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Politica
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Scritto da Peppe D'Ambra
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Sabato 06 Agosto 2011 18:12 |
Il decalogo del buon politico
È comparso sulle mura di Forio un interessante manifestino molto adatto alla vita politica del paese Si dice che sia stato lo stesso parroco a distribuirlo a tutti i commercianti con la preghiera di dargli la massima pubblicità.
Davvero tanti i foriani che si sono fermati a leggere questo volantino affisso sui muri e sulle vetrine di alcuni esercizi commerciali foriani. Un volantino quanto mai opportuno visto cosa è stata capace e cosa è ancora capace di fare la classe politica foriana, che per la maggior parte di essa ogni domenica si reca alla messa di mezzogiorno nella chiesa principale del paese. Il prete, che forse non ha trovato ne il coraggio ne la voglia di gridare dal pulpito: Basta al Malgoverno di uno dei luoghi più belli al mondo, ha ritenuto affidarsi al classico taze bao utilizzato dai movimenti extraparlamentari per lanciare il suo grido di allarme e di condanna. Ha fatto una rapida ricerca e ha scovato un articolo di don Luigi Sturzo del 1948 con il quale elencava le cose che un buon politico cattolico non doveva fare lo ha riscritto ristampato in formato A4 e lo ha portato personalmente negli esercizi commerciali del corso principale del paese pregando i titolari di dare la massima pubblicità e diffusione di quel messaggio più che mai necessario per questa classe politica. Credo che questo messaggio necessario più che mai per combattere la mala politica foriana possa interessare anche tutta la classe politica isolana e non, soprattutto di tutti quelli che la domenica si portano in chiesa nella messa di punta e impettiti ascoltano le parole del loro Dio. Questo è il testo del volantino: Per un cattolico tutto è e deve essere cristiano: la vita individuale la famiglia, l’attività economica, la concezione filosofica, la creazione artistica, l’attività politica sì da non esservi alcun angolo del proprio essere che non sia impregnato di cristianesimo. Pertanto, la specifica denominazione di cristiano messa a democratico o afferma una concezione di vita del cristiano o non ha alcun significato. Peggio quel democristiano può degenerare in “demicristiano”, in quanto una politica sporca infetta la fede e la pratica cristiana del soggetto infedele al suo ideale di vita. Brano tratto da un articolo di Luigi Sturzo pubblicato sul quotidiano “popolo della libertà!” Il 4 novembre 1948). 1)Prima regola dell’attività politica essere sincero e onesto. Prometti poco e realizza quel che hai promesso 2)Se ami troppo il denaro, non fare attività politica. 3)Rifiuta ogni proposta che tenda all’inosservanza della legge per un presunto vantaggio politico. 4)Non ti circondare di adulatori. L’adulazione fa male all’anima, eccita la vanità e altera la visione della realtà. 5)Non pensare di essere l’uomo indispensabile, perché da quel momento farai molti errori. 6)È più facile dal no arrivare al si che dal si retrocedere al no. Spesso il no è più utile del si. 7)La pazienza dell’uomo politico deve imitare la pazienza che Dio ha con gli uomini. Non disperare mai. 8)Dei tuoi collaboratori al Governo fai, se possibile degli amici, mai dei favoriti. 9)Non disdegnare il parere delle donne che si interessano alla politica. Esse vedono le cose da punti di vista concreti, che possono sfuggire agli uomini. 10)Fare ogni sera l’esame di coscienza è buona abitudine anche per l’uomo politico. Certo sarebbe davvero interessante assistere all’esame di coscienza serale di certi amministratori foriani che ne combinano davvero di tutti i colori nell’espletamento del loro mandato. Un grazie particolare al prete che ha avuto il coraggio di intraprender questa iniziativa.
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