Serrara: “Deportato” cane con microcip Stampa
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SerraraNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 01 Luglio 2009 13:38

Serrara: “Deportato” cane  con microcip

Accalappiacani in azione anche nei viali privati a Serrara Fontana
L’animale salvato dalla strada e dalla malattia nove anni fa è finito ieri mattina nella rete degli operatori ASL. Querelle con la proprietaria, Restituta Trofa che uscita in giardino si accorta che Bingo era finito nella rete. Scene d’isterismo e tentativi di riavere l’animale. Inutile l’intervento dei vigili urbani del posto e l’esibizione dei documenti. La donna colta da malore stata trasportata alla Croce Rosa.

Cronaca di un fatto tra l’assurdo ed il faceto a Serrara Fontana che nell’estremizzazione degli eventi è divenuto il caso simbolo di una pratica indecente e disumana che da tempo è divenuta prassi. Gli accalappiacani del servizio Asl giunti sul territorio senza preavviso, senza segnalazioni e senza il previsto e necessario ausilio di un vigile urbano del posto, girano per le strade principali, e solo quelle, del paese prelevando, indistintamente, cani domestici e non nonostante siano muniti di collare, microcip e targhette. A nulla valgono poi l rimostranze, le rivendicazioni ed i documenti esibiti dai legittimi proprietari…verbale fatto capuà! Ieri la signora Restituta Trofa di Serrara Fontana si è visto portar via il suo Labrador, beige fulvo da due giovani addetti alla deportazione che hanno “arrestato” lo sfortunato Bingo, mentre faceva la pipì nel garage di Casa. La proprietaria dell’animale che si trovava placidamente in casa con l’altro suo pastore tedesco, è stata avvertita dal garzone del supermercato che nel portarle la spesa ha notato Bingo nella rete del servizio sanitario Asl. La signora è così uscita fuori per spiegare l’accaduto, ma non c’è stato verso di persuadere il medico responsabile, dott. Visarno e i due addetti affinché gli restituissero il suo amato cane. Restituta, è stata allontanata in malo modo, mentre tentava disperata di gettarsi al collo di Bingo. Nella querelle si è storta la caviglia riacutizzando il dolore all’ernia. Dolorante, senza più mezzi e fiato in gola per gridare che quel cane non era randagio, che aveva tutti i documenti a posto ed era amato ed accudito come un figlio, non ha potuto fare altro che chiedere aiuto a suo figlio. Gli accalappia cani hanno invitato il ragazzo a lasciare la documentazione e chiamare un vigile urbano perché l’animale venisse restituito. Ma non ci son state ragioni, neppure il Tenente Giuseppe Mattera è riuscito a far rilasciare il labrador della signora Trofa. Scene di panico e di isterismo si sono succedute all’acceso dibattito, un dramma dello sconforto l’allontanamento di Bingo caricato nel furgone come un pericolo randagio.
Per il Dottor Visarno il verbale era stato fatto e non importava dove il cane era stato preso e se aveva le carte in regola. Il cane è stato infine portato via nel canile di Qualino e alla donna è stato detto di recarsi al centro veterinario per le pratiche di recupero previo versamento di un bollettino in favore dell’Asl di  56€ ed il pagamento di una ammenda pecuniaria pari a circa 400€. Oltre al danno la beffa economica e l’incombenza di arrivare fino a Qualiano a spese sue per riavere il cane portato via da casa sua! Un fatto assurdo per il quale la donna ha avvertito i suoi legali le associazioni di categoria affinché intervenissero. Non già per l’ingente somma economica richiesta per avere il proprio cane, ma quanto per il fatto che Bingo è gravemente malato ed è in cura da diversi veterinari a seguito di una emorragia interna causata da una grave patologia. Il cane è stato da poco sottoposto a trasfusioni. Il povero animale è stato strappato ala strada ed al randagismo nel 2001 dalla donna che lo ritrovo a Barano malato e perso. Portatolo a casa scopri che era affetto da Leismaniosi, da allora l’ha curato e protetto facendo di tutto e spendendo anche cifre impossibili per tenerlo in vita, ora un cavillo burocratico, la cecità e l’applicazione della legge a mò di pene di segugio minacciano l’incolumità della bestiola e della sua padrona che non riesce a farsi una ragione di quelli ingiusto prelevamento e del trattamento riservatole. Un episodio non sporadico quello della presa di cani domestici che mette in luce le lacune del servizio. Già a Forio si è registrata una vicenda analoga, evidentemente i cani con padrone rendono di più nella certezza che verranno ritirati. Un fatto che sicuramente avrà un seguito visto che il comune di Serrara Fontana avrebbe dovuto dare notizia alla popolazione con comunicazione ufficiale del passaggio dell’accalappiacani. Inoltre questi sarebbe dovuto essere stato accompagnato da un vigile urbano in servizio nell’operativa sul territorio, cosa che invece nella fattispecie ed in molti altri casi non avviene. Intanto il problema randagismo e cani vaganti resta immutato e senza valide soluzioni, ovvero posto in essere alla “napoletana”.

Ultimo aggiornamento Domenica 07 Aprile 2013 12:08