Richiesta di rinvio a giudizio per gli otto indagati Stampa
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CasamicciolaNews - Giudiziaria
Scritto da Online Information   
Domenica 31 Maggio 2009 20:48

Richiesta di rinvio a giudizio per gli otto indagati

Palazzo Bellavista:Concluse le indagini della Finanza sul caso Museo-Casa Comunale
Sei assessori, un ex funzionario ed il direttore del museo devono rispondere del reato di concorso in abuso di atti d’ufficio e falso ideologico. Gli uomini del tenente Tolino hanno agito sulla base del provvedimento del sostituto procuratore della Repubblica Walter Brunetti.

Sono otto le richieste di rinvio a giudizio per il caso “Museo –Casa Comunale al Palazzo Bellavista di Casamicciola Terme”, si tratta di tutti gli indagati coinvolti nell’inchiesta delle Fiamme Gialle di Ischia, indagati Ignazio Barbieri, Riccardo Cioffi, Giuseppe Silvitelli, Salvatore Sirabella, Giovanni Mattera, Stanislao Senese unitamente all’ex funzionario Pasquale Cuomo e al direttore in carica del comparto museale Andrea Di Massa. A conclusione dell’attività indagatoria, il pubblico ministero ha deciso di procedere con il rinvio a giudizio per gli otto soggetti ritenuti corresponsabile della promiscua ed ambigua “trasformazione” dell’ ex hotel Napoleon. La struttura dichiarata museo e poi di fatto, stando alle convinzioni degli inquirenti, esclusiva sede municipale del comune di Casamicciola Terme.
Alla base della tesi accusatoria c’è il particolare di non poco conto che il Palazzo Bellavista, sulla carta, risulta un museo per la cui riqualificazione si sono ottenuti finanziamenti e sovvenzioni e per il quale si sono nominati via via vari direttori, mentre di fatto si pone come la sede del municipio con i vari uffici.
Il museo di cui trattasi e a cui afferiscono i finanziamenti coinvolgerebbe in parte anche la sede distaccata dell’Osservatorio della Sentinella inserito nel percorso museale casamicciolese pur non essendo nella disponibilità dell’Ente. Le indagini sono state condotte dagli uomini della Guardia di Finanza di Ischia, coordinati dal tenente Michelangelo Tolino sulla base del provvedimento del sostituto procuratore della Repubblica della sezione reati contro la pubblica amministrazione, Walter Brunetti ed hanno spinto unitamente alle audizioni fatte al Cuomo e al Di Massa a procedere con la richiesta del giudizio innanzi al tribunale.
Le richieste di rinvio sono giunte, dunque, per i sei assessori che all’epoca dei fatti hanno avuto un ruolo determinante nell’approvazione delle delibere ritenute illegittime perché basate su presupposti mendaci. A queste si aggiunge quella dell’ex dirigente del comune di Casamicciola, con il ruolo di responsabile dell’ufficio commercio e imbastitore della delibere incriminate, e quelle dell’attuale direttore. In questa vicenda non compaiono i sindaci delle varie giunte, Ferrandino e D’Ambrosio. Secondo gli accertamenti compiuti non sarebbero stati né i proponenti, né avrebbe approvato le delibere incriminate. Tutti costoro devono rispondere del reato di concorso in abuso d’ufficio, avendo, secondo il sostituto Brunetti, approvato un atto deliberativo, fondato su di una forzatura della realtà, nella piena consapevolezza del proprio agire, un fatto di evidente rilievo penale.
A cui va aggiunto il falso ideologico che ha letteralmente travolto il direttore del museo per tutti gli atti licenziati e firmati, in cui si attestavano fatti e circostanze non rispondenti al vero. Un evidente concorso di cause e condotte che ha arrecato secondo gli inquirenti un danno patrimoniale al comune.