Vietato vivere, vietato dormire Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 05 Settembre 2008 18:31

Vane denunce ed inutili segnalazioni

Vietato Vivere, Vietato Dormire

Cittadini esasperati in via Salvatore Girardi. L’isolato all’ingresso di Perrone da mesi lamenta l’esistenza di un tombino fognario difettoso. Il sindaco D’Abrosio si è attivato per riparare la grata ma è stato inutile tutto è nuovamente com’era. Il continuo dondoli della pesante grata toglie il sonno ed impedisce il normale svolgimento delle attività quotidiane. «Siamo su una roccia e ad ogni passaggio di ruote ci sembra di essere a Beirut», commenta il signor Manzi, « il tombino è ora più danneggiato si è rovesciato e non solo ho tentato di evitare incidenti un vigile mi ha anche aggredito dandomi del bugiardo ». L’appello alle autorità affinché riparino il guasto.

Vita impossibile e notti insonni in via Salvatore Girardi all’altezza del civico 14. Da mesi gli abitanti dell’isolato all’ingresso di Perrone hanno segnalato alle autorità la presenza di una grata fognaria traballante che turba i sogni ed invalida la quotidianità. Il sindaco D’Ambrosio si è subito attivato affinché venisse riparato il guasto ma dopo poche ore tutto è saltato all’aria ed il tombino poggiato su una trave di legno si è rovesciato lasciando pericolosamente aperta la fognatura. Dopo ore di chiamate segnalazioni e denunce nessun intervento. Un cittadino coscienzioso ha così fatto la guardia al fosso con il timore che qualcuno ci finisse dentro. E come giusta ricompensa un vigilino verso le 18.00 evidentemente abituato ai ritmi ed al tono di palazzo bella vista gli l’ha pure trattato in malo modo dandogli praticamente del bugiardo «Non si vive più, non si dorme più e a nessuno interessa. Sembra di essere a Beirut. Un continuo bombardamento! », commenta il signor Manzi esasperato orami da questa indecente situazione,« Anche noi siamo cittadini e contribuenti come tutti quanti gli altri, abbiamo diritto alla serenità e ad un vivere che sia tale. Non sappiamo più a chi rivolgerci per far sistemare questo piccolo problema. Negli anni addietro provvedevano da soli sollevando la grata ed inserendo un gommino. Ora le forze ci mancano, la grata è pesante siamo davvero esasperati, l’Evi giorni fa dopo l’articolo su Il Golfo ha sistemato un pezzo di legno ch si è rotto e tutto è stato peggio di prima. Sono mesi che chiamiamo per avere aiuto e ieri non solo ho fatto da segnalatore in strada mi sono beccato pure le ire dell’agente che quasi quasi mi ha preso per un delinquente trattandomi in malo modo come se io mi fossi inventato tutto». Già nella giornata di ieri dopo la segnalazione sono stati presi provvedimenti che allo stato sono pur sempre palliativi. Stamani i vigili, effettuato il sopraluogo hanno fatto apporre una lastra di ferro con delle tavole per evitare che scivolasse. Sino ad ora nessun intervento, nessun interessamento da parte degli organi preposti affinché si possa porre fine a questa vicenda, definitivamente, un problema apparente banale acuita dall’aumento del traffico turistico che or più che mai è divenuto per decine di famiglie come una tortura cinese. Una “goccia” che continuamente cade sulla testa del torturato inerme. L’Evi dovrebbe eliminare quel pericolo così come ha fatto nella zona del Melograno notoriamente abitata da famiglie del bottone amministrativo e che ora finalmente possono dormire soni tranquilli.
La grata fognaria avrebbe bisogno di essere semplicemente rimessa a livello o appoggiata su di una camera d’aria in modo da evitare il continuo “bupum” causato dal passaggio dei mezzi, principalmente quelle pesanti che di continuo percorrono la statale. Oppure eliminata come al “Melograno”. Un fabbro ora ha provveduto a fissare a terra la lastra senza eliminare i rimbombo. Abbiamo chiesto come mai li si opera a tentoni ed altrove ad arte ci è stato risposto che forse non ci sono soldi e che per il lavoro del Melograno non sono stati ancora pagati. I vigili sono stati allertati, l’ufficio tecnico pure, eppure nulla di fatto è avvenuto. La speranza è che il sindaco in persona che ha preso  cuore al vicenda faccia effettuare il lavoro e lo metta a carico dell’Evi incapace di gestire i suoi servizi.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 17:49