Elezioni 2007: L’Architetto riprende il mano il compasso della politica ? Stampa
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CasamicciolaNews - Politica
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 16 Febbraio 2007 18:39

Elezioni 2007: L’Architetto riprende il mano il compasso della politica ?

Primo sindaco della seconda repubblica tacciato di mutismo sociale e politico resta uno dei personaggi più discussi della politica isolana. Annuncia il suo imminente ritorno. Sceglie di non parlare di Giosi Ferrandino e liquida come favole metropolitane le accuse sul regime ‘93-’97. Ritenuto da molti il vero padre putativo della nuova edilizia urbana a Casamicciola nei soli tre anni di carica ridisegnò il volto del paese caratterizzandosi per il suo temperamento.

Ai luoghi comuni replica ritenendo causa della sua destituzione “la volontà di anticipare i tempi”. Una manovra artata messa in atto dai soliti noti che alla casacca preferiscono le vesti del potere, allora minato dalla nuova concezione di Comune azienda e non più ente assistenzialista.

A colloquio con uno dei personaggi più discussi e introversi della politica isolana, impresso nell’immaginario collettivo per la breve ed intensa opera sindacale. Un uomo che pure ha avuto negli ultimi decenni un ruolo determinante nella politica e nella società casamicciolese, fondamentalmente per il suo marcato decisionismo e per lo spiccato senso della programmazione e progettazione del ruolo amministrativo, gettando le basi per l’auspicato rinnovamento del campanile. Una sorta di immanifesta presenza, uomo senza ombra, il cui essere è percepibile ma non visibile. L’Architetto Luigi Mennella, primo Sindaco nell’era della cosiddetta seconda Repubblica e vero assente nel panorama locale.
D. Arch. Mennella lei venne eletto primo cittadino nell’autunno del 1993, è stato l’unico candidato nella storia politica casamicciolese ad aver battuto con una propria lista la Democrazia Cristiana, che pur presentava una figura nuova a candidato capolista sullo scenario politico, quale era Salvatore Sirabella, quali secondo il suo parere le circostanze che la portarono alla vittoria delle elezioni?
R.
D. In regime elettorale, rispetto al periodo in cui Lei amministrava il paese, alcune normative legislative sono cambiate, come ad esempio, quella di non votare più in autunno oltre al ripristino dell’arco temporale non più quadriennale, ma quinquennale, va riconosciuto cha il suo periodo amministrativo, pur se non portato a termine per alcune discusse dimissioni, che non stiamo qui a commentare, fu vissuto intensamente, quale aspetto progettuale di quel programma, oggi ritiene sia motivo di vanto per la cittadinanza ed il paese tutto?
R.
D. Lei oltre ad essere stimato professionista è da tempo autorevole rappresentante del “Rotary International Club”, pertanto credo che le debbano essere riconosciute indubbie qualità umane e personali, eppure è rimasto orfano della gran parte di quella compagine politica che formò quasi quindici anni or sono e che ora formano lo zoccolo duro dell’amministrazione Ferrandino, una strategia per indebolire elettoralmente l’Arch. Mennella o altro?
R.
D. L’immagine più nota di Luigi Mennella Sindaco, rimasta indelebile nella mente di tutti, è quella legata alla circostanza in cui vestito con la fascia tricolore insieme ad noto avvocato isolano e circondato  da pubblici dipendenti e privati cittadini, varcò le soglie del Pio Monte Della Misericordia, così come Cesare varcò il Rubicone, oggi a distanza di dieci anni da quella data la grande mole casamicciolese, oltre che alla enorme massa debitoria, è sempre di più la classica rappresentazione del decadentismo moderno, e sicuramente va annoverata per l’ennesima volta negli slogan delle prossime amministrative. Ritiene che quella sia sempre la sola ed unica strada maestra per la risoluzione dell’annoso problema e per un definitivo serio sviluppo per l’intera comunità?
R.- .
D.- Tutti parlano di Giosy Ferrandino come l’uomo della nuova urbanistica a Casamicciola, si sente un po’ depredato di questo titolo visto che è stato lei il Politico, architetto tra l’altro, che ha dato il la al riassetto urbanistico e territoriale del paese?
R.-<>
D.- Paradossalmente anche lei primo vero esponente del tanto declamato rinnovamento sociale e politico casamicciolese, dapprima osannato, poi avversato in conclusione, è stato tacciato, al pari di Giosi, di dispotismo e arroganza amministrativa, si è mai chiesto perché e ha mai dato una risposta a questa tendenza?
R.-
D.- Accadrà lo stesso alle prossime elezioni, nel senso che per le velleità e le pretese di qualcuno si spegnerà la “luce”?
R.-
D.- Come mai ha scelto di non riproporsi più come candidato sindaco?
R.-
D.- Alcune voci la danno pronto a scendere in campo per cacciare via lo straniero: cosa critica e cosa approva della gestione Giosy?
R-
D. La vedremo ancora protagonista nel futuro scenario politico di Casamicciola Terme?
R.
D.- La politica è sempre più l’arte dell’immagine e dell’apparire crede esiste un uomo, esponente del mondo politico locale dotato di carisma, capacità e sostegno tale da costituire una valida alternativa nello scenario che si va prospettando a livello elettorale?
R.-
D.- Un auspicio per il futuro ?
R.- .

Ultimo aggiornamento Giovedì 28 Maggio 2009 07:18