Bologna: Consulta emiliano-romagnoli nel mondo, Roberta Mori: «No all’abolizione, Si ad una riforma efficace»

«La riforma della Consulta costituisce un punto qualificante di rilancio delle relazioni della Regione col mondo mediante il contributo degli emiliano-romagnoli all’estero. Il percorso di approfondimento e di elaborazione della proposta sarà arricchito dal confronto e dal coinvolgimento di tanti, compresi i consultori che  svolgeranno l’assemblea annuale entro giugno come annunciato nell’ultimo incontro tenutosi lo scorso ottobre». Così risponde alle polemiche di queste ore Roberta Mori (Pd), delegata a rappresentare l’Assemblea regionale nella Consulta insieme ai Consiglieri Gian Guido Naldi (Sel) e Andrea Pollastri (Pdl-Fi).
«E’ in atto da tempo e indipendentemente dalle polemiche un’azione di contenimento e riqualificazione della spesa in Regione. Pertanto, in linea con i tagli a tutti i costi istituzionali, anche il budget assegnato alla Consulta è stato dimezzato – ribadisce Mori –. In riferimento poi al gruppo di lavoro che coinvolge anche i presentatori dei progetti di legge Noè, Barbati, De Franceschi e Manfredini, a seguito degli approfondimenti comparati con le esperienze delle altre Regioni, si valuterà una proposta che si integri ancora più efficacemente con le politiche regionali».
«Per quanto mi riguarda escludo l’abolizione di uno strumento importante della strategia di sviluppo e dell’idea di comunità globale che ha sempre contraddistinto il protagonismo regionale nel mondo, ma mi impegno per un adeguamento della Consulta alle sfide di trasformazione in atto».
Ufficio stampa Gruppo PD
Assemblea Legislativa Emilia-Romagna
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COMUNICATO STAMPA