Bologna: La Cmr paga i conti in campagna elettorale ...

In occasione dell’adunanza dei creditori della Cooperativa Muratori Reggiolo (CMR), società ammessa al concordato preventivo, a seguito di una grave crisi finanziaria interna, i soci prestatori hanno ricevuto una brutta notizia: hanno appreso che le risorse disponibili per soddisfare i crediti, in base alle perizie effettuate, sono minori di quelle previste, in prima istanza, dai commissari liquidatori (91 per cento). In sostanza: chi ha prestato denaro alla CMR gli verrà restituito solo il 67,16 per cento di quanto versato.

Per le altre categorie di creditori chirografari (cioè privi di garanzie) la quota di credito rimborsata sarà ulteriormente inferiore, ossia pari al 59,7 per cento.
Grande è stata la delusione dei soci prestatori: alcuni di loro hanno investito nella CMR gran parte dei propri risparmi. Comprensibile dunque che alcuni consociati, come ha riportato la stampa, abbiano dichiarato: “Abbiamo dato fiducia, ci sentiamo traditi e truffati”.
Fra i soci prestatori vi sono persone che aspettavano di riscuotere i propri soldi per poter ricostruire le abitazioni danneggiate dal terremoto. L’adunanza dei creditori è stata aggiornata al prossimo 24 settembre, ma le prospettive non appaiono rosee.
Prima delle scorse elezioni politiche la CMR ha però deciso di restituire ai soci prestatori il 25 per cento dei loro versamenti e di promettere loro la restituzione, a settembre 2013, della parte eccedente: ciò fino al raggiungimento del 67,16 percento di quanto versato, come previsto dai commissari liquidatori.
Nel primo dopoguerra vi erano vecchi politici, maestri del clientelismo, che regalavano all’elettore un paio di scarpe: una scarpa prima del voto e una scarpa dopo, a voto avvenuto. La CMR ha preso esempio, evidentemente, da queste prassi ‘clientelari’ del passato.
Gruppo Assembleare Pdl Fabio Filippi
Bologna, 23/03/2013