Si impedisce il dibattito: cui prodest ? sul comune unico: ci vuole chiarezza ! Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Associazione Il Volo   
Martedì 21 Dicembre 2010 19:31

Si impedisce il dibattito: cui prodest ? sul comune unico: ci vuole chiarezza !

Ignazio Castagliuolo - Pres - IL VOLO - istituire il Comune Unico per l’isola d’Ischia non è una semplice, banale operazione tecnico-ammnistrativo: è il regresso di un modello sociale sotto spinte economiciste che hanno snaturato e impoverito la Politica.

La Politica, da decenni oramai, non riesce più a creare le condizioni di ricchezza della società! E l’isola d’Ischia da decenni non cresce: la conseguenza è sempre maggiore ingiustizia e assenza di mobilità sociale. In Italia come ad Ischia siamo passati, con una sorta di rivoluzione bianca, di nuovo ad una società di “STATUS”, ad un feudalesimo moderno, alla società dei “figli di…”, dove i cittadini sono tenuti ai margini della società: dal diritto di partecipare alle scelte, al diritto di fare impresa, al diritto di far valere in una giusta società libera il proprio saper pensare o saper fare. Abbiamo una società civile sotto pressione: la mia idea di sviluppo è al contrario liberare le energie di cui l’isola e l’Italia sono piene, non certo negare opportunità per continuare una politica di sepolcri imbiancati, luminosi fuori e verminosi dentro.
Ischia ha grandissimi problemi: occupazione, crisi del prodotto turistico, costo della vita..etc…. la sanità: ma chi ad esempio in Regione Campania, in Provincia di Napoli o al Parlamento italiano sta affrontando il depauperamento del sistema ad Ischia e la sospensione dei tickets diagnostici: tante persone muoiono perché non hanno i soldi per pagarsi le cure oncologiche. Eppure tanta velocità a proprorre ma non a discutere di un referendum. Cui prodest? A chi interessa? …Dicevano i latini. Dicevano per dire che nel semplice vedere a chi interessa, si capiva per cosa e per chi l’utilità.

Di seguito l’intervento de “IL VOLO” a firma del Pres. Ignazio Castagliuolo

Forio,16 dicembre 2010 
OGGETTO: chiarimenti Del.C.C. nr 38 del 17/11/2010: indizione referendum per l’istituzione del Comune Unico d’Ischia e richiesta parere ex lege della I^ Commissione Reg. Affari Istituzionali. 
IL VOLO, Associazione per la rinascita della Politica Attiva, nel perseguire i propri obiettivi etici e statutari di tutelare il diritto ed i diritti civili dei cittadini in base ad elementari principi democratici di partecipazione attiva alla vita del Paese;
premesso che
appare evidente che, storicamente, politicamente e culturamente, le autonomie locali di Barano, Casamicciola, Forio, Lacco Ameno, Ischia,Serrara Fontana sono una conquista democratica dell’isola d’Ischia contemporaneamente alla conquista della democrazia in Italia, nel 1944/45;
appare altrettanto evidente che il necessario dibattito sulla questione, di per sé delicata, importante, politicamente fondamentale e strutturalmente fondante la società, deve essere responsabile, non cercato di impedire, assennato e cosciente;
la grave discussione certo non può basarsi sulla facile suggestione di un certo potere politico ed economico destrutturato, le cui gravissime responsabilità nelle sue dirigenze più alte ed importanti, nel paradosso, vogliono apparire cura di loro stesse;
oggi una lacunosa quanto effimera idea di fare nuovamente una unica e feudale autorità per l’intera isola d’Ischia (non esistendo neppure una elementere proposta politico-amministrativa alternativa all’attuale), vuole addizionare in un Unico Comune, le disfunzioni delle attuali 6 amministrazioni, pur di sommare ed includere nelle proprie mani un potere unico e/ouniversale, sia politico che economico/finanziario;
considerato che

un referendum viene indetto qualora esista una manifesta volontà popolare che la Regione Campania oggi vuole almeno espressa dai Consigli Comunali, secondo il legittimo criterio di rappresentanza democratica, seppure indiretta, dato che non sembra siano state depositate presso I^ Commissione Regionale Permanente Affari Istituzionali alcuna petzione popolare;

un referendum, avendo dei costi alti in termini di impegno economico e politico, è una scelta seria, oggi serissima, per il delicato momento e l’assenza della classe politica in generale dai reali problemi che stanno soffocando la società isolana anche attraverso la prepotente invasione di poteri lobbisitici all’nterno di spazi istituzionali propri della politica e dell’interesse comune (edilizia sostenibile, abbattimenti, inquinamento, crisi del prodotto turistico, crisi occupazionale, costo della vita etc.);

