Colto da malore viene invitato a lasciare l’area di servizio Stampa
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CasamicciolaNews - Lavoro
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 10 Dicembre 2007 10:48

Lavoratore denuncia l’azienda per omissione di soccorso

Colto da malore viene invitato a lasciare l’area di servizio

Ciro Pesce nuovamente alla carica contro al “Marina di Casamicciola”. Questa volta a scatenare la bagarre legal giudiziaria un episodio di assoluta gravità che vede coinvolto un sorvegliante anch’egli denunciato. L’uomo si è rifiutato di accompagnare il Pesce in ospedale dopo che lo stesso era stato colto da un improvviso malore all’atto di entrare in servizio. Nella denuncia  sporta presso i Carabinieri di Casamicciola il giardiniere chiarisce di essere stato addirittura invitato a lasciare il piazzale.

Molto spesso taluni atteggiamenti e prese di posizione verso le istituzioni i singoli e le autorità finiscono per lasciare i tempo che trovano o addirittura per essere registrate come la classica strofetta del pastore che grida: a lupo a lupo! Eppure questa volta il “pastore” è stato protagonista, sfortunato, di un episodio gravissimo e vergognoso, quanto meno per l’incognita che qualcosa di grave ed irreparabile sarebbe potuta davvero accadere.
Presso a poco questo è quanto accaduto al noto giardiniere di Marina di Casamicciola Ciro Pesce che ha ingaggiato, nuovamente, un’acerba battaglia legal-giudiziaria contro la sua azienda a seguito di un increscioso episodio verificatosi lo scorso 24 di novembre. Il Pesce ha denunciato i responsabili della  Marina di Casamicciola per “omissione di soccorso” e querelato un suo sorvegliante dopo che questi si è reso autore dell’omissione allorquando un improvviso malore l’aveva colto nella sede societaria di via Cretaio. Nella sua denuncia depositata presso la locale stazione Carbinieri si legge « Alle ore 07.15 mi trovavo presso il deposito AMCa e Marina di Casamicciola giungeva sul posto il signor Barbieri Giuseppe in qualità di sorvegliante il quale asseriva che dovevo lavorare andando a pulire dei tombini di acqua piovana in varie zone…. Io rifiutavo l’incarico riferendo che solo previo ordine scritto avrei potuto effettuarlo visto che non si tratta di un lavoro di mia competenza», ancora continua con l’accusa diretta e pesantissima al sorvegliante, « dopo circa due ore il Barbieri è ritornato sul posto dicendomi che avrei dovuto effettuare altro tipo di lavoro muovendomi da solo e senza mezzi di trasporto per le strade del paese. Improvvisamente ho accusato un forte malore tanto da chiedere se potevo essere accompagnato in ospedale. Il Barbieri però si rifiutava addirittura chiedendomi di uscire fuori dal deposito. Contattavo così il 118 che mi riferiva che nella fattispecie avrei dovuto raggiungere autonomamente l’ospedale. Successivamente un mio amico e collega mi ha accompagnato per gli accertamenti e le cure mediche del caso». In seguito agli accertamenti e alle indagini di rito al Pesce è stato riscontrato un forte stato ansioso dovuto allo stress che ha prodotto conseguenze anche sul sistema cardio circolatorio. Stato per il quale i medici del Rizzoli sono convenuti nel prescrivere un congruo periodo di riposo. Un atteggiamento questo che ha ulteriormente incrinato il labile equilibri tra azienda ed il dipendente da tempo in rotta per questioni di avanzamento di carriera ed incarichi e che pure mette in luce un particolare ben più grave, il mancato soccorso di un uomo. Un uomo che per quanto mal digerito ed urticante aveva diritto ad essere aiutato e trasportato in ospedale, seppure per una semplice verifica od un controllo. Un atteggiamento di assoluto disinteresse e menefreghismo che stando alle dichiarazione del signor Pesce continua tutt’ora che egli è lontano dal lavoro visto che nessuno della società per cui lavora si sia interessato delle sue condizioni o del suo stato di salute. A quanto pare è stato questa ulteriore latitanza a spingere l’uomo nel denunciare i fatti ed intraprendere un azione legale nei riguardi della stessa.
Ultimo aggiornamento Sabato 04 Aprile 2009 15:58