Mappatura degli spazi e delle strade, accessi, passaggi e sentieri pubblici e di pertinenza comunale Stampa
Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 
ForioNews - Cronaca
Scritto da Associazione Il Volo   
Sabato 02 Luglio 2011 18:04

Mappatura degli spazi e delle strade, accessi, passaggi e sentieri pubblici e di pertinenza comunale

IL VOLO, Associazione per la rinascita della Politica Attiva, nel perseguire i propri obiettivi etici e statutari di promuovere iniziative ed attività a tutela dei cittadini;
premesso che
l’intero territorio del Comune di Forio versa in condizioni disastrose a tal punto da poter essere indicato esso stesso quale vero cattivo esempio politico-amministrativo della gestione della cosa pubblica e di sperpero o mal utilizzo del denaro pubblico;

considerato che
da circa vent’anni a Forio si sta assistendo ad una forte aggressione di interessi particolari, privatistici e speculativi dell’intero patrimonio pubblico
assunto che
l’amministrazione comunale di Forio, di fatto appare da un lato incurante del territorio dall’altro essa stessa almeno strumentale nella gestione della cosa pubblica, disattendendo i propri doveri istituzionali ed i dovuti criteri dell’efficienza, efficacia, economicità e trasparenza dell’azione amministrativa;
spazi pubblici e strade, accessi, passaggi e sentieri di pertinenza comunale, di fatto appaiono sottratti abusivamente al pubblico uso e godimento;
chiede
mappatura completa e dettagliata degli spazi e delle strade, accessi, passaggi e sentieri pubblici e di pertinenza del Comune di Forio.
Il Presidente
Ignazio Castagliuolo

