Ischia: La disorganizzazione non puo' pagare Stampa
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IschiaNews - Sport
Scritto da Peppe D'Ambra   
Giovedì 07 Febbraio 2008 15:45

Ischia: La disorganizzazione non puo' pagare

Alla base degli scarsi risultati dell’Ischia Calcio soprattutto una cattiva organizzazione societaria
Ischia Calcio, il turismo e la cultura dell’accoglienza solo belle chiacchiere per dieci calciatori non isolani lasciati a patire il freddo e la fame nonostante soci proprietari di grandi strutture alberghiere. Da sempre intorno alla questione finanziamenti e sostegno dell’Ischia Calcio si parla della latitanza della società civile e degli imprenditori, che non vogliono mettere mano alla tasca per aiutare un progetto che porterebbe lustro all’intera isola e alla sua immagine turistica.

Salvo sporadici casi di persone per bene che ci hanno rimesse le penne attorniati solo dai soliti pescecani che continuano a gironzolare nell’ambito della società dell’Ischia calcio con l’intenzione di voler decidere le sorti dell’Ischia Calcio senza spendere, come loro costume, nemmeno un soldo. Orbene proprio quest’anno che a sostenere il progetto sembrano essere grosso modo proprio gli imprenditori e soprattutto gli albergatori l’immagine che si sta dando ed il senso dell’accoglienza è più che pessimo a partire dal servizio di vitto ed alloggio fornito ai poveri calciatori fuori sede alloggiati preso strutture a dir poco inadeguate. Strutture le cui carenze ed i cui limiti tutti sanno ma che tutti preferiscono tener nascoste, neppure coloro che dichiarano di avere a cuore il bene della società, neppure i cronisti sportivi e i commentatori, tutti fanno demagogia e non pensano a ragazzi che prima di essere calciatori sono giovani sognatori che affrontano sacrifici e fanno la gavetta per cercare di riuscire in un mondo tanto bello, quanto crudele: ragazzi che potrebbero essere i nostri figli. In tale albergo dieci poveri ragazzi, che poi ogni domenica sono sottoposti alla gogna calcistica dei tifosi sempre più esigenti e che visto gli scarsi risultati che si riescono ad ottenere, non trovano di meglio che invitarli ad imbracciare una zappa. Sarebbe opportuno viceversa che anche i tifosi iniziassero a chiedersi se questi risultati non siano solo il frutto da raccogliere da chi ogni giorno patisce la fame ed il freddo senza che nessuno si faccia carico della loro situazione. Dal loro canto i giovani calciatori timorosi di possibili ritorsioni stanno zitti e subiscono. Ma la loro permanenza sulla nostra isola diventa un proprio vero incubo ogni giorno: il gestore del pensionato non solo li lascia a pane ed acqua ma con i continui problemi alla caldaia li lascia senza acqua calda. Se poi, visti i giorni di freddo di questo gelido inverno, i poverini cercano di accendere il riscaldamento nelle gelide camere il gestore durante la notte bussa alla porta per intimargli di spegnere il condizionatore che consuma troppa energia elettrica. Orbene il presidente, il suo vice, i dirigenti tutti questi possessori di alberghi è mai possibile che non possono fornir loro un riparo più degno ed almeno umano, forse i ragazzi renderebbero di più, credo che neppure per una lunga passeggiata ce la si farebbe con una foglia d’insalata ed un wrustel al giorno! Questi i fatti tutto il resto sono solo chiacchiere che lasciamo fare volentieri ai soliti sciacalli che circolano nella società dell’Ischia Calcio. Nella vicina Lacco Ameno il tanto vituperato “Tappo” era un signor Presidente che teneva molto a cuore la salute e il benessere dei suoi atleti, due appartamenti al centro del Paese ed un contratto con il miglior ristorante riuscivano a creare un ottimo clima e i risultati la domenica sul campo si vedevano eccome!!!

Ultimo aggiornamento Sabato 25 Agosto 2012 20:36