Bologna: No al registro comunale delle unioni civili Stampa
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BolognaNews - Cronaca
Scritto da Il Consigliere regionale Dott. Fabio Filippi   
Lunedì 25 Marzo 2013 14:46

Bologna: No al registro comunale delle unioni civili

“Condivido la presa di posizione assunta dal Vescovo di Reggio Emilia e Guastalla, Massimo Camisasca, contro l’istituzione del registro delle unioni civili approvata dalla maggioranza di sinistra del Consiglio comunale di Reggio Emilia”. Così si è espresso il Consigliere regionale del Pdl, Fabio Filippi.
“In effetti – ha aggiunto Filippi - quello che desidera la sinistra è affermare un modello di famiglia alternativo e porre le premesse affinché la diffusione della prassi relativa all’istituzione dei registri delle unioni civili conduca all’approvazione di una legge del Parlamento che riconosca come sostanzialmente matrimoniali le coppie di fatto e dia valore di matrimonio ai legami omosessuali.

In questo modo però si va verso uno scardinamento della famiglia come istituzione, con conseguenze profondamente negative sulla vita sociale e sull’educazione dei figli.
La protezione di legittimi diritti della persona potrebbe invece essere assicurata dal diritto civile, come già in parte avviene, senza costruire una disciplina comunale delle unioni civili, non prevista nell’ordinamento italiano ne’ istituire un nuovo registro amministrativo.
Il vescovo Camisasca aveva già manifestato il suo pensiero sull’istituzione familiare in occasione della festa della Sacra Famiglia e durante la prolusione svolta per l’apertura dell’anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Regionale Emiliano.
Sono convinto che una concezione laica della presenza dei cristiani nella società si manifesti proprio nell’affermazione e nella difesa di un valore di tutti e non di parte, poiché la famiglia rappresenta il cuore del tessuto stesso della società.
In Regione Emilia-Romagna è stato recentemente presentato, dal Consigliere Grillini, un progetto di legge sul matrimonio tra coppie dello stesso sesso. In veste di relatore di minoranza, mi opporrò con decisione al disegno di legge, difendendo la famiglia tradizionale. Nell’estate del 2012 ho presentato al Presidente della Regione, un progetto di legge a favore della famiglia naturale, quella per intenderci prevista dall’articolo 29 della Costituzione, formata da uomo, donna e possibilmente bambini, ma non è ancora stata esaminata. Certo è più eclatante, fa più notizia un progetto di legge che favorisce il ‘matrimonio’ tra due persone dello stesso sesso, ma in questo modo si va verso una disintegrazione  della società. L’unione tra due persone dello stesso sesso non può essere assolutamente paragonata a quella naturale tra un uomo e una donna che garantisce la continuazione della specie. Un conto è chiedere diritti e nessuno li nega, un’altra cosa è parlare di matrimonio! Famiglia e matrimonio sono valori non negoziabili. La Costituzione, sacra per la sinistra, specie quando parla di antifascismo, agli articoli 29, 30 e 31 parla chiaramente di matrimonio come unione tra uomo e donna che genera la vita e la continuità della specie. La famiglia andrebbe favorita ed aiutata con ogni mezzo a disposizione, invece il centrosinistra dell’Emilia Romagna, ogni volta che approva una legge, demolisce una parte delle fondamenta che sorreggono l’istituto familiare.  Nella finanziaria regionale del 2010, per citare uno dei tanti errori commessi dal centrosinistra, sono stati introdotti i cosiddetti DICO regionali. In questo modo è stato inferto un ulteriore duro colpo alla famiglia. Sono stati tolti fondi dal capitolo della famiglia per riservarli a generiche unioni, come quelle tra due uomini o due donne, previste appunto nel progetto di legge Grillini. Nel 2011 con l’introduzione dei ticket sulla sanità, il centrosinistra ha sferrato un altro pesante attacco alle famiglie,  hanno deciso unilateralmente di far pagare lo stesso importo di ticket sanitario, tanto ad un sigle quanto alle famiglie, senza tener in minimo conto, il numero dei componenti il nucleo familiare. Ho presentato, in questi ultimi anni, più atti istituzionali affinché la Regione cancelli queste ingiuste tassazioni contro la famiglia, ma l’ostinata opposizione del centrosinistra li ha resi vani.”
Ufficio Stampa
Gruppo Assembleare Pdl Fabio Filippi
Bologna, 25/03/2013

Ultimo aggiornamento Venerdì 26 Luglio 2013 15:47