Casamicciola: Stress da abusivismo e scaricabarile Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 22 Febbraio 2010 08:43

Casamicciola: Stress da abusivismo e scaricabarile

Mattone selvaggio: la procura preme, i controllori locali vacillano, solo poche sparute unità restano in servizio obbligato.
Incredibile a Forio. Tre giorni di prognosi per uno dei due vigili urbani del servizio edilizia. Nessun aiuto, nessuna indicazione tecnica o dato su cui fondare i controlli minano la salute degli operatori.
Venerdì 19 febbraio è stato davvero un venerdì di passioni al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Lacco Ameno, dove se ne son viste delle belle... e non solo.

Nel mentre gli operatori erano alle prese con una splendida donzella, una mora mozzafiato dolente al dito della mano destra, punto da un insetto nel lungo viaggio thailandese con tappa nel Laos, i medici,paramedici ed i pazienti in attesa son stati distolti ed ancor più rapiti dall’arrivo di un codazzo di persone. Su tutti tre agenti della Polizia Municipale, due ben in forma sostenevano un terzo, ceruleo in volto ed incerto nel passo poi dietro decine di civili in evidente apprensione. Fibrillazione! L’uomo era in stato confusionale, mostrava cedimenti psicofisici…”dooottooreee venghi! Quest’uomo sta male.”. Dopo i controlli e le indagini di rito i sanitari del Pronto Soccorso prescrivono al paziente un riposo assoluto di tre giorni. Eccessivo lo stress psicofisico causato dal lavoro a cui l’agente è stato sottoposto sin’ora. Sarà stato il traffico negli orari di punta all’ingresso e all’uscita dalla scuola? I Vu cumprà di istanza al centro? Le multe sulle strisce blu? No! Si tratta a quanto pare di stress da abusivismo! Si perché l’uomo è uno dei soli due agenti in forza alla squadra edilizia del comune di Forio. Così, visti i tempi che corrono, abbiamo raccolto gli spifferi e le notizie trapelate dalle tende del Rizzoli, spostandosi a Comando Vigili per capire le dinamiche di un si aggravato stato di salute degli agenti. Qui abbiamo appreso che quella dell’edilizia è una squadra gravata dal continuo scaricabarile e i rimpalli di competenze che caratterizzano questo settore, specie in questa particolare congiuntura di abbattimenti a tutto spiano. Prima era uno degli impieghi più ricercati. Un reparto alla sbarra, messo tra l’incudine ed il martello e senza pezze di appoggio neppure dai capi reparto e dalla dirigenza, rimasto con solo due unità attive e impiegate controvoglia. Proprio venerdì mattina l’agente ricoverato all’arrivo in ufficio ha trovato cinque colleghi ed il comandante. Questi gli ha impartito gli ordini: vai a fare al scuola, poi torni che c’è un controllo antiabusivismo. L’agente esegue il primo ordine e al rientro prima di eseguire il secondo, chiede gli estremi della verifica o il supporto di un tecnico, visto che lui non ne capiva. Da qui ne è scaturito un acceso diverbio. Lo strappo con l’UTC già c’era da quando una questione di rimpalli di competenze e responsabilità aveva aperto al frattura tra il capo della Polizia municipale ed il Tecnico comunale. Infatti in a quanto pare in occasione dell’unico ed isolato caso che ha visto il comandante farsi carico della verifica antiabusivismo per la quale ha cercato di trovare un freno. Uno scaricabarile continuo e nocivo, uno scaricabarile ad alto indice d’abbattimento! Fatto sta che, visti i precedeni, niente e nessuno avrebbe accompagnato l’agente che piuttosto che visitare l’abuso si è visto costretto a visitare il pronto soccorso ed ora dovrà sottoporsi ad una nuova visita cardiologica, addirittura. Da quando il Sindaco è stato nominato custode giudiziario dei cantieri sequestrati e da lui la delega al Comandante e vicecomandante dei vigili, la tensione è alta. Nessuno gradisce comparire sugli abusi, nessuno sa come s’usa il metro, a meno che non si sposi un figlio o qualche parente prenda battesimo o la prima comunione, anche la cresima ci può stare, l’impresa non vale la spesa. Fatto sta che dal comando alla sala giunta, passando per il corridoio innanzi alla stanza del sindaco, abbiamo appreso che al vigile veniva ordinato di andare sui luoghi al centro di nuove notizie di reato e sequestri, piantonare gli abusi accertati, senza però essere messi a conoscenza dei dati tecnici e le caratteristiche degli abusi. Senza sapere cosa controllare insomma! Al punto che gli agenti comandati a ciò hanno messo per iscritto che per eseguire gli ordini di controllo cantieri abusivi occorre avere i necessari incartamenti e le notizie utili allo scopo. Occorre si, visto che con gli animi così esasperati si rischia più che per l’arresto dei latitanti .A rendersene conto, evidentemente, per primi, sono stati i vertici della Polizia Municipale ed i tecnici comunali, come ben lasci trapelare il caso dell’unico controllo fatto dai vertici della Municiplae. I capi del comando ad esempio non hanno mai eseguito di persona un solo controllo ne corso il rischio se non una sola ed incredibile volta. Un controllo epocale costato l’abbattimento già fissato di una nota struttura alberghiera al Cuotto, meno male, però, che il provvedimento è giunto nonostante il controllo, qualche settimana dopo il matrimonio del figlio del comandante! Si poteva correre il rischio di perdere una location tanto spettacolare. Un controllo che “scapottò” il matrimonio, ma non evita la demolizione e che addirittura, come abbiamo detto, ha dato l’apertura allo squarcio con i tecnici comunali. Infatti nel noto albergo del Cuotto i proprietari chiesero al comandante quali le strutture d’abbattere e questi rispose devi chiederlo al tecnico, il tecnico la mise sula difensiva dicendo, ma come tu hai tutta la documentazione sei tu che lo sai e così nel rimpallo continuo di chi non vuole casini. L’inizio della bufera, il concretizzarsi della mano pesante della procura e via via il resto tanto che c’è scappato l’abbattimento in serie e il ricovero per cedimento psicofisico dei controllori imposti.

Ultimo aggiornamento Lunedì 01 Ottobre 2012 20:58