La Baia di San Francesco a Forio Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Luciano Castaldi   
Mercoledì 24 Giugno 2009 20:27

La Baia di San Francesco a Forio

Forio, isola d'Ischia. Venivano qui da tutto il mondo. Intellettuali, artisti, registi, scrittori, uomini di cultura e d'avventura. Attratti dal clima, dai profumi, dai sapori, dall'acqua e dal paesaggio. Un'anteprima del paradiso, la nostra Forio. Qui venivano Auden, Pasolini, Moravia. Qui sorge la bella Villa "La Colombaia" di Lucchino Visconti. Qui "La Mortella" del famoso musicista inglese William Walton.

Qui l'amara conferma di come il turismo uccide il turismo. Nel suo "Mio due, mio doppio" la storia di W.H. Auden e Chester Kallman (ed. Adelfhi) Thekla Clark parla di Forio come di un Eden, temporaneo. Altri tempi. E, nonostante tutto, molto di quell'Eden ancora resiste. Non tutto, per fortuna, è perso. È ancora bellissima Forio! Con le sue case bianche, il mare azzurro, le sue tradizioni, la sua cultura. Il tutto sotto continua minaccia armata, come quella del cemento. L'abusivismo, certo. Non tanto quelle delle così dette "case di necessità", quanto piuttosto dei tanti "alberghi di necessità" che continuano a spuntare come funghi, o a crescere a dismisura. E, su ogni altra cosa, le tante "opere pubbliche". Specie quelle sulla costa. Opere di "necessità" - così si afferma - per assicurare crescita, sviluppo, guadagni. Il porto, per esempio. In eterna costruzione. Quel porto promesso... che ha irreparabilmente sfregiato uno dei paesaggi più belli del mondo, non a caso emblema nazionale alle Olimpiadi di Los Angeles. Sessant'anni di lavori in corso, milioni di euro andati in fumo, valanghe di carte, diluvi di polemiche. Dopo sessant'anni niente porto. Niente benessere promesso. Nessun progresso. Come in mille altri posti del nostro sgangherato Sud Italia...
Dopo il porto che non c'è, è arrivato il momento delle scogliere.
Occorrono le scogliere.
Per proteggere Forio dalla prepotenza del mare.
Proprio con il pretesto di realizzare un sistema di scogliere a difesa dell'arenile e nell'auspicio che si riformi la spiaggia dove non c'è più, nella suggestiva baia di San Francesco di Paola, sono in corso imponenti lavori a mare che rischiano di compromettere ulteriormente il paesaggio. Amministratori locali, tecnici e progettisti della Regione chiedono pazienza. I frutti si vedranno dopo.
Uno scempio indicibile. Disrutta la suggestiva grotta a mare sottostante Punta Caruso, si "allargano" sull'arenile i terrazzi privati di alcuni alberghi, si riduce la spieggia privata.
Tutti zitti e mosca..
Ultimo aggiornamento Mercoledì 24 Giugno 2009 21:09