Nessun vizio di forma nelle procedure di approvazione dell'amministrazione Casamicciolese Stampa
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CasamicciolaNews - Giudiziaria
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 03 Marzo 2008 12:00

Illecita approvazione del rendiconto di gestione 2006: Il TAR boccia il ricorso dell’opposizione

Nessun vizio di forma nelle procedure di approvazione dell’amministrazione casamicciolese

Scongiurata l’ipotesi commissariamento dopo che il Tribunale Campano ha rigettato le tesi del ricorrente. Insussistenti i vizi di legittimità lamentati, l’Ente ha operato nel pieno rispetto delle norme. E dalla sentenza giunge anche una bacchettata per i consiglieri di minoranza che pur ricorrendo al giudizio nel merito della discussione sul rendiconto non hanno formulato ne avanzato eventuali deduzioni.

Sembrerebbe una battaglia tra giovani emergenti, professionisti in ascesa impegnati attivamente nella vita politica cittadina, il cui esito si è palesato dinanzi al banco del giudice del Tribunale di Napoli. In realtà si tratta di una questione molto delicata che afferisce la vita amministrativa del paese. Il procedimento aperto dal consigliere Comunale di opposizione Valeria De Siano contro il comune di Casamicciola Terme e Salvatore Sirabella per l’annullamento, previa sospensione cautelare, della delibera di consiglio che ha portato alla approvazione del rendiconto di gestione del comune relativo all’esercizio finanziario 2006 si è chiuso in favore di questi ultimi rappresentati dal legale Alessandro Barbieri. Mentre per la ricorrente rappresentata dall’avv. Ambrogio De Siano dello studio Palma oltre al giudizio anche la bacchettata della corte che ha sottolineato come la stessa nonostante le doglianze in merito alla questione approvazione del rendiconto di gestione nella fattispecie e nelle procedure relative non abbia formulato, ne presentato alcuna deduzione, la cui eventuale reiezione, ove motivata, avrebbe potuto, al limite, corroborare la diversa interpretazione di parte ricorrente.
Con ricorso dello scorso settembre la dottoressa De Siano sosteneva che il comune di Casamicciola Terme nel concludere il procedimento teso all’approvazione di gestione non avrebbe rispettato il termine previsto del 30 giugno dell’anno successivo e quello di 20 giorni prima della sessione consiliare per mettere a disposizione dei componenti dell’organo la proposta da valutare. Pertanto il consigliere di opposizione chiedeva l’annullamento del rendiconto invece approvato. A puntello della sua battaglia la De Siano lo scorso gennaio ha impugnato con motivi aggiuntivi la deliberazione con la quale si approvavano i debiti fuori bilancio per il 2007 ed il bilancio di previsione 2007 e pluriennale 2007-2009, sortendo però esito negativo. Un esito che altrimenti avrebbe determinato di sicuro il commissariamento dell’Ente. Infatti l’eventuale accoglimento del ricorso, in ragione della mancata approvazione del rendiconto di gestione e del bilancio di previsione entro i termini previsti  avrebbe portato alla caduta dell’attuale governo cittadino. L’amministrazione è riuscita, per così dire, a saltare il fosso grazie alle due distinte memorie di replica presentate dal suo procuratore costituito Barbieri che ha eccepito in via preliminare l’inammissibilità di entrambi i ricorsi per “ difetto di legittimazione attiva in capo alla ricorrente e nel merito opponendosi comunque all’accoglimento delle censure da questa articolate siccome infondate”.
Con sentenza il TAR Campania ha condiviso pienamente l’interpretazione fornita dalla difesa dell’amministrazione  comunale sia sulla messa a disposizione dei consiglieri della documentazione relativa alla proposta di rendiconto prima della seduta consiliare di discussione. Nella fattispecie gli atti sono stati messi a disposizione della De Siano in data 5 luglio 2007, mentre la seduta consiliare si è svolta solo il agosto successivo. Quanto poi ai motivi aggiuntivi, nonostante il Tribunale, abbia mostrato di condividere l’inammissibilità sollevate dalla difesa comunale, ne ha comunque valutato la fondatezza. Al riguardo ha chiarito che parte ricorrente sembra inferire la mancata acquisizione preventiva del parere obbligatorio del Consiglio dei Revisori unicamente dalla circostanza che detto parere non è richiamato espressamente nella delibera de qua. Al contrario è stato documentato che sulla proposta l’organo di revisione espresse ritualmente il proprio parere. Dunque nessun vizio di forma nelle procedure di approvazione condotte dall’amministrazione casamicciolese, archiviata la spinosa vicenda non resta che combattere le reticenze e gli attriti interni per poter continuare in questo tortuoso governativo.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 19:09