Modena: Patrimonio. Gibertoni (M5S): individuare soluzioni per consentire un uso produttivo dell'ex colonia "DANILO BARBIERI" di Serramazzoni (MO) Stampa
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ModenaNews - Cronaca
Scritto da Online Information   
Giovedì 27 Agosto 2015 09:49

Modena: Patrimonio. Gibertoni (M5S): individuare soluzioni per consentire un uso produttivo dell'ex colonia "DANILO BARBIERI" di Serramazzoni (MO)

Interrogazione sulla sorte di uno dei beni inseriti nel piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio non strategico della Regione
In seguito della soppressione dell’Ente Gioventù italiana del Littorio, la Regione è proprietaria dal 1975 della ex colonia “Danilo Barbieri” in località Monfestino, comune di Serramazzoni (MO); questa struttura, attiva fino agli anni Settanta, giace in uno stato di abbandono ed è inserita nell’elenco dei beni individuati, con delibera della Giunta 1615 del 2012, nel piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio non strategico della Regione. Lo ricorda Giulia Gibertoni del gruppo Movimento 5 stelle, presentando un’interrogazione alla Giunta. La consigliera chiede quali misure la Giunta intenda intraprendere per favorire l’alienazione del bene o un suo utilizzo da parte di terzi; se vi sia l’intenzione di avviare un confronto con le competenti strutture dello Stato, oltre che con gli Enti locali, per individuare soluzioni atte a consentire un recupero o un utilizzo del bene, e quali altri beni del patrimonio regionale risultino essere in condizioni analoghe a quelle descritte.
L’ex colonia, infatti, sarebbe non solo inutilizzata, “ma anche fonte di possibile o reale ulteriore degrado e pericolo, rappresentando un’esemplare antitesi al concetto di patrimonio, essendo divenuta fonte di ulteriori problemi, disagi e rischi”. Gibertoni sottolinea come le diverse aste pubbliche esperite, con una progressiva riduzione della base d'asta, inizialmente di poco superiore a 1,3 milioni di euro, risultino essere andate deserte, mentre non avrebbe sortito risultati positivi l’ipotesi di assegnazione a titolo gratuito ad associazioni di volontariato, probabilmente a causa delle ingenti spese da sostenere per rendere agibile e la struttura. L’ex colonia “Danilo Barbieri” è sottoposta a tutela da parte della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le Province di Bologna, Modena e Reggio Emilia.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(rg)
Prot. N. 1668/2015
Data 25/08/2015

Modena: Ambiente Mirandola (MO). Smaltimento rifiuti pericolosi post sisma, Foti (FDI-AN) chiede sulle tempistiche


Nell'interrogazione, il consigliere chiede alla Giunta di esprimere un giudizio sull'operato del Commissario delegato alla ricostruzione e di mettere in atto controlli per garantire l'effettivo smaltimento dei rifiuti
Il Commissario delegato alla ricostruzione, nella primavera 2014, ha pubblicato un bando di gara per il servizio di smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi, costituiti da lastre o materiale di coibentazione contenente amianto, derivanti dagli eventi sismici del maggio 2012. Il bando, aggiudicato a una società nell’estate 2014, sarebbe poi stato rescisso nel gennaio 2015 perché la ditta aggiudicatrice, secondo notizie stampa, “venne raggiunta da un provvedimento antimafia”.
Lo segnala il consigliere Tommaso Foti (Fdi-An) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, specificando che il Commissario delegato avrebbe disposto, successivamente, l’affidamento del contratto “mediante interpello dei soggetti che avevano partecipato alla procedura di gara e risultanti dalla relativa graduatoria a partire da quello che aveva formulato la prima migliore offerta escluso l’originario aggiudicatario”. Nel maggio 2015,- si legge nel testo- sarebbe stato stipulato un nuovo contratto, con scadenza al 31 dicembre 2015, con una ditta che ha sede legale a Mirandola, nel modenese, che dovrebbe provvedere allo “smaltimento di circa 5145 tonnellate rifiuti speciali, per un importo contrattuale di 95,33 euro a tonnellata di rifiuti effettivamente smaltiti, iva esclusa”.
I rifiuti- spiega il consigliere- sarebbero conferiti presso questa ditta “dall’aggiudicatario di un secondo appalto relativo al ‘Servizio di rimozione, trasporto e conferimento ad impianto di smaltimento di rifiuti speciali pericolosi contenenti amianto’". Alcune clausole del contratto sottoscritto con la società dove verranno conferiti i rifiuti -aggiunge- generano tuttavia sconcerto e preoccupazione nei cittadini di Mirandola: da un lato, perché non si dà alcuna certezza sui tempi dello smaltimento e, dall’altro lato, per le modalità previste per attestare l’avvenuto smaltimento, cioè per mail.
Foti chiede quindi se sia stata aggiudicata la procedura per l’individuazione della ditta che deve procedere alla rimozione e al trasporto dei rifiuti speciali pericolosi, quali siano le tempistiche previste per lo smaltimento, se risultino congrue rispetto alla scadenza del contratto con la ditta che dovrebbe provvedere allo smaltimento, se si ritenga che la spedizione di una mail, seppure certificata, sia un mezzo atto a garantire la tutela della salute degli abitanti della zona, quale giudizio esprima sull’operato del Commissario delegato alla ricostruzione e quali controlli intenda mettere in atto per garantire l’effettivo e puntuale smaltimento dei rifiuti.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(ac)
Prot. N. 1673/2015
Data 26/08/2015

