Forio: Commento Foriano, era gia' tutto previsto, via di citara, cimitero di forio, metanodotto sfortunato Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Peppe D'Ambra   
Martedì 05 Gennaio 2010 16:24

Commento Foriano di Peppe D’Ambra

ERA GIA' TUTTO PREVISTO
Oggi fanno finta di preoccuparsi e di nascosto si leccano i baffi
Le nuove emergenze venutesi a creare a seguito delle avverse condizioni meteo marine alle persone oneste e a quelle che da anni vanno denunciando l’inutilità di certi lavori pubblici rappresentano oltre al danno la beffa.

Constatare poi che, come al solito, “gli avvoltoi” si lanciano sul cadavere per spartirsi i fondi che riusciranno a scroccare agli enti sovracomunali dà il giusto senso di cosa si è diventati; ma andiamo con ordine:

VIA DI CITARA
Da anni vado urlando dalle colonne di questo quotidiano l’inutilità dei lavori pubblici che l’hanno interessata, da anni vado dicendo che non sarebbero nemmeno finiti che la strada se ne sarebbe caduta a seguito delle numerosissime falle presenti lungo tutto il tratto dal suo inizio fino alle Pietre Rosse. Ebbene i lavori sono ancora in atto e l’ultima mareggiata ha compiuto e celebrato la morte annunciata. I tecnici e i politici foriani subito sono accorsi sul luogo del decesso a piangere pubblicamente lacrime di coccodrillo e privatamente a strofinarsi le mani per i finanziamenti che riusciranno ad avere per un’altra opera pubblica che metteranno in cantiere di sicuro dibreve durata. Nel frattempo mentre correvano sul luogo del misfatto non si sono accorti o fanno finta di non vedere : che nei pressi dell’albergo Santa Lucia c’è una falla più pericolosa di quella a cui stanno dando la loro attenzione; che gli Scogli degli Innamorati, probabilmente schifati dalle non attenzioni della classe politica foriana con il passare dei giorni, si separano sempre di più e a breve il distacco definitivo avverrà con la pace di chi non li sopporta più. Auguriamoci solo che non si verificheranno vittime come è accaduta sulla Costiera Amalfitana. Purtroppo per i disattenti politici foriani le analogie sono tante con la tragedia della Costiera Amalfitana e anche nelle vicinanze delle Pietre rosse c’è un ristorante. Fino ad oggi tutti fanno finta di non vedere pur conoscendo il pericolo esistente. Staremo a vedere cosa faranno e come si comporteranno allora. Per il momento auguriamoci che renderanno percorribile almeno a piedi quel tratto di strada che, ripetiamo, in queste condizioni si trova da anni e anni.

CIMITERO DI FORIO
La copertina del giornale di ieri rappresenta l’emblema di come questi politucoli foriani continuano a disamministrare il paese. L’esatta cronaca, fatta, da Gaetano Di Meglio, nell’edizione di ieri, di un’altra morte ampiamente annunciata è solo l’amara constatazione di un futuro davvero incerto per i foriani onesti. Purtroppo per quest’ultimi essi continuano ad essere sempre più pochi e contano sempre meno in un paese che continua a vedere mortificato non solo le sue bellezze, ma anche le sue intelligenze vere che vengono tenute da parte. Ampio spazio continuano a trovare viceversa gli affaristi di ieri e di oggi. Non ci sono altre parole per commentare quello che sta accadendo nel luogo sacro per antonomasia di un Comune. Mortificare così la storia del proprio paese è di una inciviltà più unica che rara. A Forio accade anche questo e nessuno se ne accorge, nemmeno quelli che vanno ad apparecchiare e a pulire quotidianamente le tombe dei loro cari. Anche qui se non vengono toccati personalmente non vedono, non sentono e non parlano. Complimenti alla stragrande maggioranza del popolo foriano.

METANODOTTO SFORTUNATO
Ieri mattina non sapevo se ridere o piangere leggendo le motivazioni con le quali hanno tentato di giustificare l’ennesimo attentato all’ambiente verificatosi con la perdita di metano nelle acque antistanti la nostra isola. Qualcuno sottovoce ha parlato di morie di pesci in concomitanza con la fuoriuscita del Metano, ma subito dopo si è passati a trovare una spiegazione all’accaduto. Ebbeh, scusatemi tanto, ma leggere così tante baggianate la dice lunga su come si vuole interpretare il proprio ruolo. Dire che la causa della rottura delle tubazioni che trasportano il metano ad Ischia è da addebitarsi a qualche rete di pescatori, scusatemi tanto mi sa tanto di una grossa presa per il culo. E se questi sono i tecnici che mi dovrebbero garantire la sicurezza degli impianti, vi assicuro che farò di tutto per tenerli il più lontano possibile dalla mia abitazione.

Ultimo aggiornamento Domenica 26 Agosto 2012 08:29