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BolognaNews - Cronaca
Scritto da Il Consigliere regionale Dott. Fabio Filippi   
Lunedì 23 Settembre 2013 11:33

Bologna: Renzi, da rottamatore ad asfaltatore

La “ridiscesa” in campo di Berlusconi e il ritorno di Forza Italia mettono in crisi il povero Renzi
Nel suo videomessaggio il Presidente Berlusconi ha bocciato la politica economica del Governo Monti e anche alcune scelte portate avanti da Letta e il Pd in contrasto con il Pdl: “Il peso dello Stato, delle tasse, della spesa pubblica è eccessivo: occorre imboccare la strada maestra del liberalismo che, quando è stata percorsa, ha sempre prodotto risultati positivi in tutti i Paesi dell’Occidente: qual è questa strada? Meno Stato, meno spesa pubblica, meno tasse. Con la sinistra al potere, il programma sarebbe invece, come sempre, altre tasse, un’imposta patrimoniale sui nostri risparmi, un costo più elevato dello Stato e di tutti i servizi pubblici.”

La ricetta è Forza Italia: l’amore contro l’odio. Un soggetto politico che unisce i moderati e i democratici del Paese, con l’obiettivo di liberarci dall’oppressione giudiziaria, fiscale e burocratica.
Con Berlusconi in campo non c’è spazio per chi non ha nulla di concreto e di nuovo da proporre.
Renzi, al contrario di quello che vuole farci credere, non ha certo la forza di “asfaltare” Berlusconi ed il Pdl.
L’aspirante segretario del Pd è un giovane ragazzo di belle speranze, ma non ha ancora imparato bene la buona educazione e il rispetto per gli avversari politici: ha dentro l’arroganza dei figli di papà viziati. Matteo vorrebbe far fuori Berlusconi e il Pdl, impresa tentata e fallita da tutti i suoi predecessori, compresi i magistrati affiliati al “gruppone”.
Chi conosce la tecnica dell’asfaltatura sa che essa si realizza facendo passare un rullo compressore pesante centinaia di tonnellate su un composto di bitume e di catrame fino ad averlo compresso e fatto diventare asfalto.
In questi mesi Renzi non si è certo distinto per concretezza, tanta aria fritta e poc’altro. Lo vedrei bene ai fornelli della festa dell’Unità, alle prese con gnocco fritto e crescentine, piuttosto che alla guida di un mezzo schiacciasassi senza ammortizzatori.
Peraltro, affinché l’asfaltatura sia ben definita occorre che la compressione sia totale ed omogenea: operazione che d’altra parte non è riuscita al povero fiorentino nemmeno all’ultimo congresso del Pd, quando D’Alema e Bersani  se lo sono impachettato.
Renzi sta ripetendo l’errore dei suoi predecessori, inquadrando Berlusconi come nemico e non come avversario politico. Il Sindaco di Firenze ha adottato un linguaggio politico bellicoso, impostato sulla denigrazione demagogica dell’avversario.
In passato Bersani voleva smacchiare il giaguaro, ed è finita con una sconfitta del Pd, oggi Renzi vorrebbe asfaltare il Pdl: una bella compagnia di sognatori.
Renzi è un caro amico dell’ex Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, oggi ministro: farebbero bene entrambi a pensare ad asfaltare le strade delle loro rispettive città, notoriamente dissestate e piene di buche.
In realtà, sia Delrio che Renzi, sono così impegnati a Roma da occuparsi pochissimo dei loro cittadini. Reggio Emilia è stata per lunghi anni una città senza sindaco, in particolare questa seconda legislatura Delrio l’ha usata come pista di lancio, prima per conquistare la presidenza dell’Anci e poi Roma.
Lontano dagli occhi lontano dal cuore, Delrio dimentica la sua Reggio per sei giorni e il settimo si pente.
Se Renzi si propone di fare il premier nello stesso modo con cui Delrio ha fatto il Sindaco di Reggio Emilia, l’Italia non sarebbe in buone mani.
Gruppo Assembleare Pdl Fabio Filippi
Bologna, 19/09/2013

Ultimo aggiornamento Martedì 24 Settembre 2013 13:22