Sherlok Holmes rivisitato, novello 007 Stampa
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ItaliaNews - Intrattenimento
Scritto da Achille Della Ragione   
Giovedì 31 Dicembre 2009 07:48

Sherlok Holmes rivisitato, novello 007

Il celebre investigatore come non l’avete mai visto. Non più l’ingessato gentiluomo edoardiano, ma una sorta di 007 ottocentesco,  pronto all’azione e perfino a menare le mani in un chiassoso ring proletario,  è lo Sherlok Holmes presentato sullo schermo da Guy Ritchie, il quale si è preso più di una libertà nel ricostruirne la figura, a partire dal fido dottor Watson, non più spalla e confidente, bensì alter ego protagonista, assieme al quale  deve fronteggiare un terribile nemico.

Il celebre detective londinese, padre di tutti gli investigatori privati, creato nel 1887 dalla penna di Arthur Conan Doyle, che per la sua fertile fantasia fu insignito del titolo di sir,  è stato ripetutamente interprete di film, a partire dagli anni Trenta, ma sempre con difficoltà,  perché non è semplice dare forma alle sue caratteristiche più pregnanti: la suspence e gli intrecci misteriosi del ragionamento logico, che porta a risolvere brillantemente i casi polizieschi più intricati.
Nella versione di Ritchie, Holmes è più trasandato, ai limiti della sporcizia, che depresso, mentre Watson, seguito a vista da una graziosa fidanzata, ha cancellato dal personaggio ogni sospetto retaggio di omosessualità, grazie alla statuaria bellezza di Jude Law, il quale diventa complementare a Scherlok, facendo per lui tutto ciò che egli non riesce a fare.
La storia è imperniata su una serie di omicidi e su una setta di satanisti decisi a prendere il potere, abbattendo lo stesso parlamento britannico. Un caso particolarmente complesso per l’ispettore Lestrade, il quale si vede costretto a chiedere l’aiuto della coppia di investigatori, ai quali si affiancano due splendide fanciulle Irene, l’unica donna che sia riuscita ad intenerire l’indomabile Holmes e Mary, di cui è follemente innamorato Watson, che non desidera altro che impalmarla.
Il cattivo di turno, arrestato nella prima scena e dopo poco impiccato, novello Gesù, resuscita e dotato di stregoneschi poteri terrorizza una Londra, sapientemente ricostruita e nella quale sono sottolineate con abilità le stridenti contraddizioni tra una diffusa povertà e l’ardente spirito positivistico di quegli anni, durante i quali si costruisce il London Bridge e si assiste agli straordinari progressi della chimica e della fisica.
I colpi di scena si susseguono a ripetizione per un finale imprevedibile, che non riveliamo, scopiazzato da Angeli e demoni, il cui successo planetario ha tracciato una bussola per chi vuole creare una trama in grado di avvincere lo spettatore.
In America la pellicola sta ottenendo un vero trionfo e si parla già di nomination, siamo certi che anche in Italia il botteghino sarà felice.
Achille della Ragione

Ultimo aggiornamento Venerdì 01 Gennaio 2010 14:47