IGNAZIO CASTAGLIUOLO – Pres. IL VOLO - E' nauseante l’uso che la politica italiana ha fatto da decenni e fa del consenso elettorale. Forio è abbandonata a se stessa. Un eccezionale degrado, un inaccettabile stato di incuria e di abbandono! E' diventato insostenibile! Semplicemente manca un governo!
Gli  spazi pubblici negati sono la prova provante la qualità di una pubblica amministrazione
Se si considerano le barriere architettoniche, su cui torneremo nuovamente, il bilancio è ancora più pesante.
Il vero problema è la gestione della “cosa pubblica” e l’uso eventualmente privato o personale o discrezionale, certo non statutario, di incarichi pubblici.
Periodicamente la Corte dei Conti denuncia condotte individuali della pubblica amministrazione semplicemente riprovevoli: l’autorità politica-istituzionale deve avere l’obiettivo ultimo e unico del bene comune. La politica non può basarsi su un consenso clientelare costruito sugli sconti per molti e il tornaconto per qualcuno. Quella parte di opinione pubblica è purtroppo la linfa …la forza della cattiva politica che genera una cattiva impresa, una cattiva società…un cattivo presente e un pessimo futuro.
Forio ?
Da circa vent’anni sull’isola e soprattutto a  Forio si sta assistendo ad una forte aggressione di interessi particolari, privatistici e speculativi dell’intero patrimonio pubblico (es. importanti: trasporti e sanità). Spazi, spiagge, strade, accessi, passaggi e sentieri pubblici e quant’altro di pertinenza del Comune di Forio (basta pensare le condizioni e la gestione ad es. di porto, spiagge, patrimonio boschivo e costiero, campi sportivi, palazzetto dello sport etc…) di fatto negati alla pubblica fruizione o in quanto pubblici lasciati dolosamente abbandonati dal Comune. E’ il cancro di Forio!
Zaro, sempre più vittima di privatizzazioni speculative, ne è un esempio eclatante con la patetica vicende delle catene apposte in pubblici passaggi o nella discesa alla splendida scogliera, ma anche ad esempio la via delle “pietre rosse” o via “palummera” che permette l’accesso a Cava dell’Isola dalla strada provinciale o il molo di Forio: sempre catene e cancelli che non potrebbero o dovrebbero essere lì. 
Dispiace sottolineare ma è esemplificativo: il ricevimento a inviti alla casa comunale per la serata conclusiva della festa di San Vito, con i fuochi pirotecnici e il concerto di Sal Da Vinci spostato sotto al “palco delle autorità” da P.zza Muncipio, mentre lo splendido scenario del Soccorso era rovinato dalle giostre …“tozza tozza”. Non scendo nel merito di scelte organizzative pure strambalate, di spese e agibilità del terrazzamento, ma ritengo che un ricevimento istituzionale con inviti sparsi qua e là snaturi il senso stesso dell’istituzione ed è certamente un antipatico uso…. improprio dell’istituzione.
A Forio non si riesce a capire che la crisi politica si sta fortemente attorcigliando con una profonda crisi sociale ed economica e che la forbice tra la società politica e la società civile è oramai esagerata. Questo è un uso “maleducato” della politica, esso stesso uno scandalo, che ha perso la visione della politica come servizio!. E’ un grande principio di ingiustizia che per i garantiti socialmente esista il garantismo e il giustizialismo per tutti gli altri….E questa politica ha prodotto l’estromissione dall’immagine di partecipazione all’idea del presente e del futuro di intere generazioni.
A me, personalmente e sinceramente, spiace che il costo lo stia pagando da solo Franco Regine: lo ritengo una persona perbene contrariamente alla spocchia taluni politici che pure lo circondano! 
Politicamente però, oggi ritengo che il peso delle sue “non scelte” sia enorme per l’intera società foriana. Il Consiglio Comunale stesso è diventato una sorta di “mercato delle vacche”, dove pesantissime sono le responsabilità anche di certa opposizione, assenteista, inconcludente e mercanteggiante o addirittura oggi parte (dis)organica della maggioranza al motto italico di ”tengo famiglia”.
Un Consiglio Comunale condizionato da una Giunta incompatibilmente composta dagli stessi Consiglieri Comunali, con una sovrapposizione insostenibile di titoli, ruoli e incarichi. Una classe politica per larga parte e viste le deleghe così come impiegate, evidentemente non all’altezza del compito oppure fuori luogo e tempo nell’attuazione di una politica di tipo personalistico-clientelare che annulla l’impegno e il lavoro delle poche individualità positive pur presenti nell’attuale maggioranza che addirittura e paradossalmente appaiono isolate..emarginate dalla stessa maggioranza.
Bisogna che il Sindaco prenda atto della profonda crisi, rimettendo al giudizio del Consiglio Comunale l’operato e la fiducia dell’esecutivo, azzerando la Giunta. 
Bisogna cambiare e realmente. D’altronde la sentenza referendaria sul Comune Unico è stata netta e decisa nel bocciare, senza se e senza ma, un’intera classe dirigente, non solo politica, sempre “protesa al passato”.
Modernizzare, decentralizzare, liberalizzare non privatizzare, riattivare un reale economica di mercato, valorizzazione del prodotto turistico a partire dalla cultura, territorio e ambiente, abbattere gli sprechi, clientela e nepotismo per ridurre la pressione fiscale e reinvestire nel “sistema Forio”: sono questi elementi cardine per dare finalmente efficienze e efficacia all’azione politica di un amministrazione comunale. Non è possibile che da vent’anni Forio viva l’emergenza “munnezza” o della depurazione o degli abbattimenti: sono problemi elementarmente banali di un azione di governo che il problema lo valuti nell’obiettivo di risolverlo non certo di usarlo strumentalmente per clientelismo, sprechi o quant’altro ha caratterizzato la politica, a Forio e non solo, negli ultimi vent’anni.
Insomma Forio da anni è un paese che non cresce e non produce ricchezza e che quindi diventa più ingiusto e senza mobilità sociale. Il tema è il debito pubblico: produrre di più e ridurre la spesa degli sprechi della p.a. per investire in opere, infrastrutture e servizi.  Una nuova idea di politica che recuperi la propria idea di funzione terza e di servizio, per aprire il mercato ad una nuova idea di impresa e riattivare la crescita, perché senza concorrenza è minacciato il già compromesso sistema economico e sociale.
Io parlo ai cittadini potenziali alleati per il cambiamento: le alleanze politiche vengono dopo.
Personalmente ho in odio la politica da sepolcri imbiancati, luminosi fuori e verminosi dentro.   

Ultimo aggiornamento Sabato 02 Luglio 2011 18:07