Modena: Appennino Modena, ancora frane. Leoni incalza la Regione ER: “Problema ‘cronico’. Serve piano strutturale e non soluzioni tampone Stampa
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Scritto da Il Consigliere regionale Dott. Andrea Leoni   
Martedì 21 Gennaio 2014 16:36

Modena: Appennino Modena, ancora frane. Leoni incalza la Regione ER: “Problema ‘cronico’. Serve piano strutturale e non soluzioni tampone

“Nell'Appennino modenese il fenomeno delle frane nel corso degli anni non è mai stato risolto e che quindi ogni volta che piove questa ‘piaga’ torna immediatamente a farsi sentire. Negli ultimi giorni nuove piogge hanno causato nuove frane in appennino, senza contare che i dissesti storici si sono riattivati. Questa volta le frane interessano diversi comuni tra i quali: Fanano, in direzione Fellicarolo, dove si è staccata una frana due metri a valle rispetto alla carreggiata stradale. Nel Comune di Palagano sono straripati alcuni fossi e si è aggravata la frana di via Ronco vecchio. Nel Comune di Montese si rischia l'isolamento per una ventina di abitazioni lungo la strada per San Rocco. Nel Comune di Fiumalbo si aggravano le condizioni di alcune briglie sui torrenti San Rocco e Pistone e a Pavullo nel Frignano vengono segnalate colate di fango su numerose strade comunali. E’ evidente a tutti che i lavori ‘tampone’ sulle frane non risolvono un problema ormai cronico per l’appennino. E’ necessario quindi procedere con un piano strutturale di salvaguardia del territorio montano. Per questo ho presentato una nuova interrogazione alla Regione Emilia Romagna per sollecitare, al di là dell’ennesima emergenza contingente, un piano strutturale che garantisca l’integrità del territorio e la sicurezza di chi vive e lavora nella montagna modenese.
Continua l’opera di sollecitazione da parte del Consigliere Andrea Leoni nei confronti della Regione Emilia Romagna per una soluzione radicale del cronico problema delle frane nell'Appennino della provincia di Modena.
Di seguito l'interrogazione regionale
Bologna, 21 gennaio 2014
Comunicato stampa
21 gennaio 2014

Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA


Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale,

premesso

che nell’Appennino modenese il fenomeno delle frane, nel corso degli anni, non è stato mai risolto e, quindi, ogni volta che tale zona è interessata dal maltempo questa ‘piaga’ torna immediatamente a farsi sentire;

considerato
- che le piogge degli ultimi giorni hanno causato nuove frane in appennino, senza contare che i dissesti storici si sono riattivati;
- che le frane interessano diversi comuni:
a Fanano, in direzione Fellicarolo, si è staccata una frana due metri a valle rispetto alla carreggiata stradale. Un fronte di circa 200 metri di terra è precipitato verso il fiume trascinando alberi e pali della luce, provocando danni ai cavi della media tensione, che sono stati strappati dalla furia della frana;
nel Comune di Montese si rischia l'isolamento per una ventina di abitazioni lungo la strada per San Rocco; nel Comune di Fiumalbo si aggravano le condizioni, già critiche a seguito di fratture e parziali rotture, di alcune briglie sui torrenti San Rocco e Pistone;
nel Comune di Pavullo nel Frignano vengono segnalate colate di fango su numerose strade comunali; la situazione più difficile al Lughetto, tra i Ponti di Olina e Renno;
nel Comune di Palagano sono straripati alcuni fossi e si è aggravata la frana di via Ronco vecchio, a monte della quale si è staccato altro terreno;

valutato

- che i lavori ‘tampone’ sulle frane non risolvono quello che è ormai un cronico problema per l’Appennino della provincia di Modena;
- invece, assolutamente necessario procedere con un piano strutturale di salvaguardia del territorio montano;

INTERROGA


la Giunta regionale dell’Emilia Romagna per sapere:

1) se sia a conoscenza delle nuove frane che hanno interessato diversi Comuni dell’Appennino della provincia di Modena;
2) a quanto ammontino i danni e quali azioni e aiuti intenda porre in essere per ristabilire una situazione di sicurezza per i territori colpiti;
3) al di là dell’ennesima emergenza contingente e visto il continuo ripetersi di fenomeni franosi nell’appennino modenese, se intenda procedere ad un piano strutturale che garantisca l’integrità del territorio e la sicurezza di chi vive e lavora nella montagna modenese.
Andrea Leoni