l’istituto referendario impone, ab origine, politicamente: la chiarezza del quesito, la correttezza e la chiarezza della informazione, ma anche la necessaria e dovuta regolarità di metodo e conformità alle regole giuridiche e di onestà intelletuale;

l’istituzione di un Comune Unico d’Ischia è di fatto una modifica del modello sociale, già inadeguato e dispari, assecondando spinte ecomiciste tendenti ad annullare la partecipazione, l’autonomia, l’apertura all’idea di un libero mercato, le opportunità sostenibili;

più ampiamente, di fatto la scelta è tra una società basato su di una economia da manuale, di stampo anglosassone (abbassamento dei diritti, decurtazione delle retribuzioni, abbattimento del weelfare etc.), rispetto ad un modello sociale, quale ad es. quello tedesco, basato su di una politica da manuale (tutela delle autonomie, partecipazione alla creazione della società, apertura al libero mercato, investimento sulla specializzazione, tutela e valorizzazione delle opportunità sostenibili, riforme strutturali a breve, medio e lungo termine non finalizzate alla tutela di privilegi e/o posizioni monopolitistihe etc.) 

in generale in Italia, negli ultimi 20 anni, qualsiasi riforma importante, ha significato l’abbassamento dei diritti, l’annullamento dei doveri civili, l’innalzamento del costo della vita e l’abbassamento delle retribuzioni di tutte i singoli settori della società, determinando di fatto la restaurazione di una obsoleta società di “status”, con l’indebolimento sistematico anche della classe media, vittime di un’idea di società e d’impresa vecchia e disusata che, per concorrere con il modello asiatico, ne vuole assumere paradossalmete addirittura le caratteristiche peggiori affinchè tutto cambi da un lato per niente cambiare dall’altro, nella tutela di privlegi di pochi fatti passare come i diritti di tutti;
assunto che      
la I^ Commissione Regionale Permanente Affari Istituzionali, inviava in data 23 settembre 2010, via fax e con prot. in uscita n.331, chiara, esatta e precisa richiesta, anche al Comune di Forio, di fornire il parere previsto ed imposto dall’art.8 della L.Reg. n.54 (in allegato);
giorno 17 nov. c.a., il Consiglio Comunale di Forio ha solamente espresso un generico voto a favore di un  indefinito referendum per l’istituzione di un indefinito Comune Unico d’Ischia;
di contro, data la  L.Reg. n.54 del 29 ottobre 1974, art.8, detto parere così espresso appare in disattezione della legge e delle indicazioni della I^ Commissione Reg. Affari Istituzionali, comunque impreciso,elusivo ed ambiguo;
il parere, non vincolante ma consultivo, dei singoli Consigli Comunali dell’isola d’Ischia, deve essere espresso ovviamente, nettamente ed evidentemente circa la volontà dell’istituzione di un Comune Unico d’Ischia e l’annullamento delle attuali circoscrizioni territoriali da cui poi, eventualmente e solo per conseguenza, la Regione Campania stabilisce l’iter per l’indizione di un referendum consultivo per l’istituzione del “Comune Unico” d’Ischia;

rilevato pertanto che

di contro il Consiglio Comunale di Forio, deve assolvere concretamente, fattivamente, efficacemente, efficientemente al proprio dovere di rappresentanza istituzionale dei cittadini;  

chiede
nei tempi e modi consentiti, previsti ed imposti dalla legge di sapere:

se il Comune di Forio abbia mai acquisito al proprio protocollo la richiesta da parte della I^ Commissione Regionale Permanente Affari Istituzionali della Campania, 23 settembre 2010, avente ad oggetto: parere ex L.Reg. 29/10/74, n.54, art. 8;

se I^ Commissione Regionale Permanente Affari Istituzionali della Campania abbia mai acquisito una petizione di cittadini elettori iscritti nelle liste elettorali dei Comuni di Barano, Casamicciola, Forio, Lacco Ameno, Ischia, Serrara Fontana;

se la Del. nr 38 del 17/11/2010 del Consiglio Comunale sia da ritenersi ex lege valevole ai fini dell’indizione del refereundum di che trattasi.

IL VOLO
Associazione per la rinascita della Politica Attiva

Via C. Lavitrano
Tel./fax 081997909
80075 – Forio    NA

P.zza SS. Immacolata
Tel./fax 0815071117
80075 – Forio    NA

I^ Commissione Regionale Permanente Affari Istituzionali della Campania

Al Sindaco di Forio
Al Segretario Generale del Comune di Forio
Al Vice-Segretario Generale del Comune di Forio

Loro sedi
Il Presidente
Ignazio Castagliuolo

Ultimo aggiornamento Martedì 21 Dicembre 2010 19:32