Le quattro giornate di Napoli Stampa
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Ricerche Storiche D'Ambra - Ricerche Storiche
Scritto da Anna Maria Sepe   
Giovedì 26 Febbraio 2009 18:14

Le quattro giornate di Napoli

La sentita ed intensa partecipazione spirituale di tutti gli intervenuti alle quattro serate storico-culturali dedicate alle Quattro Giornate di Napoli, l’alta competenza e qualificazione dei relatori, hanno indotto il Centro di Ricerche Storiche d’Ambra a rivolgere loro un pubblico ringraziamento ed a intensificare la sua opera di presidio contro il continuo tentativo di cancellazione della nostra Memoria Storica, specie del percorso bicentenario che ha portato alla Libertà di cui godiamo, il bene più alto a cui l’Uomo possa aspirare.
L’imponente Mostra documentaria con i film proiettati sulle quattro giornate: ‘O Sole mio di Giacomo Gentilomo del 1946 e il mitico Le Quattro Giornate di Napoli di Nanni Loy del 1962, hanno operato da forte amalgama spirituale fra i relatori e i partecipanti.

Gli incontri culturali sono iniziati lunedì 27 con una dettagliata e appassionata introduzione dell’avv. Nino d’Ambra sulle vicende tragiche che colpirono l’Isola d’Ischia nel 1943: dall’affondamento del S.Lucia con la scomparsa di cinque ischitani alla morte del corriere Pietro Coppa, dal bombardamento di Forio con tredici vittime all’opera sapiente del gruppo antifascista di Ischia che evitò una probabile strage di isolani, dalla pubblicazione del primo giornale del dopoguerra Ischia Nuova di Vincenzo Telese al colpo di cannone tedesco che uccise l’attentatore di Mussolini Gino Lucetti assieme allo studente ischitano Francesco Buono, dalla morte dell’ischitano Mario Onorato durante le quattro giornate a quella della giovane signora foriana Angela Abrogato mitragliata dai tedeschi ed alla nomina dell’avv. Luigi Morgera a Commissario prefettizio dell’Isola d’Ischia a conclusione di quel tragico 1943.
La prima serata si è conclusa con la proiezione del film ‘O Sole mio, reperto rarissimo, il cui prestito è dovuto alla cortesia del Prof. Pasquale Iaccio dell’Università di Napoli e del Dr. Giosuè Scotto di Santillo del Centro Studi Vichiani di Napoli.
La seconda serata, quella di martedì 28, è stata dedicata alla memoria dell’avv. Rocco d’Ambra, uno dei principali protagonisti delle quattro giornate. Il relatore, Prof. Antonio Alosco dell’Università di Napoli, presentato dalla studentessa Rosa d’Ambra, ha lumeggiato con sapienza la figura politica del combattente richiamando anche le sue varie pubblicazioni degli anni scorsi su Rocco d’Ambra. Successivamente ha preso la parola la Prof.ssa Maria Antonietta Macciocchi, partigiana e scrittrice, che ha parlato della sua esperienza di donna partigiana, sottolineando il contributo delle donne alla lotta per la Liberazione. Accolto da un’ovazione di applausi si è accostato al microfono il dott. Marco Pasanisi, comandante partigiano: i suoi capelli bianchi e la sua figura ieratica hanno suscitato nel folto pubblico presente una profonda emozione. Poi con la serenità dell’uomo che ha vissuto per i suoi ideali, ha parlato della propria esperienza di combattente con l’amico Rocco d’Ambra a cominciare dalla riunione preparatoria di tutti i Partiti antifascisti a Napoli il 20 agosto 1943 ai Camaldoli, quando furono scoperti e quasi tutti arrestati (ma questo ormai fa parte di tutti i libri di storia che trattano l’argomento). Ha concluso gli interventi della seconda serata il sindacalista Pasquale Mazzella, che ha raccontato della sua dolorosa esperienza di prigioniero in Cina, suscitando grande interesse per un aspetto della storia poco conosciuto.
Mercoledì 29, la terza serata, è stata dedicata al martire per la Libertà Mario Onorato (zio dell’avv. Giovan Giuseppe) ed al combattente per la Libertà Nicola Monti (genitore dell’ex Sindaco di Forio, Franco). Il primo mitragliato dai Nazifascisti il 29 settembre 1943, il secondo partecipante attivamente alle quattro giornate. L’avv. Onorato ed il sindacalista Monti, dai rispettivi e motivati punti di vista, hanno lumeggiato la vita trascorsa con questi illustri antenati ed i loro insegnamenti di libertà e di uguaglianza, suscitando momenti di intensa commozione nel numeroso ed interessato pubblico presente. Indi la parola è passata al senatore Luigi Covatta che con un discorso di ampio respiro storico-politico, ha parlato con ricchi e profondi riferimenti ad avvenimenti passati e presenti, del valore perenne, libertario e popolare, delle Quattro Giornate di Napoli. La serata si è conclusa con un acceso ed articolato dibattito, a cui hanno preso parte, fra gli altri, il prof. Gianni Vuoso Presidente del Distretto Scolastico di Ischia e Procida nonché Delegato alla Cultura del Comune di Ischia, la prof.ssa Angiola Maggi vice Presidente del Circolo Culturale Sadoul, l’ing. Francesco Sanso, i professori Nicola Lamonica e Vittorio Esposito.
Nella serata conclusiva di giovedì 30, ha dominato la dotta relazione del Giudice Dr. Albino Ambrosio, Dirigente della Pretura d’Ischia, il quale ha parlato del valore del film storico, con una eloquenza asciutta ed una profondità di concetti, che hanno suscitato grande interesse anche per la novità dell’argomento . La chiusura dei lavori si è avuta con la proiezione del sempre affascinante film di Nanni Loy: Le Quattro Giornate di Napoli.
Non si può non sottolineare lo sforzo culturale ed organizzativo del Centro di Ricerche Storiche d’Ambra nel preparare e portare a brillante esecuzione quattro serate consecutive così dense di passione civile e di alti ideali, dove è esploso, nell’animo di tutti i partecipanti, il senso di riconoscenza verso quei Martiri e verso quei Combattenti ai quali (assieme ad altri) dobbiamo la nostra Libertà! L’avv. Nino d’Ambra, ideatore e coordinatore di queste quattro giornate, ampiamente soddisfatto, ci ha dichiarato che ne è valsa la pena sotto tutti i punti di vista e ci ha promesso che, quanto prima (dopo la faticosa sbobinatura), saranno pubblicate per intero tutte le interessantissime relazioni delle quattro serate. Ad maiora!

Anna Maria Sepe.

Ultimo aggiornamento Domenica 22 Marzo 2009 18:09