Bologna: Bonaccini, Ricchetti e i grotteschi giochini di Pagani sull'uso della mailing list Pd Stampa
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BolognaNews - Cronaca
Scritto da Il Consigliere regionale Dott. Fabio Filippi   
Venerdì 05 Settembre 2014 10:12

Bologna: Bonaccini, Ricchetti e i grotteschi giochini di Pagani sull'uso della mailing list Pd

Come ho avuto modo di evidenziare all'indomani delle dimissioni del Presidente della Regione Vasco Errani, fare opposizione è un compito gravoso, difficile, spesso destinato a soccombere a fronte dei numeri della maggioranza, del burocratismo degli apparati. Ma questa volta, lavorando giorno per giorno, ho ottenuto risultati importanti.
Fui il primo a denunciare nel 2009, la truffa ai danni dell’erario per il finanziamento da un milione di euro concesso in modo non legittimo dalla Regione alla coop rossa Terremerse, presieduta dal fratello di Errani, Giovanni. Da quella vicenda la condanna e, successivamente, le dimissioni da Governatore della Regione.
Ora si candidano alle primarie del PD, per ambire alla carica di Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e Matteo Ricchetti, due personaggi che vorrebbero apparire angioletti illibati, diversi e lontani da Errani. “Discontinuità” è il leit motiv della campagna elettorale di entrambi.
Ma a chi vogliono darla a bere?
Bonaccini era il superbersaniano di ferro, nonché fedelissimo delfino di Errani. L'altro, Ricchetti, lettiano poi folgorato dal renzismo, si è silenziosamente seduto sulla lauta poltrona della Presidenza dell'Assemblea regionale accordatagli da Errani.
In sintesi due politici rampanti che hanno raggiunto i loro trampolini dai quali vogliono oggi lanciarsi grazie unicamente a Vasco Errani.
Quindi, più che di discontinuità, parlerei di totale continuità con il governatore uscente. Anche nell'ipocrisia politica.
La discontinuità la garantiamo noi di Forza Italia, non abbiamo nulla a che spartire con la sinistra e possediamo in noi lo spirito imprenditoriale, indispensabile per creare posti di lavoro veri e sviluppo.
Infine, mi preme intervenire con una breve nota sulla patetica querelle innescata da Beppe Pagani, quando nei giorni scorsi lamentava l'invio della “pubblicità” pro Bonaccini attraverso la mailing list del PD provinciale.
Lungi da me voler difendere i due ex delfini di Errani, ma vorrei ricordare a Pagani che le “meraviglie si attaccano”. Non era lui che aveva utilizzato la mailing list della Cisl, i locali del sindacato ed i sindacalisti compiacenti per fare campagna elettorale alle scorse elezioni regionali? A diversi miei elettori la cosa aveva infastidito parecchio, perché la Cisl è un sindacato che rappresenta tutti, non solo gli elettori del PD e di Beppe Pagani. Fu un fatto gravissimo che se l’avessimo commesso noi di Forza Italia certamente se ne sarebbe parlato a lungo! A maggior ragione risulta quindi grottesco lo scandalo gridato da Pagani per l'utilizzo di una mailing list del PD finalizzato a sostenere un candidato del partito stesso diverso da quello che sostiene lui
Fabio Filippi (Consigliere Regionale Forza Italia)