Andamento tassi Stampa
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
ItaliaNews - Economia
Scritto da Online Information   
Lunedì 18 Maggio 2009 14:17

Andamento tassi

Perché sono ai minimi storici e la storia del trend dei tassi
15 Mag - 15:29
La crisi economica che sta colpendo l'economia mondiale ha determinato, oltre a un forte rallentamento dell'attivita' produttiva e a un netto peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro, anche una consistente riduzione dei tassi di interesse.
Al momento i tassi a breve termine negli Stati Uniti oscillano al di sotto dell'1%, mentre nell'eurozona sono leggermente piu' alti: questo a causa del differenziale tra i tassi ufficiali decisi dalle rispettive banche centrali.
E' quindi palese che il livello dei tassi è diretta conseguenza di un combinato composto dall'andamento del ciclo economico e dalle decisioni delle autorità monetarie.

Nella fase attuale assistiamo a una netta contrazione dell'attività economica e alle conseguenze negative su occupazione, redditi, consumi ecc., ma anche positive sul livello dei prezzi al consumo. Le banche centrali hanno reagito (in misura diversa a causa dei differenti compiti/funzioni loro assegnati dai rispettivi statuti) abbassando i tassi di riferimento, operazione che si e' riverberata sulla struttura dei tassi attivi e passivi delle banche commerciali: questo perche' le banche centrali forniscono continuamente liquidita' al sistema creditizio e fungono da prestatori di ultima istanza, il tutto a un "prezzo" che e' rappresentato dal tasso ufficiale.
I tassi applicati dalle banche commerciali influenzano poi in maniera diretta l'economia reale, dato che una riduzione degli stessi rende piu' conveniente il ricorso al credito, favorendo un aumento della domanda e quindi una ripresa del sistema produttivo. Questo almeno nelle intenzioni delle autorita'. Nella pratica e' pero' difficile sincronizzare i cicli di politica monetaria con quelli economici in modo tale da sventare il rischio di andare incontro a una recessione soprattutto quando, come nel caso attuale, il rallentamento e' repentino e inatteso.
Ma come si è arrivati alla situazione attuale, ovvero a un livello dei tassi d'interesse così basso? Prendendo in considerazione il periodo che va dal secondo dopoguerra ai giorni nostri e utilizzando i dati relativi ai titoli di stato USA, possiamo osservare che si possono distinguere abbastanza chiaramente due fasi, determinate dal trend di lungo periodo dell'inflazione:
la prima si estende fino all'inizio degli anni '80 e si caratterizza per un progressivo incremento dei tassi con inflazione in ascesa fino a picchi del 13%;
la seconda, che arriva fino ad oggi, si distingue per una tendenza opposta, ovvero al ribasso, con inflazione sotto controllo intorno al 3% circa.
All'interno di questi due trend possiamo osservare oscillazioni anche molto marcate determinate dall'interazione tra ciclo economico e decisioni della banca centrale americana, la Federal Reserve.
Ad esempio nella parte centrale degli anni '60 il PIL americano ha segnato percentuali di crescita molto sostenute (si e' arrivati al 10%) e il tasso di interesse del T-bill a 3 mesi e' salito dal 2,30% circa del 1961 fino al 5,30% circa della parte finale del 1966. Una situazione opposta si e’ realizzata tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90 quando la crescita del PIL si e' ridotta considerevolmente fino a diventare negativa e il rendimento del T-bill a 3 mesi e' sceso dell'8,80% del 1989 al 3% circa nel '92-'93.

 

Ultimo aggiornamento Lunedì 18 Maggio 2009 14:20