Rivelata la causa della scioccante morte: “Arresto cardiaco” Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 01 Marzo 2006 12:56

Rivelata la causa della scioccante morte: “Arresto cardiaco”

La prima probabile ricostruzione e le ipotesi fatte sin dall’inizio da chi conosceva e frequentava il giovane hanno avuto il riscontro dell’inchiesta clinica. Il decesso naturale quale unica e sola causa di una scomparsa prematura, la fine di una vita travagliata da una difficile malattia l’epilessia e la medicina naturale quale unico deterrente.

Nelle ultime ore rivelati gli esiti dell'esame autoptico a cui è stata sottoposta la salma del quarantottenne Giovanni Iacono, deceduto nel gennaio scorso, in circostanze "misteriose" per gl’inquirenti, nello svolgimento e nei particolari del triste accadimento, nella sua Casa di via Roma a Serrara. In una località tristemente nota per le sue vicende di morte, ora, più che per le sue bellezze di natura selvaggia ed affascinate che sa essere, rivelandolo matrigna perfida e cattiva. La terra dove Giovanni, noto fotografo di origini casamicciolesi, viveva da anni, solo e che ora per sempre porterà in sé e su di sé il suo carico pesante. Il responso delle unità di medicina legale del secondo Policlinico di Napoli: " Arresto Cardiaco", un infarto a rivelare le cause del prematuro decesso, difficile ancora stabilire i tempi ed i modi che hanno condotto al triste epilogo. "Secondo quanto divulgato il tutto si è svolto in una frazione di secondo. Il tempo di comprendere quanto gli stesse accadendo? probabilmente no! La morte ha colpito nel sonno con gesto fulmineo, il giovane "
A seguito delle verifiche mediche ed i dati ufficiale, le dichiarazioni fornite dai testimoni che comunque si erano trovati dinanzi ad un fatto già avvenuto, dinanzi ad un corpo disteso sul letto in maniera composta, quasi placida, e per niente manifesta di violenza o movimenti convulsi. Un tragico rebus per gl’investigatori di Polizia e Carabinieri che di fronte si trovavano un uomo, morto, solo in casa e che da qualche giorno non dava sue notizie, e che custodiva sistemata con metodo ed attenzione, senza nulla voler celare qualche sacchetto di marijuana, un rebus per chi non conosceva Giovanni, per la cui risoluzione un unico beffardo tassello è bastato: la causa. "INFARTO", l'esame medico legale ha accertato che la morte è sopraggiunta per la fatale azione di un arresto cardiocircolatorio. Giovanni è morto sul colpo, la fine di una vita travagliata da una difficile malattia l’epilessia e la medicina naturale quale unico deterrente.
Evidenti sul corpo i segnali, il collo livido, dietro l’orecchie il colore tipico di chi subisce gli effetti di un “attacco” quello al cuore che sempre più spesso non lascia scampo a soggetti sempre più giovani. Una morte anomala, incomprensibile, consumatasi in un diabolico pomeriggio d’inverno. Pochi secondi poi il vortice dell'oblio l'inghiotte, un destino crudele al quale non si può dare ragione. Una scomparsa che ha tolto il sonno a chi nemmeno per un minuto aveva pensato di non rivedere più quegli occhi rivolti al di là dei monti, oltre il cielo a percorrere la vita. Quel che accaduto in quegli attimi precedenti all'incidente nessuno lo sa, solo chi tragicamente ha perso la vita potrebbe svelare i misteri di particolari che in realtà non contano se non per soddisfare il rincorrersi di voci e d'ipotesi e la speranza si aggrappa alle parole di chi dice: "Non ha sentito o avvertito nulla... è deceduto sul colpo" Non resta che il ricordo la certezza di aver avuto il privilegio di conoscere un giovane uomo, un’ artista indiscusso e introverso, altruista e sensibile, padre, figlio e marito senza eguali, che ha lasciato mestamente e con umiltà questi luoghi e questa gente verso il suo ultimo viaggio... quello forse più importante, non certo però il capitolo finale di una vita che continuerà nei cuori di chi l’ ha amato, attraverso la sua opera, memoria indelebile del suo ricordo. Al termine di un lungo e difficile iter burocratico, dove a più livelli si è richiesta ed ottenuta la sensibilizzazione dei canali procedurali per porre fine, al più presto, allo strazio ed al dolore di un'attesa che oramai pareva senza fine, ecco che il tempo torna a far sentire il suo peso... l'influsso delle vie legali che devono seguire il proprio corso, le lungaggini amministrative, ed una triste pagina di vita che tornava a rimanere ancorata inevitabilmente ad una difficoltà oggettiva che angosciosamente sembra volerla attanagliare di più e di più ancora. Così riecheggiano le parole di un antico sapere: "Non è la vita o la morte che mi spaventa, è il tempo che passa", inesorabilmente veloce nella sua funerea evoluzione, impietosamente rallentato, attimi come granelli di sabbia nel vortice di una clessidra, allorquando si fa portatore di sollievo e rassegnazione se rassegnarsi, a tutto ciò, ora, è possibile. La conclusione di un triste, troppo triste, capitolo di vita, vita spezzata... non vissuta che nell'unica maniera possibile sembra porre la parola fine al suo nefasto intreccio di destini..
MARIJUANA ED EFFETTI BENEFICI
L’improvvisa e tragica morte di un giovane isolano affetto da crisi epilettiche, ha portato alla luce che nella sua abitazione è stato trovato un grosso quantitativo di marijuana, pone anche l’occasione per evidenziare ed arginare frequenti fenomeni di errata concezione ed informazione sull’uso di tale prodotto derivante da una pianta naturale e pertanto nella sua gestione organica e non manipolata fornisce metodologie e strumentazioni per la profilassi naturale di alcune patologie. Già in altri articoli pubblicati anche su questo quotidiano si è detto, per la dovuta e corretta informazione, che la marijuana ha anche alcuni effetti benefici per curare e tenere sotto controllo alcune patologie, infatti.
Fra queste quella più curata e tenuta sotto controllo è proprio l’epilessia e le relative convulsioni. È chiaro come lo era sin dall’inizio per i conoscitori e familiari di Giovanni Iacono che la presenza nella sua abitazione della marijuana sia da attribuirsi proprio a questa casistica. Quindi nessuna bassa speculazione si deve fare su questo caso, nei confronti di un giovane che una intera collettività conosceva e rispettava per la sua onestà e la bravura nel suo campo lavorativo.
Ultimo aggiornamento Domenica 10 Maggio 2009 14:20