Marzo, Cultura Corale al Femminile Stampa
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Ricerche Storiche D'Ambra - Ricerche Storiche
Scritto da Caterina Sepe   
Giovedì 26 Febbraio 2009 18:22

Marzo, Cultura Corale al Femminile

Cultura corale al femminile, questo è stato il tema proposto dal Centro di Ricerche Storiche d’Ambra per dare un senso autentico e diverso alla <<Festa della Donna>>. L’esordio si è realizzato in un sapiente oscuramento della Sala, mentre emergeva un sottofondo musicale con la voce di Paolo Carlini che recitava le più celebri poesie di Jacques Prévert e, in contemporanea, sempre con la Sala oscurata, si susseguivano sui monitor le immagini di quasi tutte le donne che solitamente partecipano alle attività culturali promosse dal Centro. Con tale abbinamento, il Centro di Ricerche Storiche d’Ambra ha voluto rendere omaggio alla Donna in generale e, in particolare, alle socie delle Associazioni Fidapa e Prometeo.

Successivamente si sono alternati – creando una autentica coralità culturale – opinionisti, poeti, dicitori, musici, che hanno dato vita ad una pluralità di elevati interventi, dove il gusto per la rappresentazione si è perfettamente sposato con la profondità dei concetti.
Ha iniziato Francesca Iacono (applauditissima per la sua recente laurea in conservazione dei Beni Culturali con 110 e lode) che, fra l’altro, ha letto, in lingua originale, Questo Amore di Prévert, facendo seguire una breve ma incisiva commemorazione del poeta francese, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Indi Gian Roberto Silvestri (primo premio di Poesia “Napoli è”) che ha declamato, fra la commozione di tutti, la poesia vincitrice. Ha letto anche una lirica di Giovanna Canelli, che ha pure vinto il secondo premio dello stesso concorso poetico. Da sottolineare: due ischitani primo e secondo premio, fra circa cento concorrenti ( un bel successo!).
Una fiorita gamma di interventi si sono alternati con profondità di concetti, pure espressi da angoli visuali e modi diversi. Pasquale Mazzella, con parole incisive e ricordi lucidi, ha trattato della condizione della donna in Cina, dove ha soggiornato per diversi anni, evidenziando e sottolineando comparazioni con la donna moderna occidentale. Clementina Petroni si è chiesta se il percorso fin qui compiuto dalla donna sia stato evolutivo o involutivo. Nella analisi approfondita condotta, si è detta convinta dell’arretratezza del sesso maschile perché ancorato a vecchie culture e antichi pregiudizi, laddove la donna, per sua natura ed istinto, ha una diversa visione della vita ed è portata ad essere intuitiva, scaltra e con maggiore libertà interiore. Anna Di Corcia, attraverso la lettura di poesie, ha svelato mondi introspettivi femminili: oculatezza nella scelta del testo presentato e efficacia espositiva hanno caratterizzato il suo intervento. Caterina Cesareo Mazzella, past President della Fidapa, ha letto molto efficacemente e brillantemente, un canto dell’antico Egitto inneggiante alla bellezza della donna, e versi omerici, sullo stesso tema, sempre immortali. Vanna Di Meglio, Presidente della Fidapa, con il suo innato garbo e la sua essenzialità, si è proposta all’audience con una poesia di Mario Luzzi Augurio , che descrive la donna nella sua full immersion nella vita come oggetto portatore di amore fruente di sé, degli altri e del mondo. Rosa d’Ambra ha tracciato con i particolari essenziali e con riflessioni personali, la storia dell’8 marzo, sottolineandone le tappe più significative della donna nella conquista delle sue libertà. Vittorio Emanuele Esposito ha ricordato l’8 marzo con il proporre, scelta significativa e meditata, due liriche del poeta americano Carl Sandburg (1878-1914) che inducono a riflessioni profonde per la complessità di concetti racchiusi in pochi versi. Una di esse è dedicata a Anna Imroth (da cui prende il nome la poesia) morta nell’incendio di una fabbrica di New York; testimonianza tragica della donna lavoratrice di inizio secolo. Rosa Genovino ( chiamata la Titina De Filippo dell’Isola d’Ischia, per la sua bravura nel recitare poesie in dialetto) ha parlato della donna casalinga, pilastro del progresso economico e sociale del Mezzogiorno, e dei suoi immensi sacrifici durante il periodo di guerra nella conduzione della famiglia, attraverso la lettura della nota poesia di Nino d’Ambra La Casalinga. Ha fatto seguire una struggente poesia di Salvatore Di Giacomo inneggiante all’amore di madre, riscuotendo largo consenso e un lungo applauso. Pasquale Balestriere, noto poeta, ha letto alcune sue liriche, in cui l’amore fra gli esseri umani è protagonista e motore di Vita. Di significazioni profonde, soffuse di larvata malinconia, sono riuscite a coinvolgere i presenti ed a farli sentire spiritualmente protagonisti. Lesley Morton Ambrosio ha preso la parola avanzando uno spirito di solidarietà con evidente interiorizzazione della problematica, per un omaggio profondo a quelle donne che vivono in paesi lontani, ma non troppo, dal nostro. Donne che mostrano enorme coraggio e che si sono ritrovate in situazioni economiche nazionali talmente difficili da essere costrette ad emigrare e ad accettare qualsiasi lavoro pur di aiutare le loro famiglie, con gravi conseguenze fisiche, psicologiche e sociali. Pietro Paolo Castagliuolo, già generale medico e Capo del Corpo Sanitario dell’Aeronautica Militare Italiana, ha parlato del problema attuale della donna nelle Forze Armate, sottolineando il travaglio femminile per raggiungere tale obbiettivo, oggi concretizzatosi attraverso vari disegni e proposte di legge, con iter per lunghissimi anni. Argomento trattato ampiamente da varie angolazioni con dovizia di particolari, seguito con molto interesse dai presenti, anche per i suoi risvolti pratici in eventuali scelte di vita. Tutti hanno saputo esprimere con chiarezza ed incisività i rispettivi concetti, pur nel rispetto signorile dei dieci minuti ciascuno, messi a disposizione dal coordinatore della serata Nino d’Ambra.
Tre momenti musicali sono stati scanditi in tempi diversi suscitando l’entusiasmo dei partecipanti che hanno applaudito a scena aperta: le flautiste Maria Serena Schioppa e Gabriella Monti accompagnate al piano dal noto maestro Filippo Schioppa con Casta Diva dalla Norma, La Mattinata di Leoncavallo e Mattino di Grig; Nicola Veneruso con la sua chitarra ha spaziato sapientemente nell’ampio repertorio al femminile napoletano; e, dulcis in fundo l’avv. Alfredo Baggio che ha fatto volare il pianoforte con note immortali e con alcune sue bellissime composizioni, chiudendo nel modo migliore il meeting culturale.
Una serata di vero godimento spirituale che ha visto tutti i presenti coralmente coinvolti a dare un senso alto all’universo femminile e che ha lasciato i numerosi partecipanti ampiamente gratificati.
Sono stata sempre presente alle varie feste dedicate alle donne – ha esclamato alla fine della riunione la sig.ra Brigida Mattera – ma in tanti anni mai avevo partecipato ad un incontro così spiritualmente appagante e colmo di note poetiche, pur con accenti diversi.

Caterina Sepe.

Ultimo aggiornamento Domenica 22 Marzo 2009 18:17