Modena: Sanita' Modena. Liste d'attesa, M5S: "Disporre l'immediato pagamento degli straordinari maturati dal personale sanitario"


In un'interrogazione alla Giunta regionale, i consiglieri Giulia Gibertoni, Raffaella Sensoli e Gianluca Sassi sostengono che "lo sforzo di produrre maggior numero di prestazioni con lo stesso organico e la necessità di far quadrare i conti crea un inevitabile calo della qualità del servizio, nonostante il sacrificio e la dedizione degli operatori"
“Disporre l’immediato pagamento degli straordinari maturati dal personale sanitario dell’Ausl di Modena e contestualmente inserire nuovo personale affinché non vi sia un calo della qualità delle prestazione erogate, conseguenza diretta dell’eccessivo numero di prestazioni per singolo operatore e per l’eccesso di ore straordinarie”. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta sono i consiglieri Giulia Gibertoni (capogruppo), Raffaella Sensoli e Gianluca Sassi del Movimento 5 stelle.
Per abbattere le liste di attesa, si legge nel documento, l’Ausl di Modena avrebbe chiesto al personale sanitario di svolgere attività extra nei fine settimana, ma gli straordinari effettuati nel secondo trimestre 2015, nonostante gli annunci dell’Ausl, non sarebbe stati ancora liquidati.
“Lo sforzo di produrre maggior numero di prestazioni con lo stesso organico e la necessità di far quadrare i conti- affermano i firmatari- crea un inevitabile calo della qualità del servizio, nonostante il sacrificio e la dedizione degli operatori”. “L’assunzione di nuovo personale- proseguono- tarda ad essere realizzata e la contestuale presenza di addetti con contratti precari porta le strutture ad operare costantemente sotto organico”.
I tre consiglieri chiedono quindi alla Giunta “un confronto con tutte le rappresentanze sindacali delle categorie degli operatori sanitari, nell’interesse prima di tutto dei pazienti, per acquisire le loro legittime rivendicazioni e creare un clima favorevole alla soluzione dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie, evitando di agire d’imperio”.
Nell’interrogazione si menziona infine il possibile “accordo con il ministero della Difesa affinché medici e infermieri assunti dall’Esercito possano sbarcare negli ospedali pubblici della regione”. Per Gibertoni, Sensoli e Sassi “prima di annunciare chiusure di accordi tra la Regione ed altri soggetti, in materia sanitaria, sarebbe opportuno sentire il parere della competente commissione consiliare”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cr)
Prot. N. 1679/2015
Data 27/08/2015

Modena: Lavoro Modena. Open.Co (MO/RE), Sassi-Sensoli (M5S): garantire il mantenimento dell'occupazione aziendale


Per Sassi e Sensoli (M5s) "il piano industriale dovrebbe essere orientato al mantenimento dell'occupazione, che riguarda circa cinquecento lavoratori al momento a rischio"
La crisi della Open.Co, il soggetto imprenditoriale nato da meno di un anno a seguito della fusione fra la ex Cormo di San Martino in Rio (Re) con la Coop Legno di Castelvetro (Mo), è al centro dell’interrogazione presentata dai consiglieri Gianluca Sassi e Raffaella Sensoli del Movimento 5 stelle.
Nel documento si menziona la nomina da parte del Tribunale di Reggio Emilia, sezione fallimentare, di un commissario giudiziale per Open.Co.
“L’accordo definito il 31 luglio scorso- sottolineano i consiglieri- fra azienda, sindacati ed istituzioni per ricercare una positiva soluzione alla vicenda stabiliva l’impegno da parte della cooperativa a garantire l’operatività delle sedi produttive. A questo impegno, tuttavia,- aggiungono- non corrisponde automaticamente il mantenimento dei livelli occupazionali".
"Il piano industriale e la proposta dovrebbero, però,- rilevano- essere orientati al mantenimento dell’occupazione, che riguarda circa cinquecento lavoratori al momento a rischio, spesso connotati da alti livelli di professionalità e impegnati in aziende, oggi riunite in Open.Co, che hanno operato importanti investimenti sul piano tecnologico e dell’innovazione di prodotto e di processo”.
Sassi e Sensoli chiedono quindi alla Giunta quali operazioni siano previste o realizzabili per assicurare, anche con il ricorso a misure di politica attiva del lavoro, il mantenimento dell’occupazione e vogliono sapere quali iniziative siano al momento previste per accompagnare il processo del possibile superamento della crisi di Open.Co e assicurare il rispetto dei termini fissati per la presentazione del piano industriale.
Domandano, infine, quali operazioni siano possibili rispetto alle gravi implicazioni che, determinate dalla crisi dell’azienda, investono in particolare fornitori, artigiani e gli altri segmenti dell’indotto.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cr)
Prot. N. 1682/2015
Data 27/08/2015