua vita “pubblica”, non si smuove la coscienza dei parrocchiani che tanto hanno avuto da lui, allora si che siamo davvero giunti alla frutta. Certo lo spirito cristiano e caritatevole che ha caratterizzato la vita religiosa di don Vincenzo e che lo hanno fatto amare tanto, cosa questa che sicuramente gli ha attirato le invidie e le gelosie degli altri preti che interpretano la loro missione in ben altra maniera, non può essere riconosciuto solo da quei fedeli che hanno iniziato a portarsi a Panza per seguire la messa detta da don Vincenzo. Il clero e i maggiorenti della Parrocchia di santa Maria Maddalena non possono né tacere né non far sentire la loro solidarietà e vicinanza a don Vincenzo in un momento così difficile e grave della sua vita. Adesso i suoi fedeli raccontano che si è ritirato nella sua Panza, in un monolocale in cui manca praticamente tutto in attesa che il suo cammino terrestre compia il suo giro. Nel frattempo i suoi detrattori stanno preparando il benarrivato al suo sostituto che, se verranno confermate le voci sul nome, certamente è davvero tutt’altra cosa rispetto alla “santità” di don Vincenzo. Certo ci saremmo aspettati tutti, anche i non credenti come me, una parola del Vescovo Strofaldi o di qualche altro cattolico importante, su questa vicenda, invece nulla. Le uniche cose che passano di bocca in bocca sono le vicende boccaccesche anche di questi giorni di qualche giovane prete; i bisticci fra prete e prete per accaparrarsi più funzioni religiose possibili (matrimoni, battesimi, cresime, comunioni e funerali) divenute vere e proprie fonti di guadagni notevoli. A don Vincenzo queste cose non interessavano proprio e forse proprio queste le ragioni per il disinteresse con cui è stato accolta la sua decisione di abbandonare la Chiesa, secondo solo a quella di san Vito a Forio come grandezza. In quella Chiesa con la presenza di questo “atipico”, ma vero interprete della parola di CRISTO, giravano davvero pochi soldi e le mani nessuno se le poteva sporcare. Speriamo che il dio in cui loro credono sappia vedere e decidere lui per coloro che ancora una volta si stanno lavando le mani come Ponzio Pilato. Io per quanto mi riguarda, saluto con tantissimo affetto Vincenzo un uomo davvero straordinario che tanti insegnamenti ha dato anche ad un non credente come me. Grazie don Vincenzo!!!

Ultimo aggiornamento Domenica 26 Agosto 2012 08:49